Maurizio Landini e Vincenzo Colla (foto LaPresse)

La Cgil verso l'accordo tra il movimentismo di Landini e il riformismo di Colla

Il sindacato trova l'intesa sui nomi dei candidati alla carica di segretario e di vicesegretario. Domani l'Assemblea al voto

Dopo una lunga notte di mediazione, in Cgil si va verso l'accordo per Maurizio Landini nuovo segretario generale e Vincenzo Colla vicesegretario. L'assemblea generale, convocata alle 15 di domani, eleggerà il nuovo segretario generale con voto segreto.

 

Landini è sostenuto dal segretario uscente Susanna Camusso. Viene dalla Fiom, di cui è segretario generale dal 2010, e rappresenta un sindacato movimentista e protestatario, vicino alle posizioni del Movimento 5 stelle , contrario alla Tav e dubbioso sulla Tap.

 

Vincenzo Colla, invece, è considerato riformista e moderato (qui trovate un lungo ritratto di Marianna Rizzini). Colla, che fa parte della segreteria nazionale dal 2016, ha detto di sognare un sindacato "aperto, ma autonomo, che ricostruisce il grande progetto democratico del lavoro". Colla sostiene che il sindacato ha avuto un vuoto di rappresentatività e non è stato percepito come soggetto generale del cambiamento. Dunque propone alcune parole chiave nel suo progetto di Cgil futura: il "baricentro Europa", l'"autonomia della verità" , l'"umanesimo dell'innovazione", lo "Stato 4.0", la democrazia "contro la disintermediazione". Il sindacato è chiamato a mobilitarsi per "fare un'operazione verità" e "costruire un nuovo consenso su un modello culturale alternativo", basato sui contenuti della piattaforma unitaria con Cisl e Uil. Il ruolo del sindacato è di "tornare ad essere autorità salariale", con "una nuova idea di contrattazione", "dando corpo al Patto della Fabbrica" siglato con Confindustria e definendo finalmente la rappresentanza.

 

Landini e Colla, insomma, incarnano due anime molto diverse, probabilmente agli antipodi, del mondo del sindacato. Come notato da Giuliano Cazzola, si è avuta una situazione inedita e singolare per cui in “un unico documento congressuale ci sono due candidati la cui diversità è data per scontata sulla base della storia e della collocazione dei protagonisti nel dibattito dell’organizzazione”.

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