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verso il campidoglio

Raggi gela Gualtieri. E ora Conte ha un problema per il Campidoglio

Gianluca De Rosa

L'incontro tra i due è durato il doppio di quello tra la sindaca uscente e il candidato di centrodestra Michetti. Ma se in conferenza stampa il candidato dem sottolineava le convergenze, la grillina insisteva sulle diversità. Il leader del M5s non riesce a gestire Virginia, che raduna i parlamentari romani

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Se si guarda ai tempi si rischia di cadere in un errore di percezione. L’incontro in Campidoglio tra Virginia Raggi e Roberto Gualtieri è durato il doppio (quasi due ore) di quello che la grillina aveva avuto venerdì scorso con il candidato del centrodestra Enrico Michetti. Intesa rossogialla? Non pare. La sindaca uscente ha ribadito: “Non do indicazioni di voto per il ballottaggio, le persone sono libere di scegliere”. Poi, a chi le chiedeva se fosse d’accordo sull'alleanza nazionale tra Pd e M5S ha risposto piuttosto tiepida: “A livello nazionale mi pare che questa intesa ci sia. Qui a Roma io so che andrò a sedere all’opposizione e lo farò in modo coerente con il mio programma di governo, senza sconti e collaborando dove ci saranno possibilità di apertura”.

 

Nel corso delle due ore Gualtieri e Raggi hanno parlato un po’ di tutto: tram, metropolitane, Giubileo, Expo e Pnrr. Poi, durante la conferenza stampa in aula Giulio Cesare al termine dell’incontro, Gualtieri ha cercato di sottolineare le convergenze con la grillina, dal microcredito alla lotta alla criminalità: “Abbiamo parlato di legalità e politiche per la casa, condivido e voglio rilanciare l’impegno contro le mafie”, ha detto conciliante.

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Raggi invece elencando i punti discussi ne ha citati almeno un paio che sono stati spesso punti di polemica con l’ex ministro dell’Economia. “Ho ricordato a Gualtieri il tema scottante di Alitalia su cui è viva l’attenzione di tutti noi”. E ancora: “Miur e Demanio non so cosa stiano facendo ma noi abbiamo lavorato a lungo per lo sgombero di Casa Pound, spero che su questo si vada avanti”. Quando Gualtieri era a via XX settembre il mancato sgombero era stato già tema di scontro tra i due. Velate stoccate dunque? Chissà. Ad ogni modo l’argomento che più ha diviso la sindaca uscente e il candidato del centrosinistra, i rifiuti, non è stato toccato. Raggi ha evitato di ripetere la domanda che gli ha ripetuto via Twitter per 22 giorni: “Gualtieri ma la discarica dove la vuoi fare?”. 

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Cosa farà, allora, Giuseppe Conte? Per ora l'ex premier tentenna. Agli esponenti del Pd che si fanno sentire con lui, rivendica di aver già messo a verbale la sua stima personale per Gualtieri, e di aver ribadito che con la destra non vuol avere nulla a che fare. Come a dire: fatevelo bastare. Ma sa anche lui che, per rinsaldare i rapporti con un Pd che nel frattempo inzia a coccolare anche i centristi vicini a Carlo Calenda, ci sarebbe bisogno di qualcosa di più. Ciò di cui invece, forse, il leader del M5s farebbe volentieri a meno, è la riunione di domani tra la sindaca e i parlamentari grillini di Roma e dintorni: un'iniziativa che sta a metà tra l'apertura dei cantieri per una nuova corrente, e un atto di insubordinazione. 

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