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il giorno delle dimissioni di Conte

Renzi fa l'attendista, e cita Hesse. Intanto nel M5s c'è chi lavora per Di Maio

Valerio Valentini

Il senatore di Scandicci detta la linea: "Sono state riconosciute le nostre ragioni. Ma ora stiamo calmi: attendiamo le consultazioni". E intanto arrivano le telefonate dei pontieri grillini: "Ma se al posto di Conte proponiamo Giggino, o magari Fico, ci stareste?"

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Una citazione che sa di rivincita, e poi la raccomandazione alla calma: ché gli eventi stanno prendendo una piega favorevole, certo, ma il sentiero è ancora scivoloso assai. Nell'alba del giorno che vede Giuseppe Conte recarsi al Colle per rassegnare le sue dimissioni nelle mani di Sergio Mattarella, nelle ore in cui l'ennesimo suo azzardo ha sparigliato gli equilibri della politica italiana, Matteo Renzi utilizza Herman Hesse per tenere alto il morale delle sue truppe. "Di nient’altro viviamo/ se non dei nostri poveri/ ma splendidi sentimenti./ Ogni sentimento cui facciamo torto/ è una stella che spegniamo". Citazione raffinata, condivisa nella chat dei parlamentari, a cui segue il ringraziamento di rito ai suoi gruppi, irretite da mille tentazioni e però rimaste compatte, alla delegazione di governo di Italia viva che due settimane fa ha lasciato i propri avamposti nell'esecutivo: "Grazie a tutti coloro che in questi giorni difficili hanno scelto di non spegnere nessuna stella. E oggi un grazie enorme a Teresa, Elena, Ivan".

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Una citazione che sa di rivincita, e poi la raccomandazione alla calma: ché gli eventi stanno prendendo una piega favorevole, certo, ma il sentiero è ancora scivoloso assai. Nell'alba del giorno che vede Giuseppe Conte recarsi al Colle per rassegnare le sue dimissioni nelle mani di Sergio Mattarella, nelle ore in cui l'ennesimo suo azzardo ha sparigliato gli equilibri della politica italiana, Matteo Renzi utilizza Herman Hesse per tenere alto il morale delle sue truppe. "Di nient’altro viviamo/ se non dei nostri poveri/ ma splendidi sentimenti./ Ogni sentimento cui facciamo torto/ è una stella che spegniamo". Citazione raffinata, condivisa nella chat dei parlamentari, a cui segue il ringraziamento di rito ai suoi gruppi, irretite da mille tentazioni e però rimaste compatte, alla delegazione di governo di Italia viva che due settimane fa ha lasciato i propri avamposti nell'esecutivo: "Grazie a tutti coloro che in questi giorni difficili hanno scelto di non spegnere nessuna stella. E oggi un grazie enorme a Teresa, Elena, Ivan".

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Una scelta letteraria che ha un suo senso, nella retorica renziana. Ma che pure ingenera qualche fraintendimento tra deputati e senatori, se è vero qualcuno subito si affretta a precisare che "le stelle dei grillini mi sembrano un po' tremolanti", e che comunque "ci sono almeno cinque stelle che andrebbero spente, con calma". Il tutto, peraltro, mentre dal quartier generale del M5s, nei minuti in cui il premier è ancora a colloquio con Mattarella, cominciano già ad arrivare le telefonate di rito, per sondare gli umori e le intenzioni dei parlamentari dei renziani. "E se si arrivasse a un governo guidato da Luigi Di Maio, voi ci stareste?", vanno chiedendo alcuni dei pontieri grillini. Prospettando perfino un'altra soluzione: "E su Roberto Fico a Palazzo Chigi, che direste?". 

 

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Ma una crisi di governo al buio non è certo un pranzo di gala. E infatti non è solo a colpi di citazioni auliche che Renzi detta la linea, in attesa della sue enews prevista nel pomeriggio. "Vorrei invitare tutte e tutti a mantenere la tranquillità di questi giorni", raccomanda il senatore di Scandicci, con toni d'impensabile pacatezza. "Abbiamo visto riconoscere un risultato importante: la crisi era sui contenuti, non sulle poltrone. E Italia Viva non ha fatto le bizze, ha fatto politica". Calma e gesso, insomma. "Aspettiamo il calendario delle consultazioni", spiega Renzi, che poi rimanda il vertice coi suoi parlamentari, previsto per stasera, a domani. Ventiquattr'ore di attesa per capire "l'evolversi dei fatti", tanto più che il voto previsto sulla relazione di Alfonso Bonafede non è più all'ordine del giorno. "Confido nella vostra collaborazione che è fondamentale per portare a casa un risultato inatteso dai media ma cruciale per il futuro dell’Italia", conclude Renzi. 

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