La democrazia dell'incompetenza e la Repubblica dei creduloni

Le lettere al direttore Claudio Cerasa del 26 agosto 2017

Al direttore - Raggi: noi cacciato assessori senza usare idranti.

Giuseppe De Filippi

 


 

Al direttore - La democrazia dei creduloni credo sia la giusta definizione per inquadrare che tipo di paese sognano di governare i grillini se dovessero arrivare alla guida dell’Italia ma ho come l’impressione che il Movimento 5 stelle si sia scavato la fossa da solo aderendo alla campagna No Vax. Forse vinceranno in Sicilia ma sono sempre più convinto che non vinceranno in Italia.

Mauro Marini

Le vaccinazioni, già. Un amico mi ha ricordato su questo una splendida frase di Karl Kraus. Anno 1907: “I nemici delle vaccinazioni – anche questa è una professione – hanno detto che a Vienna non è scoppiato il vaiolo ma un’epidemia da vaccino. Ora anche loro sanno valutare il valore della profilassi, ma la loro prudenza è un po’ esagerata: si prendono il vaiolo per proteggersi dal vaccino”. Quella che rappresentano i grillini non è solo la democrazia dei creduloni. Prima di tutto, come testimonia ogni giorno la giunta Raggi-Grillo, è la democrazia dell’incompetenza. Non durerà.

 


 

Al direttore - Caro Cerasa, da oggi Luca Del Pozzo non è più solo un “compagno di lettere” in questa sezione del suo giornale ma è diventato anche un “compagno di letture”. Magistrale il suo pezzo su Giovanni Paolo II a proposito di islam e migranti. Leggerò “Ecclesia in Europa” come cattolico in politica, per crescita personale e aggiornamento professionale... e chissà che non ne vengano anche spunti utili per la campagna elettorale. Utili per la comprensione culturale e per la conseguente azione politica.

Antonio Palmieri, deputato Forza Italia

Al direttore - Le anime belle della sinistra sono insorte come un sol uomo perché nella concitazione della carica della polizia a Roma a un funzionario è scappata detta una frase politicamente scorretta. Qualcuno di loro si è spinto fino a chiedere le dimissioni del ministro dell’Interno. Di chi avrebbero chiesto la testa se il funzionario invece di un braccio avesse esortato gli agenti a “rompergli il c..o’’?

Giuliano Cazzola

 


 

Al direttore - Scampoli di calciomercato: la Roma di Virginia Raggi ha acquistato Gianni Lemmetti dal Livorno di Filippo Nogarin. Il contratto è della durata di un mese. La fidejussione bancaria è stata garantita da Beppe Grillo. In cambio, gli ha ceduto Carlo Sibilia in prestito gratuito, con obbligo di riscatto fissato dalla Casaleggio Associati alla cifra simbolica di un euro. Si dice che i tifosi labronici siano infuriati perché la loro squadra si è troppo indebolita.

Michele Magno

 


 

Al direttore - Ieri mattina mi sono abbonato per un mese al Foglio dopo aver letto gli articoli disponibili sul sito per alcuni mesi. Fin qui sarebbe tutto normale. La ragione della lettera neanche io la so spiegare. Sono stato colpito da alcuni articoli di redazione, suoi e di Giuliano Ferrara. Una visione e commenti molto diversi dal solito pensiero che corre sulla rete e viene reiterato senza spirito critico e che spegne piano piano le capacità di comprensione di tutti noi. E anche qui tutto bene. Mi considero di sinistra, cresciuto a concerti in centri sociali, letture di sinistra (mai un vero attivista, piuttosto distaccato) e tutta la liturgia solita. Ho sviluppato negli ultimi tempi una strana antipatia per personaggi come Saviano e il pensiero di estrema sinistra, che parla di massimi sistemi ma mai di realtà né di possibile (alla Civati). Insomma avete un lettore nuovo, di quelli che (forse) non vi aspettavate.

Lorenzo Coronati

Grazie, contento. Benvenuto!

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