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"La Mes è finita"

Grillo stronca il Mes. "Meglio una patrimoniale e l'Imu alla Chiesa"

Bisogna semmai riscuotere le tasse sugli immobili degli enti ecclesiastici e varare un contributo del 2% per i patrimoni che vanno dai 50 milioni di euro al miliardo, dice il comico

Valerio Valentini

L'intervento del comico nel giorno del vertice dei gruppi parlamentari grillini. Il garante legittima la linea oltranzista dei ribelli. "Il Mes? Strumento inadatto e inutile". E detta la linea al ministero dell'Economia. "Ecco due idee per reperire fondi". Il caos nel M5s

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Ma quale Mes? "La Mes è finita". Meglio lanciare una bella "patrimoniale sui super ricchi" e far pagare l'Imu alla Chiesa. Eccolo, l'ordine dell'Elevato. La linea di Beppe Grillo arriva di buon mattino, sul suo blog, all'alba del giorno in cui i gruppi parlamentari sono convocati per una riunione proprio sulla riforma del trattato del Fondo salva stati - stasera alle 21 - che si preannuncia un mezzo rodeo. E così Grillo parla di "mille ragioni che fanno del Mes uno strumento non solo inadatto ma anche del tutto inutile per far fronte alle esigenze del nostro Paese in un momento così delicato".

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Ma quale Mes? "La Mes è finita". Meglio lanciare una bella "patrimoniale sui super ricchi" e far pagare l'Imu alla Chiesa. Eccolo, l'ordine dell'Elevato. La linea di Beppe Grillo arriva di buon mattino, sul suo blog, all'alba del giorno in cui i gruppi parlamentari sono convocati per una riunione proprio sulla riforma del trattato del Fondo salva stati - stasera alle 21 - che si preannuncia un mezzo rodeo. E così Grillo parla di "mille ragioni che fanno del Mes uno strumento non solo inadatto ma anche del tutto inutile per far fronte alle esigenze del nostro Paese in un momento così delicato".

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Niente approvazione del nuovo trattato, dunque? Niente ratifica? E magari un bel veto italiano sull'accordo comunitario che dovrebbe arrivare al Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre prossimi? Grillo non entra nel dettaglio della trattativa europea. Ma è chiaro che il suo post - un intervento nel cuore vivo della polemica politica come non accadeva da mesi - darà copertura e legittimazione alla fronda degli oltranzisti parasovranisti che hanno raccolto una cinquantina di firme tra Camera e Senato per opporsi al via libera al nuovo trattato. E infatti in queste ore, mentre la frangia dei responsabili grillini sta diffondendo nelle chat del gruppo grillino un report di Banca d'Italia che smentisce molte delle bufale sovraniste sul Mes, i dissidenti rispondo, appunto, col post di GrilloAuctoritates a confronto. 

 

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In ogni caso, Grillo s'interroga anche su "come reperire altri fondi per dar ossigeno alla sanità e alle imprese italiane, ecco due proposte assolutamente praticabili, sacrosante e soprattutto non vincolanti". Fondi, ovviamente, alternativi al Mes. E le proposte sono due. La prima è quella di far pagare alla Chiesa l'Imu e l'Ici non versata sui beni immobili, sulla scorta di una sentenza della Corte di giustizia europea. "Un arretrato che, secondo le stime dell'Anci, varrebbe circa 5 miliardi di euro", dice Grillo, che ricorda un disegno di legge depositato a ottobre 2019 da 76 parlamentari del M5s, e "rimasto sepolto nei cassetti di Palazzo Madama" anche a causa dei "tentennamenti del Pd che su questo tema (come per l’eutanasia) sembra dominato in modo inquietante dalla componente cattolica hanno svolto un ruolo decisivo". E insomma: "Per quanto ancora il Ministero dell’economia può continuare ad infischiarsene della sentenza dell’Unione Europea?".

 

La seconda idea consiste in una "patrimoniale sui super ricchi". Nulla a che vedere, si precisa, con la recente proposta avanzata in Parlamento da Leu e una parte del Pd. Quello che invoca Grillo è "un contributo del 2% per i patrimoni che vanno dai 50 milioni di euro al miliardo genererebbe un’entrata per le casse dello Stato poco superiore ai 6 miliardi. Uno del 3% dato dai multimiliardari potrebbe fruttare circa 4 miliardi ulteriori. Si tratterebbe di ragionare come ragiona una qualsiasi famiglia in difficoltà economica che, prima di rivolgersi alle banche o (peggio) agli strozzini, decide di andare a bussare alla porta di un parente alla lontana che se la passa decisamente meglio". A conti fatti, secondo il comico genovese "una patrimoniale così concepita, significherebbe per le casse dello Stato un’entrata garantita di almeno 10 miliardi di euro per il primo anno, e di ulteriori 10 se la misura venisse confermata anche per il 2022". 

 

E insomma, "se sommate, le due proposte, porterebbero nel biennio 2021/2022 all’incirca 25 miliardi di euro subito spendibili e liberi da vincoli di rientro", conclude Grillo. "Per questo motivo incaponirsi sull’assurda discussione sui fondi del Mes, che vengono descritti come la panacea di tutti i mali, è una mera perdita di tempo ed energie". 

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