Struttura Gamma

Redazione
Johnny R. e Joe S. aboliscono il meteo (mai nuvole sotto il cielo di Renzi!) e mandano Freccero al rogo

    Non solo bulgari. Editti da ogni dove. Altro che cacciata di Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi dalla Rai berlusconiana. Altro che “struttura Delta” con Clemente J. Mimun e Piero Vigorelli. Gianni & Riotto detto Johnny e Joe Servegnini fanno la “Struttura Gamma” e vanno in soccorso di Matteo Renzi. Ecco i nuovi editti.

     

    Non solo bulgari. Editti da ogni dove. Soprattutto da Detroit. Lo zelo epuratore di Johnny non ha freni: epurate pure le previsioni del tempo. Riotto, con le manine sue, ha staccato il ritratto del Colonnello Bernacca dalle pareti del settimo piano di Viale Mazzini, ha fatto irruzione durante una seduta del cda e lì – davanti a un febbricitante Antonio Campo Dall’Orto – ha lanciato il suo foglio d’ordini: “Basta con tutti questi nuvoloni plumbei, sull’Italia di Renzi splende sempre il sole”.

     

    Non solo bulgari. Editti da ogni dove. Anche da London City. Joe, da par suo, non è da meno e attacca il segnale orario: “Quel suono antico e ripetitivo non batte il ritmo frenetico e insieme solenne della rivoluzione di Matteo”.

     

    Non solo bulgari. Editti per tutti. Riotto scatenato si veste da frate dell’Inquisizione, tipo Bernardo Gui nelle pagine più cupe del “Nome della rosa”. Veste la croce con la stola, irrompe nella redazione del Tg3 e urla “Exurge Domine!”, deciso a bruciare Bianca Berlinguer e Giovanna Botteri in quanto streghe nemiche di Matteo, nonché partecipanti ai Sabba di Massimo D’Alema. Johnny si rade pure la crapa, ostenta la chierica e urla: “Al rogo!, al rogo!”.

     

    Non solo bulgari. Editti per tutti. E’ proprio l’Inquisizione. Joe Servegnini sfoggia anche lui un saio con cappuccio che sembra tratto da un romanzo gotico, però da sottomarca, e da sotto spunta a rovinare l’effetto la sua proverbiale frangetta da suora laica. Alla sua amica Lilli Gruber che gli suggerisce di tagliarla, Joe replica: “Non possumus; we can not; i miei follower mi hanno scongiurato di non farlo; è il mio marchio di fabbrica”. Lilli insiste: “Joe, almeno una spuntatina”.

     

    Non solo bulgari. Editti per tutti. Per non dire, poi, dei roghi. Viale Mazzini sembra ormai una rosticceria. Mentre i cronisti chigisti portano legna, Johnny e Joe catturano Carlo Freccero, lo mettono ai ceppi e lo minacciano con tenaglie roventi: “Inginocchiati e invoca la clemenza di Matthew!”.

     

    Non solo bulgari. Editti per tutti. Carlo Freccero – legato al palo, nell’incalzare del fuoco – confessa tutti i suoi peccati. Scorge Monica Maggioni, presidente della Rai, venuta ad assistere al lavacro e a lei, forbendola ai capelli, rivolge una supplica. Troppa è la santità della presidente, non concede clemenza al reo che paga il prezzo del suo immondo fio trovandosi consegnato definitivamente a Joe e a Johnny, i suoi carnefici. L’accusa è grave: bacia la coda al gufo nero!

     

    Non solo bulgari. Editti per tutti. A moderare lo zelo purificatore di Riotto e Severgnini devono intervenire Emilio Fede, Sandro Bondi e Michele Anzaldi: “C’è un limite alla piaggeria! Matteo vuole rieducare i gufi, non vuole necessariamente la loro morte”. Riotto, delusissimo, consegna Freccero al braccio secolare, cioè ai follower di Nomfup, ossia Filippo Sensi, il portavoce di Matthew.

     

    Non solo bulgari. Editti per tutti. Inquisitori sì, Joe e Johnny, severi di certo, ma giusti. Si riunisce la “Struttura Gamma” e studia il caso di Massimo Giannini, conduttore di “Ballarò”, accusato di lesa Matteità ma, dopo un attento studio processuale, assolto. A suo favore, immediatamente, viene riconosciuto un fatto inequivocabile: gli ascolti. Sono bassi, perfino peggiori di quelli di Riotto con il suo “Parallelo Italia”, e perciò in linea con le direttive di Matteo: “Farsi superare da Rambo”.

     

    Non solo bulgari. Editti per tutti. Severi ma giusti, Joe & Johnny, assolvono Giannini per essersi fatto maltrattare da Renzi, avere quindi fatto finta e poi offerto, però, una degna luce ad Andrea Guerra, uomo di fiducia di Matteo, neo amministratore di Eataly. Anche Antonio Campo Dall’Orto ha voluto complimentarsi con la motivazione della sentenza che assolve Giannini: “Chi rispetta Fido, rispetta il padrone!”. Non solo bulgari, gli editti. Anche bau bau.