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Letta e il sogno proporzionale: la nuova legge elettorale è in salita

Filippo Passeri

Il segretario del Pd ribadisce che il sistema di voto attuale è pessimo ma riconosce che le priorità, al momento, sono altre 

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Proporzionale o no? È questo il dilemma che affligge Enrico Letta. Maggioritarista convinto, il segretario del Pd sta rivedendo i suoi piani con il passare del tempo e soprattutto con l’aumentare dei problemi con il Movimento 5 stelle e Giuseppe Conte. In un’intervista al Corriere della Sera, Letta è tornato sull’argomento e ha detto: “Il sistema di voto attuale è assolutamente pessimo. Io sono per cambiarlo ma bisognerà lavorare sodo per arrivare a un accordo in Parlamento”.

Il rapporto tra il segretario del Pd e il presidente del M5s è ai minimi storicii due non si sentono da un po’ ha ammesso Conte – e riformare il Rosatellum, eliminando la componente maggioritaria, potrebbe significare, per entrambi, smarcarsi da uno scomodo alleato. Ma la strada da percorrere è molto stretta. L’alleanza giallorossa spinge per un ritorno al proporzionale ma non trova sponde a destra, anzi. Fratelli d’Italia, saldo al primo posto nei sondaggi, vede nella modifica della legge elettorale un attentato alla sua possibilità di governare. In casa Lega, nonostante le speculazioni, sembrano non esserci tentennamenti: “Non faremo la Caritas del Pd”, ha commentato sarcastico Roberto Calderoli qualche giorno fa. Stesso discorso vale per Forza Italia, che definisce egoista la proposta del Pd di tornare al proporzionale.

Insomma, Enrico Letta sa che sarà molto difficile scalfire il fonte compatto del centrodestra e per questo cerca di non esporsi più di tanto, almeno per il momento. “Non si risolvono i problemi politici con la scorciatoia della legge elettorale. Difficile in un tempo come questo metterla come priorità. Le tre priorità sono la pace, poi ancora la pace e infine le misure sociali ed economiche per evitare la recessione e spingere sulla sostenibilità”, dice il segretario del Pd al Corriere della sera. I problemi politici che sottolinea Letta assomigliano a una tirata d’orecchie a Giuseppe Conte, che vede come un alleato sempre meno affidabile: “Ora bisogna evitare lacerazioni e ogni rischio di crisi di governo. Bisogna andare avanti con un convinto sostegno a Draghi. E il Pd è intenzionato a confermare la politica del campo largo.” 

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