Venezia compie 1600 anni: cosa resta della città di allora?

Tra mito e realtà, in cinque luoghi di oggi: itinerario di una fondazione

25 marzo 2021. Venezia celebra i suoi 1.600 anni ab urbe condita, in ideale continuità con il patrimonio romano imperiale e bizantino. Questo vuole la tradizione. Nei prossimi mesi seguiranno eventi, mostre e manifestazioni per tutta la città d’acqua. Ma cosa resta oggi della prima Venezia? Il processo di insediamento stanziale in laguna è stato in realtà graduale e secolare. E la leggenda si è spesso incrociata con la storia: risale a quel V secolo la scranna in pietra tuttora nota come ‘trono di Attila’, ma appartenuta al magister militum dell’epoca nell’isola di Torcello. Fu tra i primi centri urbani insulari, da cui sarebbe scesa la futura popolazione veneziana. Con tracce tangibili solo a partire dal VII secolo: le antiche fondamenta del duomo di Murano e quelle della chiesa di San Nicolò dei Mendicoli, nell’attuale sestiere di Dorsoduro. Mentre la chiesa di San Giacométo a Rialto, consacrata secondo le cronache in quel 421, sarebbe invece di circa 800 anni più recente. Ma perché resettare la festa? Lo insegna il Natale.

 

 

 

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