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L'altro Recovery

Marco Fortis

La resilienza del sud passa dalla capacità di investire sulle proprie virtù. Il gran caso dell’agricoltura

E’ soprattutto grazie al contributo delle produzioni vegetali fresche e trasformate connesse alla “dieta mediterranea” che l’Italia può vantare il più elevato valore aggiunto dell’agricoltura nell’UE-27, pari a 31,8 miliardi di euro nel 2019. Il contributo del Mezzogiorno alla leadership italiana nelle produzioni vegetali fresche e di prima trasformazione connesse alla “dieta mediterranea” è tanto fondamentale quanto poco conosciuto nelle sue dimensioni complessive.

 

Uno studio della Fondazione Edison, intitolato “Il tesoro agricolo del Mezzogiorno”, permette di scoprire numeri dell’agricoltura del nostro Sud e delle Isole di tale rilevanza da poter cambiare non solo la narrazione del Mezzogiorno d’Italia ma anche la scaletta delle priorità delle politiche economiche che lo riguardano. Infatti, una grande agricoltura come quella delle nostre regioni meridionali, con numeri davvero sorprendenti ed impressionanti, per poter essere adeguatamente valorizzata e potenziata richiede un profondo ripensamento degli obiettivi di infrastrutturazione del Sud, dall’irrigazione ai trasporti, alla logistica, così come dei modelli organizzativi della produzione, della commercializzazione, della promozione e dell’export. Complessivamente nel 2018 il Mezzogiorno d’Italia ha fatto registrare un valore totale delle produzioni ottenute da raccolti agricoli o dalle prime trasformazioni degli stessi pari a 13,1 miliardi di euro, cioè il 42 per cento circa della corrispondente produzione italiana di quell’anno. La quota preponderante delle produzioni agricole del Mezzogiorno è legata ai prodotti della “dieta mediterranea” (grano duro, riso, ortaggi, frutta, vino, olio d’oliva), in cui il Mezzogiorno è un leader a livello mondiale ed europeo, con un valore della produzione nel 2018 di 11,3 miliardi, pari a quasi la metà dell’intera produzione italiana di tali prodotti.In particolare, l’Italia, grazie al Mezzogiorno, è il primo produttore dell’UE-27 di verdura e ortaggi freschi (7,3 miliardi di euro nel 2019) davanti alla Spagna (6,9 miliardi). Il Sud Italia è la seconda macroregione europea NUTS1 per valore della produzione di verdura e ortaggi freschi (3,0 miliardi di euro nel 2017) dopo il Sur della Spagna (4,5 miliardi), mentre le nostre Isole sono la terza (1,2 miliardi). Complessivamente nel 2017 il Mezzogiorno ha prodotto 4,2 miliardi di euro di verdura e ortaggi freschi, pari a quasi il 64% della produzione italiana. Per un confronto, il valore della produzione di verdura e ortaggi freschi del Mezzogiorno è superiore sia a quello della Germania (3,8 miliardi nel 2019) sia a quello della Francia (3,2 miliardi nel 2019). La Puglia è la seconda regione europea NUTS2 per valore della produzione di verdura e ortaggi freschi (1,1 miliardi di euro nel 2017), dopo l’Andalucía (3,8 miliardi), mentre la Campania è la terza (989 milioni) e la Sicilia è la quarta (899 milioni). Per un confronto, il valore della produzione di verdura e ortaggi freschi sia della Puglia sia della Campania è superiore a quello del Belgio (846 milioni nel 2017), mentre quello della Sicilia è superiore a quello del Portogallo (641 milioni nel 2017). I dati in quantità ci aiutano a inquadrare meglio i singoli primati dell’agricoltura meridionale. Il caso dei carciofi è emblematico. L’Italia è il primo produttore mondiale di carciofi (379 mila tonnellate di capolini nel 2019), davanti all’Egitto (324 mila tonnellate nel 2018). Il Mezzogiorno (con 353 mila tonnellate nel 2019) produce il 93% dell’intera produzione italiana di carciofi ed è, di fatto, il primo produttore mondiale di questo ortaggio e il primo produttore dell’UE-27, nettamente davanti alla Spagna (200 mila tonnellate) che è il terzo produttore mondiale. Le principali regioni italiane produttrici di carciofi sono, nell’ordine: la Sicilia (150 mila tonnellate nel 2019), la Puglia (126 mila tonnellate) e la Sardegna (46 mila tonnellate). Per un confronto, Sicilia e Puglia da sole producono più carciofi dell’intera Spagna. Le più importanti province italiane produttrici di carciofi sono, nell’ordine (dati 2019): Foggia (61 mila tonnellate), Brindisi (47 mila tonnellate), Agrigento (44 mila tonnellate), Caltanissetta (35 mila tonnellate), Palermo (28 mila tonnellate), Sud Sardegna (26 mila tonnellate), Catania (20 mila tonnellate), Siracusa (15 mila tonnellate), Roma (13 mila tonnellate), Oristano (12 mila tonnellate) e Bari (11 mila tonnellate). I casi di molte altre colture sono altrettanto significativi della straordinaria offerta di prodotti vegetali connessi alla “dieta mediterranea” del nostro Sud e delle Isole. In particolare, il Mezzogiorno, preso separatamente dall’Italia, è primo produttore dell’UE-27 di pomodori, melanzane, finocchio, indivia scarola e riccia, albicocche, uva da tavola (sempre dati in quantità riferiti al 2019). Il Mezzogiorno è anche il secondo produttore dell’UE-27 di vari altri ortaggi e tipi di frutta tra cui: lattuga, sedano, cavolfiore e cavolo broccolo, zucchine, melone, arance, clementine, limoni. Ed è il terzo produttore europeo di pesche e fichi. I territori del Mezzogiorno vantano produzioni e specializzazioni agricole da primato nel perimetro della “dieta mediterranea”. Sicilia e Puglia da sole producono insieme più carciofi dell’intera Spagna. La Calabria e in particolare la provincia di Crotone producono da sole più finocchio dell’intera Francia. Ciascuna presa isolatamente, Campania, Sicilia e Puglia producono più melanzane dei Paesi Bassi. Campania e Basilicata insieme producono albicocche quasi quanto l’intera Grecia. In particolare, la sola provincia di Matera produce più albicocche dell’intera Romania. La Puglia è la principale regione italiana nelle produzioni agricole legate alla “dieta mediterranea”. Questa nostra regione produce da sola più pomodori dell’intero Portogallo, più sedano del Belgio, più carciofi e indivia scarola e riccia della Francia, più grano duro e uva da tavola della Spagna. In particolare, la sola provincia di Foggia produce pomodori quasi quanto l’intero Portogallo e più grano duro dell’intera Grecia. Le sole province di Bari e quella Taranto considerate assieme producono più uva da tavola di tutta la Spagna. Ciascuna presa isolatamente, le province di Foggia e Brindisi producono più carciofi dell’intera Francia. Brindisi produce più sedano del Belgio e Bari ne produce più della Francia.

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