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antifascismo di maniera

La Raggi vuole "dialogare con la sinistra". La sinistra rimbalza la Raggi. Parla Fassina

Valerio Valentini

"Una giunta inconcludente che ha marginalizzato Roma nel dibattito pubblico". Il deputato di Leu rigetta l'invito della sindaca e boccia la sua ricandidatura. "La sinistra romana starà da un'altra parte"

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Glielo dici e lui quasi non ci crede. "Ma veramente?", sorride Stefano Fassina. Veramente, sì: Virginia Raggi dice che, in vista della sua corsa alla conferma in Campidoglio, per il 2021, vuole "dialogare con la sinistra", visto che il "Pd non sa più farlo". E allora Fassina, che quella sinistra la rappresenta nell'Assemblea capitolina, mette subito le mani avanti: "Noi non abbiamo alcuna intenzione di sostenere la ricandidatura della Raggi, il cui mandato s'è rivelato un fallimento. Staremo da un'altra parte. Né con lei, né con chi le ha spianato la strada nel 2016, e ora rimpiange fantomatici 'modelli Roma' e i fasti del passato. Detto questo, io le politica di sinistra, nell'operato della giunta grillina in questi quattro anni, non le ho proprio viste". 

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Glielo dici e lui quasi non ci crede. "Ma veramente?", sorride Stefano Fassina. Veramente, sì: Virginia Raggi dice che, in vista della sua corsa alla conferma in Campidoglio, per il 2021, vuole "dialogare con la sinistra", visto che il "Pd non sa più farlo". E allora Fassina, che quella sinistra la rappresenta nell'Assemblea capitolina, mette subito le mani avanti: "Noi non abbiamo alcuna intenzione di sostenere la ricandidatura della Raggi, il cui mandato s'è rivelato un fallimento. Staremo da un'altra parte. Né con lei, né con chi le ha spianato la strada nel 2016, e ora rimpiange fantomatici 'modelli Roma' e i fasti del passato. Detto questo, io le politica di sinistra, nell'operato della giunta grillina in questi quattro anni, non le ho proprio viste". 

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Eppure la Raggi rivendica lo sgombero di CasaPound, dice che avrebbe voluto vedere il Pd al suo fianco in quell'occasione. "Ma basta con questa retorica", sbuffa il deputato di Leu, già viceministro dell'Economia. "Questo tentativo di accreditarsi a sinistra strumentalizzando lo scontro con CasaPound è veramente patetico. Non serve l'antifascismo maniera, servirebbero anzi delle politiche per il sociale. E invece, da quando è alla guida del Campidoglio, la Raggi ha svilito il terzo settore, ho condotto una sorta di persecuzione contro le associazioni che fanno welfare diffuso nella città: da quelle impegnate all'accoglienza dei migranti, a quelle per il diritto all'abitare, su cui non è ancora stato non dico presentato, ma neppure abbozzato un piano". 

 

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Le altre sfide perse? "Sui rifiuti s'è registrato un arretramento nei livelli delle differenziata. L'Ama, la municipalizzata dell'immondizia, è completamente allo sbando. L'ultimo bilancio è stato presentato nel 2016: da allora, si sono sostituiti i cda dell'azienda al ritmo di più di un all'anno, ma si marcia ancora sull'orlo del fallimento. Quanto ai trasporti, la sindaca continua a vendersi come un successo l'esito di un concordato preventivo, quello di Atac, che in verità non ha prodotto alcun buon risultato nella qualità dei servizi resi alla cittadinanza". 

 

Insomma, se dovesse fare un bilancio complessivo dell'operato della Raggi? "Si è trattato di una giunta totalmente inconcludente. Senza visione della città. Senza consapevolezza della funzione di Roma come capitale italiana ed europea. E lo dico con l'imparzialità di chi non aveva, inizialmente, alcuna chiusura pregiudiziale verso il M5s, e anzi in avvio di consiliatura avevo votato anche alcune delibere di maggioranza. Oggi, dopo quattro anni, non si può non constatare che la città è stata amministrata malissima. E, per di più, marginalizzata nel dibattito nazionale come mai prima d'ora. Un sindaco inconsistente e una giunta senza spessore non sono riusciti ad apportare alcuna idea degna di nota, ad esempio, nel dibattito sull'autonomia differenziata, nel quale Roma, la capitale d'Italia, è stata del tutto assente".

 

E dunque cosa farà, la sinistra romana? "Abbiamo costituito una larga coalizione sociale, RomaVentuno, che organizzerà una festa, dall'11 al 13 settembre, in cui si discuterà anche il programma per la Capitale. Partiamo dal progetto, poi nomi e convergenze si valuteranno strada facendo. Non siamo chiusi al confronto col Pd, a patto però che il Pd superi quel 'modello Roma' di cui tanto spesso si sente parlare con un tono di nostalgia per quel centrosinistra che quattro anni fa fu asfaltato dalla stessa Raggi". Con Fassina candidato sindaco? "Io sono a disposizione del progetto, ma la mia candidatura non è condizione né necessaria né sufficiente per dare sostanza e credibilità a questo progetto". 

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