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Fine di governo

La meteora Liz Truss si è dimessa

Paola Peduzzi

La premier britannica ha lasciato l'incarico dopo sei turbolentissime settimane. Cosa succede adesso

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Si è dimessa Liz Truss, premier inglese, dopo 44 giorni a Downing Street.

 

A far collassare la sua breve leadership è stato l'annuncio, il 23 settembre scorso, di una manovra finanziaria di taglio delle tasse ingente che ha preoccupato (eufemismo) i mercati, che hanno reagito punendo la sterlina, i buoni del Tesoro e i fondi pensione. E' intervenuta la Banca d'Inghilterra ma per l'assestamento c'è voluta almeno una settimana, estremamente costosa.

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Lo choc finanziario è diventato inevitabilmente choc politico. La Truss ha cominciato a rimangiarsi le proposte del cosiddetto minibudget, una alla volta. Poi ha licenziato il suo cancelliere dello Scacchiere, Kwasi Kwerteng, sperando di consegnare così un capro espiatorio alla furia degli investitori e del suo stesso Partito conservatore. Ha nominato al posto di Kwarteng Jeremy Hunt, che ha dato il colpo finale al minibudget, levando il taglio delle tasse ma anche il tetto alle bollette pensato per affrontare la crisi energetica. Con questo affossamento di fatto è stata affossata anche la Truss. Che ha provato a sopravvivere cambiando alcune persone dello staff e lasciando ad Hunt il compito di rassicurare il mondo, ma poi, dopo aver dovuto sacrificare anche la ministra dell'Interno Suella Braverman, ha infine ceduto anche la Truss, prima che appassisse la lattuga che il Daily Star ha paragonato alla premier: chi finirà prima? La Truss.

 

Ora si apre una nuova fase di selezione interna al Partito conservatore, che tutto vuole tranne andare a elezioni anticipate. Il Labour invece chiede senza sosta, e con qualche ragione, di tornare al voto.

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