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L'intervista

Scalfarotto: “Ecco le richieste di Iv”. Che cosa chiederà alla fine Renzi a Conte

Gianluca De Rosa

Sul tavolo del Conte ter, Italia viva mette "risposte urgenti sulla crisi sanitaria, economica, ed educativa". Tradotto: scelte chiare su Recovery, Mes e vaccini. Parla l'ex sottosegretario agli Esteri di Iv

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“Non esprimeremo nomi e non esprimeremo veti, semplicemente cercheremo di capire qual è la maggioranza che si profila, dando la nostra disponibilità per un nuovo governo che sia più efficace ed autorevole del precedente: per noi rispetto al passato serve discontinuità, non tanto sui nomi, ma sulla forza e la capacità dell’azione di governo”. Ivan Scalfarotto, deputato ed ex sottosegretario agli Esteri di Italia Viva, spiega la posizione che la delegazione del suo partito (composta da Matteo Renzi, Teresa Bellanova, Davide Faraone e Maria Elena Boschi ) esporrà questo pomeriggio al Quirinale al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La linea è quella tracciata da Matteo Renzi: “Abbiamo rinunciato alle poltrone per far prevalere i nostri temi”. Nessun nome, dunque, e nessun veto, nemmeno su quello di Giuseppe Conte, ma chiarisce Scalfarotto “risposte urgenti sulla crisi sanitaria, economica, ed educativa.  Questioni che a noi stanno molto a cuore: più di chi lo guida ci interessa quello che il governo farà”.

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“Non esprimeremo nomi e non esprimeremo veti, semplicemente cercheremo di capire qual è la maggioranza che si profila, dando la nostra disponibilità per un nuovo governo che sia più efficace ed autorevole del precedente: per noi rispetto al passato serve discontinuità, non tanto sui nomi, ma sulla forza e la capacità dell’azione di governo”. Ivan Scalfarotto, deputato ed ex sottosegretario agli Esteri di Italia Viva, spiega la posizione che la delegazione del suo partito (composta da Matteo Renzi, Teresa Bellanova, Davide Faraone e Maria Elena Boschi ) esporrà questo pomeriggio al Quirinale al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La linea è quella tracciata da Matteo Renzi: “Abbiamo rinunciato alle poltrone per far prevalere i nostri temi”. Nessun nome, dunque, e nessun veto, nemmeno su quello di Giuseppe Conte, ma chiarisce Scalfarotto “risposte urgenti sulla crisi sanitaria, economica, ed educativa.  Questioni che a noi stanno molto a cuore: più di chi lo guida ci interessa quello che il governo farà”.

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Al Colle però Italia Viva non farà l’elenco dettagliato delle cose da cambiare. Dice Scalfarotto: “Non credo che siano discussioni da fare con il presidente della Repubblica. Di programma parleremo con il presidente incaricato. Al presidente Mattarella però chiariremo la nostra posizione: non importano i nomi, ma è essenziale mettere al centro le questioni e farlo sul serio”. E quali saranno le questioni che Italia Viva porrà al presidente incaricato? “I temi – dice l’ex sottosegretario – sono quelli che hanno portato alle dimissioni mie e della ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, ma non saranno argomento di oggi. Bisogna fare un passo alla volta. L’accordo di governo si farà discutendo con il presidente incaricato: a lui ribadiremo le nostre posizioni su Recovery, Mes e vaccini”. E qui sta il nodo che anche se apparentemente veti non ce ne sono, Scalfarotto fa capire chiaramente che non tutte le soluzioni andranno davvero bene ad Italia Viva. “Se non troveremo un accordo perché gli impegni presi non ci convincono, il presidente incaricato dirà che noi non ci siamo o che non ha una maggioranza”. Le due cose, in caso di reincarico a Giuseppe Conte e insufficienza di responsabili potrebbero pericolosamente coincidere. Disponibilità sì, dunque, ma senza arretrare di un passo. “A Mattarella – ripete l’ex sottosegretario – diremo proprio questo: ci siamo, ma vogliamo verificare le affinità programmatiche e l’accordo sui contenuti con il presiedente che sarà incaricato”. Anche perché il deputato, come tutto il suo partito, non si stanca di ripeterlo: “Questa è una fase storica irripetibile del paese che si apre ora è non si riaprirà per chissà quanto tempo, quindi secondo noi deve esserci un governo forte in grado di prendere decisioni importanti e di farlo rapidamente, segnando una strategia”. Il Conte ter lo sarebbe? La maggioranza “forte”, neanche a dirlo, per Italia Viva non può essere quella ottenuta com “manovre opache”, appellativo scelto ieri da Matteo Renzi per definire l’operazione “responsabili”. 

   
Scalfarotto comunque invita a dare tempo al tempo. “Quando sapremo – e  ripeto i nomi che si leggono sui giornali – se sarà Conte, Cartabia o Franceschini il presidente incaricato e quale sarà la maggioranza, con i responsabili, con Forza Italia o senza… Insomma, quando la situazione sarà più chiara noi porteremo tutti i nostri temi, ma adesso attendiamo di vedere che cosa accadrà”. In metafora l’ex sottosegretario spiega: “Quando sto andando alla prima colazione è inutile chiedere se a cena voglio il roast beef con le patate: per adesso dico che voglio cornetto e cappuccino”. Le declinazioni potranno pur cambiare, ma gli argomenti che Italia Viva porterà sul tavolo dell premier incaricato non cambieranno di una virgola rispetto a quelli che hanno portato alla crisi di governo: “Mi sono dimesso due settimane fa perché ritenevamo il Recovery insufficiente, come la risposta sanitaria alla pandemia, di certo non ho cambiato posizione, il tema però oggi non è Mes o non Mes, adesso bisogna capire come le forze politiche vogliono andare avanti, la nostra posizione è chiara: un governo con una maggioranza forte e autorevole che prenda decisioni alla svelta”.

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