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Europa Ore 7

Russia e Cina nella bozza del Consiglio europeo

Ieri la Casa Bianca ha lasciato intendere che Biden e i leader europei annunceranno ulteriori sanzioni contro Vladimir Putin

David Carretta

La guerra interna all'Ue sull'energia e l'ipotesi di acquisti di gas come quelli dei vaccini. Intanto la Commissione promette rapidità sulla richiesta di adesione dell'Ucraina e Macron lancia un appello alla calma in Corsica dopo la morte di Yvan Colonna

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I capi di Stato e di governo dell'Unione europea giovedì chiederanno alla Russia di "sospendere immediatamente le sue operazioni militari" e "ritirare immediatamente e senza condizioni tutte le forze e l'equipaggiamento militare", minacciando di "muoversi rapidamente con ulteriori sanzioni coordinate" se Vladimir Putin non metterà fine alla sua guerra contro l'Ucraina. Abbiamo messo le mani sulla bozza di conclusioni del Consiglio europeo. Dal documento, per ora, non emergono sorprese sulla Russia. Dopo il loro incontro con Joe Biden (il presidente americano giovedì parteciperà al Consiglio europeo, dopo i vertici della Nato e del G7), i leader potrebbero dare il via libera politico a un quinto pacchetto di sanzioni, ma senza includere misure significative contro il settore energetico russo. Il dibattito più difficile sarà proprio sull'energia, su cui oggi la Commissione presenterà una serie di opzioni. Nella bozza del Consiglio europeo sono incluse misure come gli acquisti comuni di gas e la necessità di riempire gli impianti di stoccaggio per l'inverno. Ci sarà anche un via libera all'uso degli aiuti di stato e di tassazione temporanea degli extra-profitti. Ma sulle due misure più controverse – il tetto al prezzo all'ingrosso del gas e il disaccoppiamento del prezzo dell'elettricità da quello del gas – non c'è consenso tra i ventisette.

 

Ieri la Casa Bianca ha lasciato intendere che Biden e i leader europei annunceranno ulteriori sanzioni contro la Russia, oltre a rafforzare quelle già adottate. Il consigliere alla Sicurezza nazionale, Jake Sullivan, tuttavia non ha fornito dettagli sulle misure che saranno annunciate. A proposito di sanzioni, sul Foglio spieghiamo che sta facendosi strada l'idea di una coalizione dei volenterosi per un embargo sul petrolio: un gruppo di paesi potrebbe vietare le importazioni, aggirando il veto dell'Ungheria e le riserve della Germania. L'aggressione militare russa occupa comunque quasi tre pagine della bozza del Consiglio europeo. I messaggi sono molti. I crimini contro i civili "devono finire immediatamente": la Russia deve "garantire urgentemente passaggi sicuri per i civili intrappolati nelle zone di guerra, rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi e fornire accesso umanitario senza interruzioni". Mosca deve "rispettare i suoi obblighi secondo il diritto internazionale, incluso il diritto internazionale umanitario e la recente ordinanza della Corte internazionale di giustizia" che ha intimato il ritiro dall'Ucraina. I leader dell'Ue prometteranno di "continuare a fornire sostegno politico, finanziario, materiale e umanitario" a Kyiv e a accogliere i rifugiati che "fuggono da questa atroce guerra".

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La principale novità concreta sarà la creazione di un "Trust fund di solidarietà con l'Ucraina", che era stata annunciata dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. "Tenendo a mente la distruzione e le enormi perdite imposte all'Ucraina dall'aggressione militare della Russia, l'Ue è impegnata a fornire sostegno al governo ucraino per le sue necessità immediate, e una volta che sarà cessato l'attacco russo, per la ricostruzione di un'Ucraina democratica. A questo fine il Consiglio europeo concordata sulla creazione di un Trust fund di solidarietà con l'Ucraina", che dovrebbe essere finanziato da "una conferenza internazionale" di donatori. Nella bozza - ma nella parte dedicata all'economia - c'è un passaggio anche sul rischio di crisi alimentare, fortemente voluto dai francesi. Il testo richiama una comunicazione che sarà presentata oggi dalla Commissione, che prevede misure e aiuti straordinari per aumentare la produzione. I leader si impegneranno a dare priorità alla "sicurezza alimentare globale", in particolare fornendo sostegno al settore agricolo in Ucraina e ai paesi terzi che potrebbero trovarsi di fronte a penurie per l'aumento dei prezzi e la riduzione delle forniture dovuti alla guerra.

 

Il secondo capitolo della bozza di conclusioni del Consiglio europeo, invece, è dedicato alla difesa. Dopo l'approvazione lunedì da parte dei ministri degli Esteri e della Difesa, anche i capi di stato e di governo daranno la loro benedizione solenne allo Strategic compass, che dovrebbe permettere all'Ue di agire "in modo più rapido e deciso" in caso di crisi, di "assicurare i nostri interessi e proteggere i nostri cittadini" anticipando e mitigando le minacce, di "stimolare investimenti e innovazione" nel campo militare e di "approfondire la nostra cooperazione con i partner per realizzare obiettivi comuni”
 

Il capitolo sull'energia della bozza di conclusioni del Consiglio europeo conferma l'uscita dalla dipendenza da gas, petrolio e carbone russi "il più presto possibile". La Commissione dovrebbe presentare un piano ambizioso entro la fine di maggio. Per affrontare l'aumento della bolletta, la bozza indica due misure concrete (gli aiuti di stato e la tassazione temporanea degli extra-profitti) e chiede opzioni di breve periodo in particolare per risolvere "l'effetto contagio dei prezzi del gas nei mercati dell'elettricità" (Francia e Spagna sono favorevoli, ma Germania e Paesi Bassi sono contrari). I leader si impegneranno a riempire gli stoccaggi di gas "il più presto possibile". La bozza indica quattro misure: coordinare misure per assicurare adeguati livelli di stoccaggio di gas; lavorare insieme per acquisti comuni di gas, gas naturale liquefatto e idrogeno; istituire i necessari meccanismi di solidarietà; completare e migliorare le interconnessioni. Dalla bozza emergono divisioni anche sul meccanismo di scambio di emissioni Ets: il documento parla solo di monitoraggio e ottimizzazione del suo funzionamento. Per i dettagli sulle ultime trattative di ieri tra gli ambasciatori dei ventisette leggete più sotto.

Il quarto capitolo è dedicato alle questioni economiche, tema tradizionale del Consiglio europeo di marzo, con molte frasi già contenute in altri documenti: "ridurre le nostre dipendenze strategiche", realizzare il "pieno potenziale" del mercato unico, migliore interconnessione degli ecosistemi tra gli stati membri, diversificazione delle catene di approvvigionamento. Il Consiglio europeo darà il via libera alla raccomandazione sulla politica economica dell'area euro. Il Covid-19 è passato decisamente in secondo piano. Alla pandemia è dedicato solo il quinto capitolo della bozza di conclusioni. "Il Consiglio europeo ha esaminato gli sforzi di coordinamento in risposta alla pandemia di Covid-19". Un paragrafo è riservato alla cooperazione internazionale sulla sanità. Niente, invece, sulla nuova ondata in corso nell'Ue.

Un'ultima novità contenuta nella bozza riguarda le relazioni esterne e si nasconde dietro a tre righe: “Il Consiglio europeo ha preparato il vertice Ue-Cina che si terrà il 1° aprile 2022. Ha avuto uno scambio opinioni sulle relazioni con la Cina nel nuovo contesto globale, in particolare sull'aggressione militare russa contro l'Ucraina”. Che cosa significa? La frase chiave è “nuovo contesto mondiale”. Dietro non c'è solo il possibile sostegno di Pechino alla guerra di Putin, ma anche l'alleanza che Cina e Russia hanno formalizzato il 4 febbraio all'apertura dei Giochi olimpici invernali promettendosi un'amicizia “senza limiti”. L'Ue è costretta a fare i conti con un asse autoritario contro le democrazie. E' uno dei temi che sarà discusso con Biden. Sul Foglio Giulia Pompili spiega perché Russia è uguale a Cina.

 


Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di mercoledì 23 marzo, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.

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L'esercito ucraino lancia contro-offensive - L'Ucraina "in certe situazioni è all'offensiva", ha detto ieri il portavoce del Pentagono, John Kirby, spiegando che i soldati ucraini sono riusciti a spingere i russi fuori da alcune zone di cui avevano preso il controllo. Nel frattempo, Kyiv continua a essere bombardata, mentre continuano i combattimenti a Mariupol dove le forze ucraine mantengono il controllo del centro della città portuale. Sul Foglio Daniele Raineri spiega che lo stallo russo si aggrava: mentre si parla di armi chimiche, c'è anche un problema di pneumatici bucati. Sempre sul Foglio Micol Flammini spiega chi è il generale che guida la distruzione di Mariupol, Mikhail Mizintsev, uno degli uomini di Putin in Siria. Infine Luca Gambardella è andato a vedere cosa ne è stato della legione mediorientale che Putin aveva annunciato per sconfiggere l'Ucraina: al momento non si hanno notizie.

La guerra interna all'Ue sull'energia - Nelle riunioni degli ultimi giorni dei ministri per gli Affari europei e degli ambasciatori dei ventisette è scoppiata una "battaglia" tra gli stati membri su come ridurre la dipendenza energetica dalla Russia, raggiungere gli obiettivi climatici e gestire l'aumento della bolletta, ci ha spiegato un diplomatico europeo. Un gruppo di paesi guidato da Germania, Danimarca e Paesi Bassi vuole concentrarsi su aiuti di stato temporanei per consumatori e imprese, accelerando la transizione verso le rinnovabili. Spagna, Italia, Belgio, Grecia e Portogallo (dietro c'è anche la Francia, che si nasconde dietro la neutralità della presidenza di turno) spingono per interventi nei mercati, con la fissazione di un tetto massimo del prezzo del gas e i disaccoppiamento tra prezzo del gas e dell'elettricità. Secondo il primo gruppo di paesi gli interventisti rischiano di mettere in crisi la sicurezza delle forniture, rafforzare la dipendenza dalla Russia e creare un "Gazprom fund". In mezzo, tra l'altro, c'è un gruppo di paesi (Polonia, Bulgaria e Ungheria) che vogliono rallentare la transizione climatica. "La realtà è più complessa e sarà quasi impossibile attuare queste misure e raggiungere gli effetti desiderati", ci ha spiegato il diplomatico. Così è probabile che le decisioni vengano rinviate a un Consiglio europeo straordinario a maggio.

Cos'è il Gazprom fund - La Commissione oggi presenterà le sue opzioni per alleviare l'aumento della bolletta. Secondo il nostro diplomatico europeo, l'esecutivo comunitario spiegherà che ci sono "problemi seri" con l'approccio interventista. Sul tetto al prezzo del gas, i problemi sono sostanzialmente tre. Primo: fissando il tetto a 180 euro per MWh (il Belgio ha chiesto 120) quando il prezzo sui mercati è a 200 euro, i produttori di energia (compresi quelli europei) saranno incentivati a vendere fuori dall'Ue a prezzi più alti. Secondo: se si decide di compensare la differenza tra il tetto e il prezzo di mercato, c'è il rischio di sussidiare i produttori di energia come Gazprom. Significherebbe creare "un Fondo Gazprom", ci ha detto il diplomatico europeo. Terzo: gli interventi sui mercati disincentiverebbero e dirotterebbero gli investimenti dalle rinnovabili contribuendo così ad aumentare la dipendenza dell'Ue. Lo stesso problema c'è con il disaccoppiamento del prezzo dell'elettricità da quello del gas: "mina i fondamentali del mercato unico e rimuove qualsiasi incentivo per i produttori di energie rinnovabili a investire in nuove fonti eoliche, solari o a idrogeno", ci ha spiegato il diplomatico.

Acquisti di gas come acquisti di vaccini - Una delle proposte che farà oggi la Commissione (ed è davvero una svolta) sono acquisti comuni di gas, gas naturale liquefatto e idrogeno. E' una svolta perché, fino alla guerra di Putin in Ucraina, funzionari della Commissione e diplomatici di alcuni paesi spiegavano che il gas non è come i vaccini e che gli acquisti comuni avrebbero spinto i fornitori a imporre prezzi più alti. La Germania ha cambiato posizione e, così, anche la Commissione di Ursula von der Leyen. “Ha senso usare il margine di manovra dell'Ue per la politica energetica come aveva senso per gli acquisti di vaccini nella crisi Covid”, ha detto ieri il suo portavoce. Il vicepresidente della Commissione, Maros Sefcovic, è stato ancora più esplicito, spiegando che per il gas occorre “imparare la giusta lezione dall'acquisto dei vaccini”. Secondo Sefcovic, “l'Ue può usare meglio le dimensioni della sua economia quando si tratta di negoziare i prezzi dell'energia e le forniture di gas all'Ue”. La Commissione intende creare una task force speciale con gli stati membri e gli attori chiave del settore. “Dobbiamo cooperare e non farci concorrenza tra stati membri sulla fornitura di gas dal mercato globale”, ha detto Sefcovic.

La Commissione promette rapidità sulla richiesta di adesione dell'Ucraina - La frase più notata del discorso di Volodymyr Zelensky al Parlamento italiano è stata detta da Mario Draghi: “L'Italia vuole l'Ucraina nell'Ue”. Draghi è il primo leader di un paese della vecchia Europa a esprimersi così chiaramente a favore della richiesta di adesione presentata da Zelensky quattro giorni dopo l'inizio del conflitto. Gli altri capi di stato e di governo dell'Europa occidentale si sono lanciati in difficili esercizi di equilibrismo retorico per dire che sono favorevoli a un avvicinamento dell'Ucraina, ma non alla concessione dello status di candidato. E hanno passato la palla alla Commissione, chiedendo di dare il suo parere alla domanda di adesione. “Lavoreremo il più rapidamente possibile per dare la nostra opinione”, ci ha detto ieri un portavoce della Commissione. Sul discorso del presidente ucraino, sul Foglio Salvatore Merlo spiega come il Parlamento più putiniano d'Europa ha riservato un lungo ed entusiasta applauso a Zelensky.

 

Per Gentiloni, la domanda sui nuovi strumenti di debito europeo non è se ma quando - Il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, ieri ha assicurato che la ripresa nell'Ue proseguirà “se le nostre risposte politiche nazionali e dell'Ue rimarranno efficacemente coordinate, se le politiche monetarie e fiscali rimarranno complementari e se rimarremo agili e pronti ad adeguarci in base alle necessità". Ma in un intervento a un seminario del Dipartimento di politica e relazioni internazionali dell'Università di Oxford, Gentiloni ha anche spiegato che ci saranno modifiche alle regole del Patto di stabilità e crescita e forse nuovi strumenti europei di debito per rispondere alla situazione creata dalla guerra di Putin in Ucraina. I nuovi investimenti per la difesa si aggiungeranno a quelli della transizione verde che da soli valgono 520 miliardi l'anno, ha detto Gentiloni: “Per finanziari servirà un quadro di regole fiscali più favorevole e potenzialmente nuovi strumenti a livello europeo”. Gentiloni ha spiegato che per ora non si discute di nuovo debito comune perché l'attenzione è incentrata sulla “reazione d'emergenza”. Ma “penso che la vera discussione ci sarà tra poche settimane, quando avremo una visione chiara dell'impatto della crisi”, ha detto Gentiloni.

L'Irlanda lancia l'aratura di guerra - L'Irlanda ieri ha lanciato un programma di “aratura in tempo di guerra” per affrontare il rischio di penurie agricole a causa della guerra di Vladimir Putin in Ucraina. Il governo di Dublino fornirà un aiuto di 400 euro a ettaro agli agricoltori che coltiveranno cereali come orzo, grano e avena. L'obiettivo è sviluppare colture autoctone che necessitino meno fertilizzanti chimici, data la dipendenza dalle importazioni di Russia e Bielorussia per i fertilizzanti. Il programma da 12 milioni di euro prevede incentivi anche per il mais, per la barbabietola da foraggio e per colture proteiche come piselli e fagioli. Durante la seconda guerra mondiale, l'Irlanda aveva introdotto un programma di aratura obbligatoria, che è rimasto nella memoria collettiva come una delle politiche più controverse degli anni 1949 per i suoi aspetti autoritari. Nel 1940 il governo minacciò di nazionalizzare le terre non coltivate. Questa volta il programma è volontario. Il governo spera di aumentare di 25 mila ettari la produzione di cereali e di 4 mila ettari quella delle colture proteiche.

L'Ue condanna la nuova sentenza contro Navalny a 9 anni di carcere - "L'Unione europea condanna fermamente la sentenza della Corte distrettuale Lefortovo di Mosca per estendere l'incarcerazione dell'oppositore politico, Alexey Navalny, di altri nove anni", ha detto l'Alto rappresentante, Josep Borrell, in una dichiarazione a nome dell'Ue. Dopo la precedente condanna sulla base di prove fabbricate, la nuova sentenza "è la più chiara indicazione che il sistema legale russo continua a essere strumentalizzato contro Navalny". Secondo l'Ue, la "repressione interna sta accelerando nell'ambito dell'aggressione militare" dell'Ucraina. Borrell ha chiesto "il rilascio immediato e senza condizioni" di Navalny. In un editoriale Il Foglio spiega che con il suo accanimento il Cremlino vuole cancellare Navalny.

Macron lancia un appello alla calma in Corsica dopo la morte di Yvan Colonna - Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha lanciato un appello alla calma, dopo il decesso del leader indipendentista corso, Yvan Colonna, vittima di una violenta aggressione in carcere il 2 marzo scorso da parte dello jihadista Franck Elong Abe. Colonna era stato condannato per l'assasinio del prefetto Claude Erignac nel 1998 ad Ajaccio. Le manifestazioni contro le autorità centrali francesi di dieci giorni fa a Bastia avevano fatto un centinaio di feriti. Macron ha promesso di fare chiarezza sulla morte di Colonna. In un editoriale Il Foglio spiega che Parigi è costretta ad aprire sull'autonomia della Corsica. In campagna per le presidenziali, Macron è costretto a subire nuovi attacchi da parte dei suoi concorrenti.

L'Oms accusa Germania, Francia e Italia di aver allentato le restrizioni in modo troppo brutale - L'Organizzazione mondiale della sanità ieri ha accusato diversi paesi europei, tra cui Germania, Francia e Italia, di aver allentato le restrizioni contro il Covid-19 in modo troppo "brutale". "I paesi in cui vediamo un aumento particolare" dei casi positivi "sono il Regno Unito, l'Irlanda, la Grecia, CIpro, la Francia, l'Italia e la Germania", ha detto Hans Kluge, il direttore per l'Europa dell'Oms: "Questi paesi stanno togliendo le restrizioni in modo brutale (passando) da troppo a troppo poco".

 


Accade oggi in Europa

– Consiglio europeo: summit tripartito

– Parlamento europeo: mini sessione plenaria (dibattiti sul Consiglio europeo del 24 e 25 marzo e sul vertice di Versailles del 10 marzo; sul piano d'azione sulla sicurezza alimentare alla luce della guerra in Ucraina; sul regolamento Roaming)

– Parlamento europeo: dibattito con il premier del Canada, Justin Trudeau

– Parlamento europeo: giornate della solidarietà con l'Ucraina

– Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari

– Commissione: conferenza stampa dei commissari Dombrovskis e Wojciechowski sulla sicurezza alimentare

– Commissione: conferenza stampa dei commissari Šuica, Schinas e Johansson sul sostegno agli stati membri per i rifugiati che fuggono dalla guerra in Ucraina

– Commissione: la presidente von der Leyen riceve il presidente della Repubblica dell'Austria, Alexander Van der Bellen

– Commissione: discorso del commissario Gentiloni all'evento "Italy Capital Markets Forum 2022", organizzato da Bloomberg

– Commissione: audizione della commissaria Johansson davanti a commissioni parlamentari in Italia sulla riforma di Schengen

– Commissione: la commissaria Simson partecipa all'Incontro ministeriale annuale dell'Agenzia internazionale dell'energia a Parigi (fino a giovedì)

– Consiglio: riunione del Coreper

– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza

– Banca centrale europea: riunione di politica non monetaria del Consiglio dei governatori

– Comitato economico e sociale: sessione plenaria (dibattiti con Borrell sulla guerra in Ucraina; con Gabriel sul Nuovo Bauhaus europeo

– Nato: conferenza stampa del segretario generale, Jens Stoltenberg

– Eurostat: stima flash sulla parità di potere di acquisto nel 2021; dati sulle domande di asilo nel 2021

– Eurostat: webinar sulle statistiche nel settore dei trasporti

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