PUBBLICITÁ

Da "untore" a simbolo della scienza su Xylella. Premiato Boscia

Luciano Capone

Per pm e complottisti aveva diffuso l'epidemia degli ulivi in Puglia, ora Donato Boscia è stato premiato al Maddox Prize insieme ad Anthony Fauci per aver fatto ricerca scientifica "nonostante le inchieste penali e una campagna diffamatoria”

PUBBLICITÁ

Da untore, in un periodo in cui l’epidemia riguardava gli ulivi, ad alfiere del metodo scientifico nel mondo insieme a scienziati come Anthony Fauci. E’ la parabola di Donato Boscia, ricercatore dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr, da anni impegnato con il suo gruppo nello studio e nel contrasto della Xylella in Puglia. Proprio per questa attività di ricerca, per essere stato tra i primi a individuare il patogeno giunto dalle Americhe e ad avvisare le istituzioni della pericolosità del batterio scontrandosi con pregiudizi e malafede, Boscia è stato per anni oggetto di una campagna complottista politico-mediatica e di un’inchiesta penale della procura di Lecce che, in sostanza, lo accusavano di avere diffuso insieme ai suoi colleghi l’epidemia e di avere ingannato le istituzioni nazionali ed europee per chissà quali scopi in combutta con le multinazionali. L’inchiesta – che come abbiamo a lungo raccontato sul Foglio si è rivelata inconsistente e incoerente, basata su considerazioni illogiche e addirittura elementi falsi – si è conclusa dopo anni con un’archiviazione.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Da untore, in un periodo in cui l’epidemia riguardava gli ulivi, ad alfiere del metodo scientifico nel mondo insieme a scienziati come Anthony Fauci. E’ la parabola di Donato Boscia, ricercatore dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr, da anni impegnato con il suo gruppo nello studio e nel contrasto della Xylella in Puglia. Proprio per questa attività di ricerca, per essere stato tra i primi a individuare il patogeno giunto dalle Americhe e ad avvisare le istituzioni della pericolosità del batterio scontrandosi con pregiudizi e malafede, Boscia è stato per anni oggetto di una campagna complottista politico-mediatica e di un’inchiesta penale della procura di Lecce che, in sostanza, lo accusavano di avere diffuso insieme ai suoi colleghi l’epidemia e di avere ingannato le istituzioni nazionali ed europee per chissà quali scopi in combutta con le multinazionali. L’inchiesta – che come abbiamo a lungo raccontato sul Foglio si è rivelata inconsistente e incoerente, basata su considerazioni illogiche e addirittura elementi falsi – si è conclusa dopo anni con un’archiviazione.

PUBBLICITÁ

 

Ora Boscia ha ricevuto una menzione dalla giuria internazionale del John Maddox Prize, un riconoscimento promosso dall’organizzazione Sense about Science e dalla rivista scientifica Nature per celebrare i personaggi che si sono distinti per l’impegno nella scienza. Tra gli oltre 100 candidati da tutto il mondo, il premio è stato assegnato all’americano Anthony Fauci e al sudafricano Salim Abdool Karim, consulenti sanitari dei rispettivi governi contro il Covid-19. A Boscia, invece, la giuria ha assegnato una menzione speciale per avere continuato a studiare e fronteggiare l’epidemia di Xylella che sta decimando gli uliveti pugliesi “nonostante le inchieste penali e una campagna diffamatoria”.

 

PUBBLICITÁ

La candidatura era stata proposta dall’Accademia dei Lincei, che sin dall’inizio aveva sostenuto il lavoro di Boscia e dei suoi colleghi. “Per il nostro gruppo è una grande soddisfazione, per ovvie ragioni, per tutto quello che abbiamo passato – dice Boscia al Foglio – . C’è la malinconia di non potere condividere il premio con il professor Giovanni Martelli, il nostro maestro, che è mancato all’inizio di quest’anno”. Il riconoscimento non premia chi ha fatto scoperte scientifiche sensazionali, ma chi ha sostenuto il metodo scientifico in un clima difficile, nel caso italiano reso ostile dalla magistratura. “In questa situazione gran parte dei nostri colleghi avrebbe mollato, ma noi siamo testardi. Proprio per gli insegnamenti del prof. Martelli non potevamo abdicare al nostro dovere di affermare le evidenze e il metodo scientifico”.

 

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ