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La cronistoria

Due anni dall'assalto a Capitol Hill. La Commissione d'inchiesta e le indagini

Dopo l'attacco al Campidoglio, negli Stati Uniti si è cominciato a indagare sui fatti di quella giornata e sulle responsabilità di Donald Trump. Ecco una selezione di articoli che ripercorrono le vicende americane

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A due anni dall'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, a che punto sono le indagini per scoprire la verità su quei fatti? Ecco una ricostruzione tramite gli articoli del nostro archivio delle vicende giudiziarie che vanno dal 27 luglio 2021, quando sono cominciati i lavori della Commissione d'inchiesta, fino all'incarico del dipartimento di Giustizia americano, che indaga sul ruolo e le responsabilità dell'ex presidente Donald Trump durante i disordini insurrezionali e sul suo tentativo d'impedire la legittimazione della vittoria di Joe Biden alle ultime elezioni.

  

Ecco una rassegna degli articoli apparsi sul Foglio in questi due anni: 

Partiamo dalla fine. Secondo il rapporto finale della commissione della Camera - in cui si raccomanda al dipartimento di Giustizia di incriminare l’ex presidente per aver ispirato ed aiutato la rivolta, chiedendone l’interdizione perpetua ai pubblici uffici - l’ex presidente si è impegnato in una "cospirazione in più parti" per rovesciare i risultati legittimi delle elezioni del 2020 e non ha agito per impedire ai suoi sostenitori di attaccare il Campidoglio. La causa centrale dell’insurrezione - che ha minacciato gravemente la democrazia e "messo a rischio la vita dei legislatori americani" - è stata "un uomo", ovvero Trump, si legge nel corposo rapporto pubblicato a fine dicembre 2022. Nei due mesi tra le elezioni e l’insurrezione "il presidente Trump o la sua cerchia ristretta si sono impegnati in almeno 200 atti apparenti di sensibilizzazione, pressione o condanna, pubblici o privati, rivolti a legislatori statali o amministratori elettorali statali o locali, per rovesciare i risultati delle elezioni statali".

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Ora tutto è nelle mani del dipartimento della Giustizia e del procuratore generale Merrick Garland.

  

Ma come è iniziata la vicenda giudiziaria? La Commissione d'inchiesta si apre il 27 luglio 2021: 

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Il ruolo di Facebook: 

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Steve Bannon si consegna al Fbi. È accusato di oltraggio alla corte per essersi rifiutato di testimoniare al processo

 

Liz Cheney, deputata repubblicana, nonché vicepresidente della Commissione, legge i messaggi di Donald Trump: 

 

Sull'inizio delle audizioni e su quello che stava cercando la Commissione sull'attacco al Campidoglio: 

 

La seconda audizione: 

 

Tre testimoni raccontano che Trump ha cercato di ribaltare l'esito del voto: 

 

Trump ha favorito la rivolta del 6 gennaio:

 

Le ultime testimonianze - tra cui quella di Liz Cheney - e gli ultimi stadi del processo. Le trasmissioni si sono concluse con un fuorionda in cui Trump non ha voluto ammettere di aver perso le elezioni, né condannare la folla che ha organizzato l'assalto, che per lui è costituita da "patrioti": 

  

A luglio 2022 si comincia a parlare dell'indagine del dipartimento di Giustizia americano guidata da Merrick Garland che concentra gli sforzi sul ruolo dell'ex presidente degli Stati Uniti: 


Mentre la responsabilità politica dell’ex presidente nel piano eversivoemergeva nella sua chiarezza, lo stesso accadeva sul fronte della responsabilità finanziaria. Ci sono ancora delle risposte inevase, come le zero tasse pagate (zero è letterale) nel 2020. La Trump Organization è già stata trovata colpevole di frodi fiscali, ma qui si cerca la responsabilità personale. L’esito potrebbe essere l’interdizione dagli uffici pubblici, e come s’è detto durante la presidenza Trump “follow the money” è il fronte più debole: del resto era stato il suo ex avvocato Michael Cohen, a indicare la via

 

Le perquisizioni a Mar-a-Lago sono un duro colpo per il Gop. Undici faldoni di documenti, venti scatoloni di oggetti, uno con la scritta "presidente francese". Ecco che cosa ha sequestrato l'Fbi nella villa del tycoon. Tra i motivi delle perquisisizioni anche la violazione della legge sullo spionaggio. A due anni dall’assalto al Campidoglio i danni provocati dal trumpismo nella politica americana sono ancora tutti lì, basta guardare il Congresso. Il Partito repubblicano è ostaggio del bad guy e cerca il nuovo leader della post-verità

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