giggino 'a marachella
Così Di Maio usa la partita sui Servizi segreti per tendere la trappola a Conte
La proroga dei vertici dell'intelligence si trasforma in una contesa politica. Gli uomini del ministro degli Esteri trasformano la Camera in un Vietnam. Lo sconcerto di Palazzo Chigi. I giochi pericolosi a Piazza Dante
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La capriola di Di Maio
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Giggino 'a marachella. Così Di Maio ha cercato l'incidente sulle presidenze di commissione
Roma. Lei che per prima ha acceso la miccia, ora si schermisce: “La mia non era certo una mossa contro Giuseppe Conte”, dice Federica Dieni. E forse, chissà, è pure sincera. Solo che sulle sue supposte buone intenzioni, qualcuno nel M5s ha provato a speculare. Mani più abili, di quelle della deputata calabrese. Mani che si muovono dentro la Farnesina, imbeccate a loro volta da menti più raffinate, che usano l’ingenuità della truppa parlamentare per mandare un segnale a Palazzo Chigi, per tribolare ancora un poco l’umore già guasto del premier.
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