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la discussione a strasburgo

Picierno all'ex leghista Donato: "Il Parlamento Ue non è il megafono di Putin"

La vicepresidente ha risposto all'europarlamentare che metteva in dubbio le responsabilità russe: "Il massacro di Bucha è sotto gli occhi di tutti. Quest'aula non è equidistante. C'è un aggressore che è la Russia. E c'è un aggredito, i cittadini ucraini"

redazione
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"Quest'aula non può diventare in alcun modo il megafono di posizioni assolutamente non accettabili. Il massacro di Bucha, onorevole Donato, è sotto gli occhi di tutti e noi non possiamo accettare, e lo dico con molta chiarezza, che in questa aula venga messo in discussione addirittura questo: i massacri che stanno avvenendo in queste ore di civili innocenti sono sotto gli occhi di tutti": la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno risponde così a Francesca Donato, l'europarlamentare che è uscita dalla Lega per le sue posizioni sul green pass ed è ora in prima fila nel sostenere le ragioni di Vladimir Putin e del Cremlino sull'invasione in Ucraina. 
 

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C'ha provato anche al Parlamento europeo, dove oggi, durante il dibattito sulla guerra in Ucraina che precede il voto sul quinto pacchetto di sanzioni, ha messo in discussione le responsabilità di Mosca sul massacro condotto dall'esercito russo a Bucha. Una posizione "non accettabile", ha sottolineato a più riprese Picierno durante il suo intervento, invitando Donato a uno sforzo di verità, per usare un eufemismo: "Quest'aula non è equidistante. C'è un aggressore che è Putin. E c'è un aggredito, i cittadini ucraini, che questo Parlamento difende. Se ne faccia una ragione", ha concluso l'esponente del Pd.

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