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L'indiscreto

M5s, schiaffo a Conte. Il capogruppo Crippa non firma l'assunzione di Casalino alla Camera

Ancora tensione tra i gruppi parlamentari grillini. Dietro lo stop motivi economici, ma anche la guerra interna ai pentastellati

Simone Canettieri

Crippa stoppa il contratto dell'ex portavoce del premier: si sarebbe dovuto occupare di televisione per il Movimento

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"Mi spiace Rocco, ma non ti firmo il contratto".  Davide Crippa, capogruppo del M5s, stoppa l'assunzione di Rocco Casalino nel gruppo M5s della Camera.

 

L'ex portavoce del premier rientra nel "pacchetto staff" proposto da Conte ai gruppi grillini. Insieme a lui ci sono anche Chiara Ricciuti e Dario Adamo. Sono i tre fedelissimi dell'ex Avvocato del popolo a Palazzo Chigi che dovrebbero andare a rafforzare la regia del nuovo Movimento. 

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Alla base dello scontro ci sono forse antipatie personali, ma anche e soprattutto, da quanto risulta al Foglio, i soldi. 

Casalino in un primo momento avrebbe chiesto lo stesso trattamento economico che prendeva quando stava al governo (oltre 150mila euro l'anno). Il direttivo della Camera gli ha proposto circa un terzo (60mila euro). La tensione si sta trascinando da giorni.

Fino allo strappo di Crippa in queste ore: "Mi dispiace Rocco, ma non ti firmo il contratto",   ha detto in maniera brutale Crippa a Casalino. Uno sgarbo all'ex portavoce di Palazzo Chigi, certo. Ma anche e soprattutto a Conte che dovrebbe diventare - non si sa ancora quando - il nuovo leader del M5s. La situazione, abbastanza clamorosa visto il peso del personaggio, potrebbe risolversi in due modi: con un intervento vigoroso dell'ex presidente del Consiglio o con una collocazione di Rocco ai gruppi del Senato sempre per occuparsi dei rapporti con la televisione.

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