La nave rigassificatrice di Snam è a Piombino. Giani: "Rappresenta l'autosufficienza dalla Russia"

La Golar Tundra entrerà in funzione a maggio, una volta terminati gli allacci con il nuovo metanodotto. Può trasformare 5 miliardi di metri cubi di gnl l'anno. Il governatore toscano: "Nessun pericolo e bollette più basse. Ora pensiamo a compensazioni per la città"

La nave rigassificatrice Golar Tundra di Snam è finalmente arrivata nel porto di Piombino (Livorno) dopo 26 giorni di navigazione da Singapore via Suez e ha fatto il suo ingresso intorno alle 23 di domenica. Si trova sulla banchina di attracco della darsena nord, trainata da quattro rimorchiatori. Un'operazione notturna, quando il traffico dei traghetti si ferma fino all'alba dopo l'ultima corsa, per gestire una nave eccezionale: è lunga quasi 300 metri, alta 55 e ha una capacità potenziale di trasformazione di gas naturale liquido in 5 miliardi di metri cubi l'anno

 

 

L'arrivo della nave rigassificatrice a Piombino - come l'altra prevista su Ravenna - affrancherà l'Italia da una significativa quota di dipendenza di importazione di metano dai gasdotti transazionali di terra, dalla Russia e anche dall'Azerbaigian. I gestori potranno rivolgersi al mercato di altri continenti e ovviare alle turbolenze geopolitiche che possono gravare sul trasporto di gas solo via terra. Tra Piombino e Ravenna si parla di una capacità totale di trasformazione da 13 miliardi di metri cubi annui. Secondo le previsioni, perché la Golar Tundra entri in funzione bisognerà aspettare maggio, quando al cantiere di Snam, dalla parte opposta del porto commerciale, saranno terminati gli allacci con il nuovo metanodotto di terra. 

 

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, domenica sera al porto ha sottolineato l'importanza di questa tappa nell'ambito delle politiche energetiche nazionali e rilanciato il tema delle compensazioni per Piombino, secondo polo siderurgico italiano, città che ha manifestato dissenso per esser stata scelta. "Questa nave consente di pensare a bollette più limitate, consente alle imprese di poter guardare con più speranza al futuro", ha sottolineato il governatore. "Le persone pensano di avere una bomba a mano vicino alla propria casa? Se la nave è qui e io sono qui è perché ritengo non ci sia nessun pericolo". Sulle divergenze col comune di Piombino e il sindaco Francesco Ferrari, oltre ai comitati degli abitanti, Giani ha detto che siccome "ora c'è la nave ci si renderà conto che si deve lavorare finalmente ai vantaggi per la popolazione". Giani ha "invitato soprattutto le autorità di Piombino a sedersi con me, con il ministro e le autorità del governo per poter indicare le opere complementari" compensative per Piombino, ma su quando vedrà il sindaco ha detto: "Mi cercherà lui".

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