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polvere di cinquestelle

La fedelissima di Casaleggio stronca Crimi. Così gli Stati generali sono una farsa

redazione

Rischio di infiltrati, mancata tutela della privacy e dibattiti affrettati. Enrica Sabatini, socia di Rousseau, elenca al capo politico del M5s tutti i problemi che rendono il congresso manipolabile e poco trasparente

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Caro capo politico, è Casaleggio che ti parla. O meglio, è la sua fedelissima: quella Enrica Sabatini che, da anonima consigliera comunale in quel di Pescara, è rapidamente assurta ad ancella del capo di Rousseau, cioè del M5s, ascoltata e temuta da deputati e senatori, da sottosegretari e ministri. E infatti è lei, Enrica Sabatini, che nella sua duplice veste di socia di Rousseau e di responsabile degli Affari interni del M5s, scrive al capo politico e a tutti i facilitatori regionali impegnati nell’organizzazione degli Stati generali. E scrive loro per dire, appunto, che quegli Stati generali, così come sono stati pensati, rischiano di essere una mezza farsa.

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Caro capo politico, è Casaleggio che ti parla. O meglio, è la sua fedelissima: quella Enrica Sabatini che, da anonima consigliera comunale in quel di Pescara, è rapidamente assurta ad ancella del capo di Rousseau, cioè del M5s, ascoltata e temuta da deputati e senatori, da sottosegretari e ministri. E infatti è lei, Enrica Sabatini, che nella sua duplice veste di socia di Rousseau e di responsabile degli Affari interni del M5s, scrive al capo politico e a tutti i facilitatori regionali impegnati nell’organizzazione degli Stati generali. E scrive loro per dire, appunto, che quegli Stati generali, così come sono stati pensati, rischiano di essere una mezza farsa.

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Mi permetto di sottolineare le numerose criticità gestionali che, alla luce delle scelte fatte, saranno a carico dei facilitatori regionali nonché i numerosi problemi che emergeranno e che avranno un impatto determinante sulla legittimazione dell'intero percorso”, scrive la Sabatini. La quale, innanzitutto, si scaglia contro il sistema pensato per permettere agli aspiranti partecipanti di prenotarsi alle riunioni preparatorie, quelle che si svolgeranno il 23, 24 e 25 ottobre nelle varie province italiane in vista dell’assemblea nazionale del 7 e 8 novembre.  “La prenotazione tramite form aperto”, dice la Sabatini, “non consente di circoscrivere le registrazioni ai soli iscritti del M5s, ma permette a chiunque abbia il link di prenotarsi agli incontri”. E dunque si rischia di ammettere “persone di altri partiti, persone espulse o sospese dal Movimento, condannati”. Un sistema, questo, che secondo la Sabatini “consente di inserire nomi e cognomi falsi" o magari i nomi veri di qualche parlamentare, e consente anche di “potersi registrare con nomi diversi ed email diverse e creare così più profili attraverso i quali poter accedere agli incontri. Ciò consentirà, per fare un esempio, a una singola persona di esprimere un numero tendenzialmente illimitato di voti in ciascuna votazione determinando la scelta di un delegato o di un altro”.

 

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Insomma, un form di registrazione che è un po’ un colabrodo. “Con tale sistema di prenotazione scelto per gli Stati generali – insiste la fedelissima di Casaleggio – potranno quindi registrarsi anche esponenti di altri partiti, giornalisti, persone sospese o espulse dal Movimento, persone con sentenze penali a proprio carico, persone con falsi profili o la stessa persona con profili diversi e questa platea sarà quella che andrà a votare e, quindi, scegliere i delegati che dovranno definire la linea del Movimento e il documento che sarà messo al voto degli iscritti”.

 

Ma non basta. Perché, oltre al rischio di infiltrazione, c’è quello della tutela della privacy. “La condivisione di dati personali e sensibili dei partecipanti con i facilitatori regionali può rappresentare un rischio sulla loro gestione e corretta conservazione nei termini di sicurezza ed integrità”. Infine, i tempi troppo contingentati per la prenotazione. “I tempi di prenotazione agli incontri per chi dovrà partecipare sono estremamente ridotti (meno di 48 ore) e potrebbero non consentire a tutti coloro che vogliono partecipare di potersi prenotare in tempo e vedere così non garantita la piena partecipazione alla vita associativa”. Insomma, una bocciatura senza appello. Casaleggio, per interposta Sabatini, stronca così il regolamento elaborato da Vito Crimi.

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