l'intervento del premier

Il discorso di Draghi al forum economico italo-tedesco

Redazione

Il videomessaggio inviato dal presidente del Consiglio al convegno organizzato a Cernobbio dalle Camere di commercio di Italia e Germania

Pubblichiamo il discorso che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto al 15° forum economico italo-tedesco, organizzato a Cernobbio dalle Camere di commercio di Italia e Germania. 


Presidente Poggio,
Signori Organizzatori,
Signore e Signori,

È un grande piacere inviare il mio saluto al Forum Economico Italo-Tedesco. Questo appuntamento, giunto alla quindicesima edizione, mostra quanto siano saldi e profondi i rapporti tra i nostri due Paesi.  Trovo molto appropriato il motto che la Camera di Commercio ha scelto per festeggiare il suo centenario: “Crescere Zusammen” – Crescere Insieme. Dopo i drammi della pandemia, vogliamo procedere uniti su un percorso di sviluppo rapido, inclusivo e sostenibile. Germania e Italia condividono lo stesso obiettivo strategico: il completamento del percorso di integrazione europea. Un’Europa più forte dal punto di vista economico, diplomatico e militare è il solo modo per avere un’Italia più forte e una Germania più forte.  Dobbiamo essere fieri del nostro modello sociale, per la sua attenzione alla sanità, all’ambiente e alle diseguaglianze. 
E dobbiamo adattarlo al futuro, grazie all’innovazione, alle riforme strutturali e a un maggiore coinvolgimento dei giovani e dalle donne nel mercato del lavoro. 

Germania e Italia sono il motore manifatturiero dell’Unione europea. Dalle nostre fabbriche proviene circa metà della sua produzione industriale. Dalla meccanica ai mezzi di trasporto, siamo spesso un’unica catena del valore - segno tangibile dei vantaggi del mercato unico e dell’unione monetaria. La Germania è infatti il primo partner commerciale per l’Italia.  Nel 2020, gli scambi tra i due Paesi ammontavano a €116 miliardi, più di quanto valessero gli scambi dell’Italia con Stati Uniti e Cina messi insieme. La Germania commercia più con la Lombardia che con la Turchia. E l’Italia commercia più con la Baviera che con l’intera Polonia. La nostra prosperità e il nostro benessere dipendono in larga parte dall’essere uniti.

Il forum di quest’anno ha al centro i temi della sostenibilità, della digitalizzazione e dell’interconnessione tra le nostre economie.  Sono sfide che l’Unione europea ha deciso di affrontare con uno strumento innovativo: il Next Generation EU. Un programma che rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo dei nostri Paesi e per il rafforzamento dell’Unione. Entrambi abbiamo destinato circa il 40% delle risorse alla transizione ecologica. 

Vogliamo accelerare l’impegno di decarbonizzazione, ridurre le emissioni e puntare su tecnologie all’avanguardia come l’idrogeno, su cui c’è una collaborazione strutturata a livello europeo. I tempi di questo processo devono essere ambiziosi, ma compatibili con le capacità di adattamento delle nostre economie. E lo Stato deve essere pronto ad aiutare cittadini e imprese nell’affrontare i costi di questa complessa trasformazione. Almeno un quinto dei fondi del programma Next Generation EU è destinato alla transizione digitale.  Intendiamo aiutare le imprese a innovare e vogliamo rendere più facile la vita ai cittadini. Puntiamo a modernizzare il settore pubblico, a partire da scuole e ospedali nelle aree depresse. E a diffondere le conoscenze digitali, perché siano uno strumento di mobilità sociale e di superamento delle diseguaglianze. Il legame fra le nostre economie è destinato a rafforzarsi. 

Penso per esempio agli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo, a cui destiniamo 1,5 miliardi nel PNRR. Il progetto sulla microelettronica ci vede collaborare nel settore strategico dei semiconduttori. Abbiamo già raccolto molte manifestazioni di interesse e intendiamo renderlo un’area di collaborazione di lungo periodo fra i nostri Paesi.   Questo è un momento molto favorevole per le relazioni tra Italia e Germania.  Dobbiamo rafforzare i nostri meccanismi di cooperazione all’interno dell’Unione europea. E lavorare insieme, nell’interesse delle imprese e di tutti i cittadini.  Con questo auspicio, vi auguro un incontro proficuo e vi ringrazio per il vostro impegno.

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