Gran bel film, Dunkirk: non c'è nessuno che si sposa

Andrea Marcenaro

Cedere alla tentazione di andare al cinema, in una notte di luna magnificamente piena

Vorrebbe tutti i giorni portarmi al cinema, Franca, io per lo più resisto e a concedere il vero, poi, anche di più che per lo più. Ho ceduto ieri per Dunkirk. Siamo andati in guerra entrambi, sono affogato sei volte, forse sette, precipitato senza benzina quattro, preso un paio di fucilate in un occhio che mi pareva sempre il medesimo, nell’attesa di un’alta marea del cazzo, e comunque un gran bel film, nessuno alla fine si sposa, cosicché a un certo punto siamo usciti. C’era la luna piena, fuori: “Guarda che meraviglia!”, mi ha stretto il braccio lei. Fatto trenta, tanto valeva trentuno: “E’ magnificamente piena!”, le ho sussurrato. Io la luna avevo fissato, si badi bene, non il dito. Avendo perciò il dito libero oltreché riconoscendomi, naturaliter, volgare la mia parte, mi sono come per istinto guardato intorno. E niente, Salvini non c’era.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.