Quelle foto dentro lo Studio Ovale

Redazione

Trump si fa fregare dai russi a casa sua, come farà in Siria e Ucraina?

Può essere che sia passata in secondo piano in mezzo a tutti gli altri guai che turbano la Casa Bianca in questi giorni, ma la storia delle foto dell’ambasciatore russo Sergei Kislyak dentro lo Studio Ovale, quindi dentro il luogo dove il presidente Trump esercita il suo ruolo di comando e guida degli Stati Uniti, merita un commento. Kislyak faceva parte della delegazione del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in visita ufficiale alla Casa Bianca. Ricordate l’ex consigliere per la Sicurezza nazionale, Mike Flynn, costretto alle dimissioni per le troppe telefonate con i russi? Kislyak era l’uomo all’altro capo del telefono. Ora, il resoconto ufficiale da parte del governo americano non dice che c’era anche Kislyak dentro lo Studio Ovale, e la stampa americana era stata tenuta fuori. Lo sappiamo soltanto perché l’agenzia di stato russa Tass ha pubblicato le foto (molto festose) del suo fotografo che era dentro allo Studio – a differenza dei colleghi americani – e le ha pubblicate subito, facendo andare su tutte le furie la Casa Bianca, che ha detto cose come “ci hanno ingannati, ci hanno mentito”. Ora, se non riesce a tenere fuori dalla porta del suo Studio il fotografo dei russi, mentre sbarra l’accesso a quelli americani, e se quello lo frega (su ordine di Putin: non di testa sua) rivelando un incontro imbarazzante che aveva tenuto nascosto, come andrà a finire nei negoziati davvero complessi che Trump dovrà fare con la Russia – vedi su tutti Siria e Ucraina? Che speranze ci sono che non si farà “ingannare” su altro? Era questa “l’arte del deal” annunciata in campagna elettorale?