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Il Grande Corno di De Magistis e l'assenza del vescovo di Napoli

Camillo Langone

Perché il cardinale di Napoli deve parlare, se esiste, e ricordare alla minoranza di napoletani e di italiani credenti nel Vangelo che il primo comandamento proibisce la superstizione

San Gennaro, esiste un vescovo a Napoli? E’ possibile che la più forte opposizione al Grande Corno che il sindaco De Magistris vuole erigere sul lungomare provenga dalla sua stessa famiglia ovvero da sua cognata? La Chiesa napoletana fertilizzata dal tuo sangue non ha niente da dire? Tu ti facesti decapitare proprio perché ti rifiutasti di cedere alla superstizione, di sacrificare agli idoli. E’ passato tanto tempo e bisogna prendere atto che la maggioranza dei napoletani oggi è tornata pagana, dunque la città un corno rosso alto 60 metri se lo merita. Ma il cardinale di Napoli deve parlare, se esiste, e ricordare alla minoranza di napoletani e di italiani credenti nel Vangelo che il primo comandamento proibisce la superstizione. Non so se esiste un vescovo a Napoli ma certamente esiste Cristo e una dimostrazione della sua potenza eccola: chi crede in lui, chi si converte a lui, vede svanire tutta la spazzatura scaramantica che si è depositata nella sua mente e mi riferisco ai gatti neri e agli specchi rotti, al sale rovesciato e all’olio versato, ai venerdì 17 e ai 13 a tavola, al toccare ferro e al toccarsi le palle… In un amen.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).