Gran Milano

Da Filarmonica a Fondazione Prada, Milano s'intesta la musica 

Fabiana Giacomotti

Per la seconda volta Riccardo Muti dirigerà l'orchestra del Teatro alla Scala in un'occasione simbolica per la città: la prima di debutto dopo la riapertura. Ma l'attenzione di Milano per l'educazione musicale cresce e trova nuove occasioni per esprimersi

Per la seconda volta in un anno, il Fato porta Riccardo Muti a dirigere a Milano in una data altamente simbolica per il Teatro alla Scala. La prima fu l’11 maggio, anniversario della “grande riapertura” dopo la Seconda guerra mondiale e nell’anticamera, al termine del concerto, ingaggiò con il direttore musicale residente Riccardo Chailly l’alterco che si sa e di cui tutto il mondo musicale parlò per settimane. La prossima sarà il 7 dicembre, il dì della “Prima”. Nella stessa data, con inizio il 4 dicembre e due concerti finali il 14 e il 15, Muti sarà alla Fondazione Prada per la settima edizione della sua Italian Opera Academy, la scuola itinerante per giovani direttori di orchestra e maestri collaboratori, con lezioni e prove aperte. “Macbeth” al Piermarini, “Nabucco” alla Fondazione Prada, ma questa volta sarebbe davvero grottesco immaginare un piano, usiamo pure il verbo orchestrato, da Muti, per mettere in competizione le due istituzioni.

 

Peraltro, Prada è da decenni un importante sostenitore della Scala, dunque se il maestro napoletano dichiara che la sua agenda, così come la programmazione della Fondazione Prada, fossero entrambe abbastanza impegnate per identificare solo quelle date come utili, non si capisce perché si dovrebbero immaginare foschi retroscena. Resta invece il tema, questo sì interessante, della nuova e moltiplicata attenzione della città per l’educazione musicale all year long dei suoi cittadini e dei suoi ospiti e soprattutto dei suoi bambini. MiTo, PianoCity,  Fondazione Prada (che sarà seguita da altri brand della moda, siatene certi), e naturalmente la Filarmonica, che sempre in queste ore ha annunciato la decima edizione di “Sound, Music!, l’iniziativa destinata ai bambini delle scuole primarie milanesi, interamente gratuita e realizzata in collaborazione con UniCredit. Quest’anno, il progetto didattico ideato dal direttore Francesco Micheli (ogni anno speriamo che si sia aggiunto il suo omonimo della finanza, peraltro consigliere della Scala: ci piacerebbe molto vederlo convertirsi al racconto per bambini) propone un percorso di conoscenza per gli alunni delle elementari, dove la musica è una disciplina pressoché assente. Fino a oggi, si calcola che siano stati avvicinati alle sette note centomila bambini.

 

Per questo autunno è stata scelta la favola musicale più gender-corretta mai scritta, “Il lago dei cigni” di ČCiajkovskij, che verrà proposta nella versione di una mini serie tv di quattro episodi con un doppio finale, a disposizione delle scuole dal 1° dicembre e fino al 30 giugno 2022 nell’area dedicata del nuovo sito dell’orchestra www.filarmonica.it. Dice Micheli di “aver deciso di abitare il palazzo incantato del Teatro dove risiede l’Orchestra Filarmonica e di eseguire il nostro concerto come se il nostro pubblico ci fosse davvero. Ovviamente non potevamo fare finta di nulla e così anche gli studenti sono diventati personaggi della nostra storia. C’è Siegrified, il giovane principe infelice; c’è Pëtr, il grande compositore russo, che soffre sin dall’infanzia per lo scontro con il padre che lo voleva avvocato e la scoperta della propria omosessualità in un mondo che ancora la condanna, e infine c’è Pietro, un bambino di Milano, che scopre la musica di Ciajkovskij e le grandi prove della vita”. Del progetto uscirà anche un audio-libro, per le Edizioni Curci: contiamo che tutto fili liscio. Resta un po’ di orgoglio per il ruolo che la città si è assunta e aspettiamo di capire quante scuole, e dove, faranno richiesta del programma. Nel frattempo, in queste ore si sono aperte le prenotazioni per i biglietti della Fondazione Prada, e ci par di capire che farà molto chic conquistarne uno anche se non si sono mai seguite le prove aperte di Muti in tutti questi anni nemmeno su Rai5. Il double bill Muti-Prima della Scala sarà il massimo della stagione

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