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Editoriali

Le conseguenze del “partito della fermezza” sul 41-bis della sinistra

Redazione

“Il Pd non lo ha mai messo in discussione" dice anche oggi Serracchiani sul regime carcerario a cui è sottoposto Cospito. E la memoria va a Provenzano. La dannosa logica emergenziale (e prona all’antimafia chiodata) del Pds-Pd

Varata nel 1986 da un politico di sinistra e garantista come Mario Gozzini, la legge che intendeva essere migliorativa dell’ordinamento penitenziario conteneva anche la breve modifica “bis” all’art. 41, che introduceva la “facoltà di sospendere le normali regole di trattamento” in casi di emergenza. Dopo le stragi del 1992 il decreto “Martelli-Scotti” estese il 41-bis e nel 2002 diventò definitivo ed esteso al terrorismo. Ma già in quegli anni le (sempre rare) voci garantiste criticavano la scelta: le emergenze non erano più tali e la norma a rischio costituzionale.

 

C’è stato però un “partito della fermezza” che ha impedito non solo di rimuovere il 41-bis ma persino di aprire il dibattito: per anni è bastata l’accusa “se sei contro sei amico dei mafiosi” per chiudere le bocche. Si iniziò con il processo a Corrado Carnevale, accusato di “esasperata ricerca dell’errore”, cioè della verifica dei fatti, e quindi amico dei mafiosi. Andreotti si difese dalle accuse di aver “coltivato amichevoli relazioni” coi boss, ricordando che le dure leggi antimafia erano del suo governo.

 

Le stragi del 1993 servivano per far pressione sul carcere duro: non ottennero nulla, ma il farlocco processo sulla Trattativa è stato imbastito sulla balla che ci fosse un complotto per togliere il 41-bis. Persino sulla cattura di Messina Denaro è stata adombrata una “nuova trattativa”. È sempre esistito un “partito della fermezza”, segnatamente il Pds ed eredi, che non ha mai voluto discutere della revisione del 41-bis, prono alle antimafie chiodate. Ancora oggi: “Il Pd non ha mai messo in discussione il 41-bis”, ha detto Serracchiani. Così ora la (auto) giustificazione che con Cospito si tratti di questione umanitaria è tardiva e tartufesca – l’ex Guardasigilli Orlando si ricordi di come fu “umano” con Provenzano.

 

Anche a non calcare la mano sull’annotazione di Goffredo Buccini, che ieri ricordava come la sinistra abbia su Cospito un atteggiamento che ricorda la famosa “fotografia di famiglia”, bisogna dire che se oggi Cospito è al 41-bis è anche colpa del “partito della fermezza” di sinistra.

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