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Non solo regionali e referendum

Dalla Venezia di Brugnaro ai feudi di Di Maio e Boschi: ecco tutte le sfide nelle città

Domenica e lunedì (e poi a ottobre per i ballottaggi) si torna al voto in circa un migliaio di amministrazioni locali per eleggere i sindaci

Luca Roberto

I casi di Arezzo, Pomigliano d'Arco e Mantova. Poi le incognite al sud. E in alcuni comuni Pd e 5stelle vanno addirittura a braccetto

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In alcuni comuni chiamati al voto questo fine settimana agli elettori verrà chiesto di compilare tre schede: una per il referendum costituzionale, una per le regionali, e una per la scelta del nuovo sindaco. Di fatti, sebbene le prime due siano state molto più raccontate, in giro per l'Italia ci sono diverse sfide locali che meritano particolare attenzione un po' per l'importanza e la grandezza delle città chiamate alle urne, un po' per quell'alone di curiosità che investe alcune delle competizioni in corso.

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In alcuni comuni chiamati al voto questo fine settimana agli elettori verrà chiesto di compilare tre schede: una per il referendum costituzionale, una per le regionali, e una per la scelta del nuovo sindaco. Di fatti, sebbene le prime due siano state molto più raccontate, in giro per l'Italia ci sono diverse sfide locali che meritano particolare attenzione un po' per l'importanza e la grandezza delle città chiamate alle urne, un po' per quell'alone di curiosità che investe alcune delle competizioni in corso.

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Il caso di Venezia è sicuramente quello più noto. Il capoluogo del Veneto è il comune italiano più grande per cui si rinnovano la carica di Sindaco e il Consiglio comunale (il più piccolo è Briga Alta, in provincia di Cuneo: 42 abitanti). I principali candidati sono il primo cittadino uscente Luigi Brugnaro, imprenditore dal carattere ruspante proprietario della Reyer Venezia Mestre, storica squadra di basket della Laguna, e il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, sostenuto dal Partito Democratico. Per il Movimento 5 stelle correrà Sara Visman. Tra gli altri candidati il filosofo e scrittore Stefano Zecchi, che si presenta con il simbolo del Partito dei veneti. Nel 2015 Brugnaro sconfisse al secondo turno il candidato di centrosinistra Felice Casson con il 53 per cento delle preferenze. Il ballottaggio è previsto per tutti i comuni sopra i 15 mila abitanti in cui al primo turno nessun candidato conquisti il 50 per cento più uno dei voti complessivi.

 

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Anche ad Arezzo Pd e M5s si presenteranno divisi: i primi sosterranno Luciano Ralli, i secondi Michele Menchetti. Per le liste di centrodestra il candidato è il sindaco uscente Alessandro Ghinelli: nel 2015 divenne il terzo sindaco espresso dalle liste di centrodestra in 70 anni di storia. In Toscana tornerà al voto anche il comune di Cascina, dove nel 2016 vinse Susanna Ceccardi, ora in corsa per la partita a governatore in un testa a testa con Eugenio Giani: Daniele Rollo, che aveva sostituito la Ceccardi una volta che questa era stata eletta al parlamento europeo, correrà da solo con una lista civica mentre la Lega e gli altri partiti della coalizione sosterranno Leonardo Cosentini, ex assessore alla Cultura della giunta Ceccardi. Il centrosinistra comprensivo di Italia viva schiera invece Michelangelo Betti.

 

A Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà andrà a caccia della rielezione: è sostenuto dal Pd e da una fitta serie di liste di centrosinistra. Negli ultimi mesi si è fatto notare soprattutto per essere stato uno dei primi sindaci dem a sottoscrivere la lista dei comuni No 5G. Il centrodestra candida Antonio Minicuci, il M5s Fabio Foti.

Molti si ricorderanno delle accuse a Mattia Palazzi, sindaco renziano di Mantova finito nel 2017 nel vortice della magistratura e della pruderie dei giornali locali. Venne accusato dalla vicepresidente di un'associazione culturale locale di presunti abusi sessuali e indagato con il reato di tentata concussione continuata. In realtà, come si è poi scoperto, la posizione di Palazzi è stata archiviata. Ad aggiungere del surreale la pubblicazione di un libro osé non autorizzato da parte di un'altra donna che accusava il sindaco di molestie e che è poi stata condannata per stalking nei confronti del primo cittadino. La gogna giudiziaria non ha dissuaso Palazzi che ha deciso di ripresentarsi; il suo principale avversario sarà il candidato di centrodestra Stefano Rossi.

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Alessandro Andreatta ha esaurito i due mandati come primo cittadino di Trento e come rimpiazzo le liste di centrosinistra hanno trovato una convergenza sul nome di Franco Ianeselli, ex segretario della Cgil cittadina. La Lega, dopo aver espugnato il palazzo della Provincia con Maurizio Fugatti nel 2018, si è fatta ingolosire dalla possibilità di entrare per la prima volta a Palazzo Thun: la coalizione di centrodestra ha scelto, dopo alcuni ripensamenti, Andrea Merler, 37enne ex Forza Italia e poi civico. A Bolzano Renzo Caramaschi si presenta per la riconferma e a supporto ha una variegata pattuglia di liste di centrosinistra, ma non la Südtiroler Volkspartei, alleato del centrosinistra a livello nazionale ma che alle comunali ha un suo candidato: Luis Walcher. Roberto Zanin è il prescelto di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.

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Nella città natìa di Luigi Di Maio, Pomigliano d'Arco, dopo mesi d'interlocuzione Pd e M5s sosterranno di comun sentire Gianluca Del Mastro, professore dell'Università della Campania "Luigi Vanvitelli". Accordo reso possibile anche grazie al passo di lato di Dario De Falco, compagno di scuola del ministro degli Esteri e suo plenipotenziario in regione. A Termini Imerese (in Sicilia si vota il 4 e 5 ottobre) Pd, M5s e una galassia di liste civiche hanno trovato una quadra attorno alla candidatura della grillina Maria Terranova: “è stato un lavoro lungo e difficile, ma sono orgogliosa di rappresentare una coalizione allargata e ai candidati di Pd e M5s in Puglia e nelle Marche dico: provateci, si può fare”, aveva confessato al Foglio. Appello caduto nel vuoto. 

 

Campobello di Mazara, provincia di Trapani, sarà teatro di un tentativo di rilancio da parte dell'ex pm e teorico della trattativa Stato-mafia Antonio Ingroia. Aveva lasciato la magistratura dopo che il Csm lo aveva trasferito ad Aosta, e adesso sfiderà il sindaco uscente Giuseppe Castiglione per acquattarsi in un buen retiro. Se solo avesse dato seguito al ricollocamento avrebbe trovato pane per i suoi denti: nel capoluogo valdostano si torna alle elezioni regionali e comunali dopo che un paio di inchieste della magistratura hanno squassato la politica locale con pesanti accuse di infiltrazione n'dranghetista.

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