PUBBLICITÁ

è il voto, bellezza!

Dalla gita gratis a Roma per gli under 25 al liceo del Made in Italy: bestiario elettorale

Ruggiero Montenegro e Luca Roberto

Destra, sinistra e centro: nessuno in questa campagna elettorale è stato esente da proposte bislacche. Una selezione minima

PUBBLICITÁ

A scuola? Ci vediamo ad ottobre. Nel frattempo, per passare il tempo, grandi passeggiate nella città che verrà, quella verde, fatta di milioni di alberi piantati all'uopo. E magari anche una sosta in uno dei mille bar democratici che presto rilanceranno l'aperitivo in provincia. Sempre che non si vada in gita a Roma. Ma attenzione: che sia una visita sostenibile. Niente jet privati, insomma. 

Tra le mille pieghe di questa campagna elettorale di fine estate, tra programmi e dichiarazioni, avanzano proposte originali, un po' insolite. Di quelle che non sembrano proprio rispondere alle esigenze e alle richieste degli elettori. Evergreen che ritornano in voga, come il sempiterno e trasversale Ponte sullo stretto, uniti a nuove intuizioni, quali i licei sovranisti. Così ritroviamo un variopinto caleidoscopio di abbozzi, proposte messe per iscritto o pronunciare a mezza bocca, che riguardano un po' tutto l'arco parlamentare. Abbiamo quindi cercato di operare una selezione minima di modo che le uscite più significative di questi due mesi che ci hanno condotto alle elezioni non passassero inosservate.

Salvini: dalla leva obbligatoria ai ministeri a Milano e in Sicilia

Per cercare di recuperare consensi al Nord, quello “produttivo” che fino a qualche tempo fa aveva nel Carroccio il principale riferimento, Matteo Salvini ha (ri)pescato dal cilindro un grande classico: “Propongo che il ministero per l’Intelligenza artificiale, dell’innovazione e della digitalizzazione sia a Milano, dove ci sono brevetti e grandi sedi”. Poi, per non farsi mancare niente, per non essere tacciato di simpatie nordiche, ne ha proposto uno anche per il mare. Dove? “Penso alla Sicilia”.

PUBBLICITÁ

Evidentemente il capo della Lega non era troppo soddisfatto del successo riscosso dall'altra grande proposta di questa tornata elettorale: “reintrodurre il servizio militare obbligatorio”. Lo stesso che l'alleato Berlusconi rivendica di aver sospeso. Non sa, il Cav, che la leva tornerebbe utile a “imparare un po' di rispetto e buona educazione, cose che non si comprano al supermercato". 

Pensioni alberate: il Cav. tra passato e futuro 

“Ci sono persone che non hanno mai pagato i contributi perché hanno lavorato in casa e noi abbiamo intenzione di dare anche alle nostre mamme e alle nostre nonne mille euro di pensione al mese”, è una delle proposte di Forza italia. Una di quelle buone per ogni tornata elettorale, un po' come l'abbassamento delle tasse. Ma i tempi cambiano e Silvio Berlusconi lo sa bene. E così per un vecchio cavallo di battaglia che ritorna, ce ne sono altri che lasciano il posto a intuizioni nuove: si passa quindi dal milione di posti di lavoro del 1994 all'agenda Greta:  “Il mio sogno è quello di realizzare dei boschi circolari, intorno alle grandi città, e dei boschi radiali, dei veri e propri corridoi verdi fra le case. Insomma, dice il Cav.: “Quando andremo al governo, ogni anno faremo mettere a dimora un milione di nuovi alberi”.

Meloni e il liceo sovranista del "Made in Italy"

“Voglio in Italia un liceo del made in Italy che formi i giovani per dare continuità a una serie di settori della nostra economia che rischiano di essere totalmente perduti", dice Giorgia Meloni, preoccupata per l'avvenire dell'economia italiana. Le ragioni ci sono tutte, se non fosse che esistono già istituti professionali con indirizzo industria e artigianato dedicati alla valorizzazione dei prodotti italiani. Ma si sa, il liceo è tutta un'altra storia. 

PUBBLICITÁ

E il blocco navale? Dal programma di FdI si scopre che non è più un vero blocco navale, ma un sistema di hotspot nei territori extra-europei, gestiti dall'Ue. 

PUBBLICITÁ

La scuola di Sgarbi: a ottobre e dalle 10

Il suo sogno sarà anche scalzare l'eterno Dario Franceschini alla Cultura, ma intanto Vittorio Sgarbi studia da ministro dell'Istruzione: “A scuola mai prima delle 10”, è la proposta del critico d'arte pronto a rivoluzionare le abitudini dei genitori italiani. Ma anche a far contenti migliaia di studenti studenti. E infatti l'esponente del centrodestra si spinge ancora oltre: “Riapertura delle scuole il primo ottobre”. D'altra parte, “fa ancora caldo a settembre, si va al mare”. Come dargli torto. E poi si tratta pure di una soluzione già sperimentata. Da chi? Sempre da Sgarbi: “In Sicilia, a Salemi, da sindaco ho imposto la riapertura più tardi del consueto, il 29 settembre“.

PUBBLICITÁ

Giuseppe Conte e il sì-no ai rigassificatori

Alla domanda: “E' a favore del rigassificatore a Piombino?” Giuseppe Conte, come tutti gli altri leader politici interrogati da Torcha, avrebbe dovuto rispondere solamente sì o no. S'è sperticato in una risposta che rimarrà nei manuali di equilibrismo finito male: “No, vogliamo solo quelli galleggianti”. Esattamente il caso di quello in discussione a Piombino, dove i Cinque stelle sono tra i più strenui oppositori di un progetto che in ogni caso resterà in piedi per tre anni. E infatti la confusione i grillini l'hanno riprodotta nelle aule parlamentari, dove hanno votato sì al progetto, "ma volevamo dire no, disguido tecnico". 

Questa campagna elettorale, poi, per quel che riguarda il leader del M5s, rimarrà impressa per un video che ha ripercorso tutti i “gratuitamente” (31!) con cui propagandava agli italiani, negli scorsi mesi, il Superbonus. Solo che poi s'è scoperto che di gratuito c'era ben poco, viste le truffe ai danni dello stato denunciate dallo stesso Draghi.

Il Pd riparte dall'aperitivo

Mille bar in mille comuni delle cosiddette aree interne. E' una delle proposte redatte dal Pd nel proprio programma elettorale. “Centrale nella nostra proposta è l'idea di territori in 30 minuti. I servizi di prossimità devono essere assicurati su tutto il territorio nazionale”, scrivono i dem. “Per questo, sosterremo l'apertura di 1000 bar ed edicole multifunzione in 1000 piccoli comuni, che offrano funzioni base affinché tutta Italia abbia accesso ai servizi di cittadinanza più importanti”. Come dovrebbe essere finanziata l'apertura di questo migliaio di bar? Facile, col Pnrr. Il Pd, insomma, riparte dall'aperitivo col Biancosarti. Abbinato a una "alimentazione sana per tutti". E se pensate già al modo in cui arrivarci, i dem hanno già una risposta: attraverso "una forma di reddito alimentare che distribuisca agli indigenti pacchi alimentari mensili recuperando cibo che altrimenti rischia di essere sprecato". Una specie di regime alimentare di stato.

I cocomeri contro i jet privati

“L’1 per cento della popolazione più ricca del pianeta inquina il doppio della metà più povera. il prezzo dei capricci dei super ricchi lo paghiamo tuttə, nonché le prossime generazioni. Per questo sosteniamo abolizione dell'uso dei Jet Privati, è una necessità”. E' stata una delle prime ricette del programma della coalizione cocomero (Verdi e Sinistra italiana). Così mentre si cercavano di anticipare le mosse di Putin, del colosso del gas Gazprom, Bonelli e Fratoianni cercavano di calcolare i chilometri percorsi da Chiara Ferragni (o da Renzi). Continuerebbero a farlo anche al governo del paese.

La gita a Roma (gratis) promessa dal Terzo polo

Ci sono cascati anche loro, quelli della competenza. Sono stati più accorti degli altri, hanno evitato di fare proposte inservibili perché inattuabili all'elettorato. E però su un punto in particolare quelli del Terzo polo, l'alleanza tra Azione e Italia viva, si sono incartati. Quando hanno messo sul piatto “una gita gratis a Roma per tutti gli under 25”. E' molto probabile che il vero scopo della proposta avanzata da Carlo Calenda non sia stato capito: più che a solleticare e sviluppare quel senso d'unità nazionale di cui i giovani sarebbero manchevoli, il gran tour della capitale dovrebbe servire a percepire l'allarme del vivere in una città infestata da monnezza e cinghiali. Conoscerla per evitare di farsi venire la malaugurata idea di trasferircisi.

Per Ingroia la priorità assoluta è "togliere le sanzioni alla Russia"

Quando si parla di smargiassate, perché mai dovrebbe venire a mancare l'apporto di Antonio Ingroia? L'ex magistrato, candidato per l'Italia sovrana con Marco Rizzo, ha colto questa campagna elettorale per spingersi oltre i suoi standard abituali, già piuttosto elevati a livello di sparate. Intervistato dal Corriere qualche giorno fa, ha spiegato quale potesse essere la priorità assoluta qualora dovesse essere eletto. Un piano per combattere il rincaro dell'energia, senza gravare troppo sul bilancio pubblico? Macché, secondo Ingroia l'impegno più importante da prendere è il seguente: “Revocheremo immediatamente le sanzioni a Mosca. E' il primo passo per la pace”. E del resto, era stato lo stesso Ingroia a dipingere il presidente ucraino Zelensky come “una pedina della Nato che vuole la guerra”. Fa rimpiangere i tempi in cui si occupava solo di Trattativa stato-mafia. 

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ