(Foto di Ansa) 

Exploit torinese

I numeri (da record) del Salone del libro 2022

Mariarosa Maioli

Nella città sabauda, dopo l'Eurovision, anche la fiera sull'editoria più importante d'Italia ha fatto molto bene: 170 mila ingressi hanno invertito la rotta degli ultimi anni, raggiungendo i livelli pre pandemia

Dal 19 al 23 maggio si è svolto al Lingotto il Salone internazionale del libro di Torino, la fiera annuale dell'editoria più importante in Italia, seconda in Europa solo a Francoforte. “Cuori selvaggi” è stato il titolo scelto dal direttore Nicola Lagioia e dai suoi collaboratori i quali hanno annunciato che “in questi tempi inquieti, in cui si mescolano turbolenze e speranze, il Salone del Libro invita la sua comunità di lettori e lettrici a correre selvaggiamente verso un orizzonte fatto di sentieri ancora non battuti e di sconfinata libertà”. I vari eventi, le conferenze, i premi e gli incontri con gli autori sono stati fortemente apprezzati dagli appassionati del libro che sono accorsi nella città sabauda per prendere parte alla fiera.

L'edizione 2022 infatti è stata particolarmente buona: i numeri hanno raggiunto i livelli prepandemia, superando le aspettative degli organizzatori. "Il salone è diventato più forte, più solido, più importante. E' qualcosa di unico, non solo in Italia, non solo in Europa, ma proprio in tutto il mondo. E' qualcosa di più grosso di una fiera editoriale" ha dichiarato il direttore Nicola Lagioia lunedì 23 maggio al termine dei quattro giorni. E i numeri gli hanno dato ragione:

 

110 mila

Sono i metri quadrati di spazio, tra interno ed esterno, entro cui gli editori hanno avuto modo di esporre le proprie proposte. Un ampliamento rispetto all'anno scorso che ha previsto anche novità come la Casa della pace, uno spazio dedicato alla solidarietà e alla riflessione su questo periodo storico complesso e il Bosco degli scrittori, un anfiteatro naturale dove immergersi nella lettura e nel verde.

168,732

i biglietti staccati in questa edizione, andando ben oltre le aspettative che si erano fermate a 161 mila ingressi. Un record, considerando che si sono superati di gran lunga i numeri pre pandemia: nell'edizione del 2019 i visitatori erano stati 148 mila, mentre l'anno scorso l'edizione era stata posticipata, causa restrizioni ad ottobre. Nonostante le difficoltà del momento si era registrato un afflusso di 150 mila persone, in particolar modo giovani. Quest'anno però la cura e la meticolosità della creazione della scaletta e l'allenamento delle misure hanno portato il salone a fare il boom: la giornata di sabato 21 ha registrato un picco, diventando la giornata con più visitatori in assoluto nella storia della manifestazione.

51

è il numero degli ospiti internazionali che hanno arricchito la lista di scrittori e intellettuali italiani. Gli appassionati hanno potuto incontrare autori dal calibro di Joel Dicker, il quale ha presentato il suo lavoro più recente (“Il caso Alaska Sanders”), Benjamín Labatut, autore di "Quando abbiamo smesso di capire il mondo" edito per Adelphi. Poi Eshkol Nevo, il regista Werner Herzog, il campione olimpico Marcell Jacobs e, come ogni anno, i cinque finalisti del premio strega europeo i cui vincitori sono stati stato annunciati domenica 22 maggio. Amélie Nothomb e Mikhail Shishkin hanno vinto ex aequo perchè entrambi hanno ottenuto 6 voti su un totale di 25,; il primo per il romanzo "Primo sangue" (Voland), e Mikhail Shishkin per "Punto di fuga", edito da 21lettere. La giuria era composta come di consueto da scrittori vincitori e finalisti del premio Strega nazionale e internazionale. 

1466

sono stati gli eventi ospitati nelle quasi 50 sale della Fiera. Inoltre 25 mila posti sono stati prenotati tramite il servizio offerto agli utenti SalTo+, rimarcando l'efficienza del servizio e oltre 200 eventi hanno fatto registrare il sold out.

1988

l'anno della prima edizione, definita dal premio nobel Josif Brodskij “un'idea luminosa con un pizzico di follia”. E la storia gli ha dato ragione: fin dall'inizio la manifestazione ha superato le aspettative, in netto contrasto alla scarsa propensione degli italiani alla lettura.

27

sono gli editori che per la prima volta si presenteranno in questa vetrina internazionale. E' dal 2007 che l'amministrazione del Salone scommette su realtà indipendenti nate da meno di due anni, al fine di valorizzare l'editoria del futuro, una delle risorse culturali più importanti del nostro paese. I risultati non sono mancati perchè dai padiglioni del Lingotto sono state 400 le case editrici indipendenti che sono state presentate per la prima volta, molte delle quali oggi si sono affermate nel contesto internazionale.

18 e 22 

sono le date da tenere a mente per il prossimo anno: nel 2023 il salone avrà luogo dal 18 al 22 maggio, sempre al Lingotto di Torino, ritenuta la culla del progetto. Eppure la città e i servizi hanno ancora del potenziale da sfruttare: secondo Silvio Viale, presidente di Torino Città del Libro, braccio operativo del Salone, "dobbiamo migliorare la qualità dei progetti e dei servizi": il Lingotto infatti è stato progettato 50 anni quindi presenta problemi strutturali evidenti, che a lungo andare potrebbero rendere inagibile le sale e i padiglioni tenendo in considerazione l'afflusso elevato dei visitatori. 

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