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Il M5s voterà di nuovo su Conte e lo statuto. L'ex premier: "La mia leadership non dipende da carte bollate"

Dopo l'ordinanza del Tribunale di Napoli il capo destituito si barrica in casa e poi incontra i cronisti: "Con il Movimento c'è un legame politico prima che giuridico". Crimi: "Si procederà a una nuova votazione secondo le indicazioni del giudice di Napoli"

Redazione

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"La mia leadership nel Movimento 5 stelle si basa ed è fondata sulla profonda condivisione di principi e valori. Quindi è un legame politico prima che giuridico, non dipende dalle carte bollate. E lo dico consapevole di essere anche un avvocato". Poche parole, quelle di Giuseppe Conte, dopo un pomeriggio di riflessione in seguito all'ordinanza del Tribunale di Napoli che di fatto sospende la sua nomina come capo politico del M5s. L'avvocato del popolo incontra per pochi secondi i cronisti fuori dalla sua abitazione romana, dove era chiuso in conclave con Vito Crimi e Stefano Patuanelli, e liquida così la questione legale che casca su un Movimento già spaccato dalle contese interne: da una parte l'ex premier, dall'altra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. 

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Come ha spiegato al Foglio l'avvocato che ha seguito il ricorso dei grillini napoletani, aver escluso dal voto in cui si è deciso per la nomina di Giuseppe Conte e per le modifiche dello statuto gli iscritti all'associazione da meno di sei mesi ha significato ridurre la platea degli aventi diritto di "almeno un terzo": "Sono stati esclusi un numero di votanti superiori a quelli che hanno votato per le modifiche, mentre il quorum necessario per procedere alle modifiche, secondo quanto prevedeva il vecchio statuto, era fissato alla metà degli iscritti all'associazione", ha detto Lorenzo Borrè

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Per Vito Crimi però un nuovo voto – che a questo punto ci sarà, anche se non è ancora chiaro con quali regole – non avrebbe conseguenze sulla conferma di Conte. "La nostra comunità mi sembra che si sia espressa in maniera molto chiara sul presidente", ha detto ai giornalisti in serata. "Non credo che sia il problema dell'iscrizione, dei nuovi iscritti, dei sei mesi, che possano far cambiare il risultato. Credo che si procederà a una nuova votazione secondo le indicazioni del giudice di Napoli".
 

Sulle procedure di questa nuova votazione però non ci sono ancora dettagli. Secondo una nota diffusa diverse ore dopo la notizia dell'ordinanza, lo stato maggiore del M5s ha fatto sapere che "aveva già in programma, proprio in questi giorni, la convocazione di un’assemblea per sottoporre al voto degli iscritti alcune modifiche statutarie in adesione ai rilievi della Commissione di garanzia per gli statuti e la trasparenza dei partiti politici. Sarà questa l’occasione per proporre agli iscritti - anche con me


Video di Lorenzo Sassi 

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