Fantozzi e Filini
Batti lei, Joe & Johnny come Fantozzi & Filini. Servegnini umilia la fantasia di questa povera rubrica. Consapevole com’è dell’assoluta importanza di se stesso presenta sul Corriere della Sera le undici automobili della sua carriera di patentato. Nudo sotto l’impermeabile bianco alla guida della 127 Fiat nocciola è davvero inquietante.
Batti lei. Maschiaccio qual è, pur con qualche lombagia, Servegnini rammemora a beneficio delle lettrici (subito mobilitate nel blog La ventisettesima ora) le giornate di pomicio sfidando i voyeur di Crema, Pavia e Bruxelles dove arriva per trovare le più disinibite bionde contorsioniste.
Batti lei, Joe & Johnny come Fantozzi & Filini. In attesa che il mitico Gianni & Riotto detto Johnny evochi sulle colonne della Stampa i giorni gloriosi della Fiat Duna, l’automobile più brutta della storia e però da tutti i giornalisti decantata per non fare sgarbi alla famiglia Agnelli, Nove Colonne può ben offrire uno scoop: la dodicesima automobile di Servegnini, di cui non parla, facendone un uso assai discreto, è la mitica Bianchina di Fantozzi!
Batti lei, Joe & Johnny come Fantozzi & Filini. Generoso come non mai, spalancando il suo accogliente impermeabile bianco, Servegnini accoglie Riotto a bordo della Bianchina e nell’albeggiare, fendendo le nebbie di Milano, arrivano nella sede della Rizzoli dove fanno di tutto per incontrare Urbano Cairo, l’editore, e dimostrare così il loro attaccamento all’azienda.
Batti lei, Joe & Johnny come Fantozzi & Filini. Certo, Riotto non è dipendente di Cairo ma forte dei suoi successi televisivi ha tanti argomenti per farsi assumere a La7 e umiliare così l’arroganza della Rai dell’educato Adelmo Campo dall’Orto che non vuole dargli neppure la direzione di CCISS Viaggiare informati (dove poter rilanciare, in virtuosa sinergia, il fondamentale articolo di Joe sulle undici automobili della sua carriera di patentato).
Batti lei, Joe & Johnny come Fantozzi & Filini. Alle ore 6.00 del mattino i nostri eroi attendono l’apparizione di Cairo nei locali dell’archivio Rizzoli. Fanno mostra di essere indaffarati e trovarsi pronti per ricevere un plauso da Cairo quando ecco, scappa la pipì a Joe, e proprio quando sta passando il mega-direttore deve ritirarsi in bagno.
Batti lei, Joe & Johnny come Fantozzi & Filini. Cairo trova Johnny nel corridoio ma lo scambia per l’addetto ai wc, gli dice senza mezzi termini che i gabinetti nella sede sono troppi, sono uno spreco di carta igienica e portano umidità alle copia cartacee conservate nei locali dell’archivio. Riotto, novello Filini, dice solo sì.
Batti lei, Joe & Johnny come Fantozzi & Filini. Cairo gli ordina allora di murare immediatamente le porte dei bagni e il povero Joe, atterrito nell’aver contribuito al tasso di umidità se ne resta al chiuso, sfogliando però The Sunday Times Magazine, non proferisce parola, e viene liberato da Riotto ben dopo diciotto giorni di segregazione.
Batti lei, Joe & Johnny come Fantozzi & Filini. Il karma della Bianchina colpisce ancora. Joe e Johnny affinano la strategia per arrivare primi al traguardo del cuore di Cairo. Venuti in possesso di un’importante notizia, e cioè della presenza in sede dell’Eccellenza Conte Cavaliere Diego Catellani, grande amico di Cairo, nonché appassionato giocatore di biliardo, organizzano un torneo.
Batti lei, Joe & Johnny come Fantozzi & Filini. Una giostra tutta di stecche e palle da giocare esclusivamente nella pausa pranzo onde evitare all’azienda l’esborso di buoni pranzo e così mantenere in forma i giornalisti del Corriere della Sera, tutti in sovrappeso dopo le passate stagioni di vacche grasse, quando s’inghiottivano pure i braccialetti di Diego Della Valle. Riotto, va da sé, da Cairo viene scambiato per il raccattapalle.
Batti lei, Joe & Johny come Fantozzi & Filini. Novello ragionier Fantozzi, Joe offre il primo tiro a Urbano Cairo: “Batti lei!”. Il mega-editore non ha tempo, generosamente però si ferma per assistere all’esibizione di Servegnini che alla stecca, con il suo colpo, forte e potente, scavalca il bordo del biliardo, schizza contro la vetrata, l’attraversa, carambola quindi con il parabrezza della Fiat Duna del direttore del Corriere Lucianino Fontana, riducendolo in frantumi, per poi piombare – uccidendolo – sulla testolina dell’amato pechinese della signorina Silvani, devota lettrice di Italians.
Batti lei, Joe & Johnny come Fantozzi & Filini. Il canicidio è stigmatizzato da un vibrante editoriale del direttore (che si occupa anche della demolizione della Bianchina, come giusta ritorsione richiesta dalla signorina Silvani) ma se è possibile, a danno si aggiunge danno: Riotto – nel pietoso tentativo di coprire Joe – fa cucinare il pechinese dal cuoco del ristorante cinese di via della Moscova.
Batti lei, Joe & Johnny come Fantozzi & Filini. Resta però la palla colposa che, guarnita con salsa di soia, viene prontamente inghiottita da Joe al cospetto dei severissimi Urbano Cairo e Sua Eccellenza Conte Cavaliere Diego Catellani. Servegnini mastica con difficoltà, ha un soffocamento, tossisce con violenza e con gli occhietti imploranti – con la frezza bianca da suora laica tremolante – indicando la schiena supplica Cairo: “Batti lei!.


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