Promossi e bocciati

Redazione
Renzi dà le pagelle ai giornalisti per contrattaccare i gufi. Via la Sardoni, dentro la Barra

    Cambiare schema. Non solo i politici, anche i giornalisti. Renzi fa il coach e stampa le pagelle: promossi e bocciati. Ma non ci sono solo i parlamentari a rispondere delle loro performance in tivù, il premier – armato di slide – dà lezioni di comunicazione anche ai giornalisti, i fedelissimi, e li attrezza al meglio per “passare all’attacco contro i gufi”.

     

    Cambiare schema. Ecco la prima star. E’ Francesca Barra. La sua conduzione di “In Onda” fa risaltare il tiki taka con Gianluigi Paragone – che è gufo inveterato – e stringe in un catenaccio Vittorio Feltri. Promossa.

     

    Cambiare schema. Matteo Renzi fa il coach e allena i suoi campioni. Il premier sfoglia le slide, intima a Filippo Sensi di prendere appunti e così detta: “Sostituire la bocciata Alessandra Sardoni a ‘Omnibus’ – e nelle dirette del tg7 – con Francesca. Mettere Francesca anche al posto di Gaia Tortora (bocciata). E anche Urbano Cairo, volendo, si consideri respinto (per non dire di Mentana, bocciato)”.

     

    Cambiare schema. Non solo i politici, anche i giornalisti: o idonei, o respinti. E’ un passo necessario, questo – dice Matteo – “per affrontare i talk dove tutto è puntato contro di noi”. Oltre alla lista dei buoni e a quella dei cattivi c’è quella riservata alla sospensione del giudizio, e tra poco ci arriviamo, ma con grande sorpresa Renzi offre un colpo di scena su Maria Teresa Meli.
    Cambiare schema. Non solo i politici, anche i giornalisti. Come Paolo Guzzanti fu custode del Picconatore – Francesco Cossiga – così lei, dalle colonne del Corriere della Sera, vedetta del Rottamatore qual è dovrebbe rinverdire il genere, adoperarsi per vendere meglio il prodotto e invece, nei talk si inalbera peggio che un gufo, e inficia così la dolce narrazione del governo. Bocciata.

     

    Cambiare schema. Promossi & bocciati. Ma anche i rimandati. Renzi, si sa, cambia verso, ma è comprensivo. Renzi, pasta d’uomo qual è, ha voluto premiare Gianni & Riotto detto Johnny. Certo, a oggi, poco è stato il frutto raccolto ma poiché tanto s’è impegnato, Johhny ha avuto il suo conforto. E l’incoraggiamento gli è arrivato con una trasmissione su RaiTre, una sorta di Ballarò dei piccoli, dal titolo “47 35 Parallelo Italia”.

     

    Cambiare schema. Promossi & bocciati. Già smorfiare il titolo di Johnny fa venire il mal di testa – più spremuta di cervello di così non si può – ma più che una testata, è un auspicio, e cioè che se proprio non 47 ma neppure 35, almeno i famosi 44 gatti in fila per 2 si metteranno in ascolto per potere affollare così lo share della rete di Andrea Vianello.

     

    Cambiare schema. Non solo i politici, anche i giornalisti. Basta Bei. Nell’ultimo scorcio di legislatura c’è un giornalista che supera per un soffio l’ottima Meli. E’ – appunto – Francesco Bei, di Repubblica. Renzi se lo guarda con amore. E lo indica a esempio per tutti: “Andate via. Basta Bei”.

     

    Cambiare schema. Ecco un fior di catenaccio. E l’esempio è quello di una rara efficacia nella narrazione: “Questo articolo è perfetto”. Questo, appunto, è stato il refrain di Renzi su ogni pezzo di Bei uscito nelle ultime settimane – dalla questioni internazionali, ossia la Grecia, all’emergenza immigrazione – e tanto è stato entusiasta, il premier, da aver subito intimato a Sensi di procedere a una bocciatura: “Non c’è necessità di tenere Ezio Mauro alla direzione di Repubblica”. Deciso, su questo, Renzi. “Vai a Largo Fochetti”, ha spiegato a Sensi, “e glielo dici: Caro lei, a noi basta Bei!”.

     

    Cambiare schema. Non solo i politici, anche i giornalisti. Espulso da tutti gli allenamenti, infine, il più lucignolo dei giornalisti renzologi dacché mai è stato renziano, ovvero David Allegranti, il primo a scoprire il brand Renzi. Né bocciato, dunque, David. Né promosso, né rimandato. Radiato!