Editoriali

Carlo Calenda e l'ossimoro del riformismo nimby

Redazione

La scelta di spostare il rigassificatore da Piombino a Vado è dettata da "ragioni politiche", cioè un presunto favore di Toti alla Meloni, dice il leader di Azione. Ma la questione è molto più semplice e riguarda l'accordo preso dal governo Draghi con gli enti locali. Serve un po’ di coerenza

Ogni volta che c’è da installare un rigassificatore la recita è sempre la stessa, cambiano solo le parti in commedia, a seconda delle convenienze politiche. Quando la nave Golar Tundra doveva essere posizionata a Piombino a opporsi c’era il sindaco di Fratelli d’Italia, mentre il governatore del Pd Eugenio Giani era d’accordo con il governo Draghi. Ora che si prevede di spostare la nave rigassificatrice dalla Toscana a Vado Ligure, a opporsi sono il Pd locale insieme al M5s mentre il governatore di centrodestra Giovanni Toti è d’accordo con il governo Meloni. Le argomentazioni sono le stesse che si ascoltano da parte dei movimenti ambientalisti quando c’è da bloccare qualsiasi opera.

 

La posizione più surreale, però, come evidenziato dal Foglio di ieri, è quella di Azione, anch’essa contraria al rigassifcatore in Liguria, dato che il suo leader Carlo Calenda, prima da ministro dello Sviluppo economico e poi da parlamentare è sempre stato favorevole alle infrastrutture, soprattutto energetiche. La spiegazione di Calenda è che lui è favorevole al rigassificatore a Piombino, ma non a Vado. Perché la scelta dello spostamento sarebbe dettata esclusivamente da “ragioni politiche”, ovvero un presunto favore di Toti alla Meloni per togliere la nave da un comune di FdI in cambio di una ricandidatura alla guida della Liguria.

  

A prescindere dalle dietrologie, la questione è molto più semplice: la Golar Tundra può stare a Piombino massimo tre anni perché quello era l’accordo, mai contestato da Calenda, preso dal governo Draghi con gli enti locali toscani. In vista della scadenza di questo termine nel 2026, Snam – la società statale proprietaria della nave rigassificatrice – ha individuato Vado come località più adeguata in base a precisi criteri tecnici (proprio come accadde per Piombino).

 

Se Calenda ritiene che la scelta di Vado sia errata, dovrebbe indicare un luogo tecnicamente migliore. Perché il riformismo nimby è un po’ un ossimoro.

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