Barack Obama con Angela Merkel a Berlino (foto LaPresse)

Obama chiede a Trump di non piegarsi alla realpolitik con Mosca

Redazione

Il presidente americano incontra Merkel in Germania e incoraggia il suo successore di difendere i valori e gli interessi di Stati Uniti e Europa. E con la cancelliera difende il Ttip

"Spero che il presidente eletto abbia un approccio costruttivo con la Russia, ma che sappia affrontarla nel caso in cui Mosca si allontani dai nostri valori", ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama al termine di un incontro bilaterale a Berlino con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Obama ha detto di sperare che Donald Trump, suo successore alla guida della nazione, "non si limiti a un approccio di realpolitik" nel trattare con la Russia, pur dicendosi rassicurato dalla linea del nuovo inquilino della Casa Bianca che intende mantenere l’impegno americano nella Nato. Obama e Merkel hanno sottolineato la necessità di continuare una stretta cooperazione tra i loro paesi, così come tra gli Stati Uniti e l'Unione europea.


"Non mi aspetto che il presidente eletto seguirà esattamente il nostro approccio”, ha spiegato Obama. “La Russia è un paese importante e una superpotenza militare, che ha influenza nella regione e nel mondo. E per risolvere i molti problemi globali è nel nostro interesse collaborare con Mosca”. L’amministrazione uscente ha “cercato di tessere relazioni costruttive con la Russia, ma ho trovato differenze significative su come Mosca vede il mondo, ad esempio nel rispetto della democrazia, della libertà di espressione, dello stato di diritto e degli altri paesi nella determinazione del loro futuro”. Questi, ha sottolineato, Obama “sono punti che non possono essere accantonati”. In particolare su Ucraina e Siria “abbiamo avuto differenze molto significative”, ha spiegato il presidente uscente.


Prima del suo arrivo a Berlino, Obama e Merkel hanno scritto un articolo congiunto in difesa della globalizzazione pubblicato sulla rivista d’affari Wirtschaftswoche, hanno espresso il loro sostegno alla proposta di scambio e di partenariato transatlantico per gli investimenti (Ttip) tra gli Stati Uniti e l'Ue – verso il quale Trump è critico. "Non ci sarà nessun ritorno a un mondo pre-globalizzazione. Lo dobbiamo alle nostre società e ai nostri cittadini, anzi a tutta la comunità mondiale, di ampliare e approfondire la nostra cooperazione". Difficile pensare che la cancelliera tedesca sarà in grado di creare un simile, stretto rapporto con Donald Trump. Dopo l’incontro di giovedì, Obama prevede colloqui con il primo ministro britannico Theresa May e i leader di Francia, Italia e Spagna venerdì, prima di volare in Perù.