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Il caso

L’assistente del sovranista tedesco Krah è una spia di Pechino

Giulia Pompili

La spia della Cina nel Parlamento europeo dice molto delle attività del ministero della Sicurezza cinese in Europa e dell'avvicinamento del paese all'estrema destra Ue

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Seul. La polizia tedesca ha arrestato oggi l’assistente di Maximilian Krah, europarlamentare del partito di estrema destra tedesco Alternativa per la Germania (AfD) e uno dei volti più promettenti della campagna elettorale del partito alle elezioni europee di giugno. L’uomo è stato identificato dalle autorità tedesche come Jian G., e in un breve comunicato pubblicato oggi, la procura generale scrive in modo molto scarno che l’uomo “lavora per il servizio segreto cinese. Dal 2019 lavora per un deputato tedesco al Parlamento europeo. Nel gennaio 2024 l’imputato ha ripetutamente trasmesso al suo cliente dei servizi segreti informazioni sui negoziati e sulle decisioni del Parlamento europeo. Ha anche spiato esponenti dell’opposizione cinese in Germania per conto dei servizi segreti”. Le autorità tedesche tenevano d’occhio da un anno Jian G. e tutto l’entourage dell’europarlamentare Krah, e la notizia del suo arresto arriva ventiquattro ore dopo quella di altri tre cittadini tedeschi, in un caso non correlato. Ieri la procura generale ha fermato Thomas R., descritto come un dipendente del ministero della Sicurezza di stato cinese – cioè la principale agenzia d’intelligence cinese – e i coniugi Herwig F. e Ina F., che gestivano un’azienda a Dusseldorf e sarebbero stati reclutati per ottenere la collaborazione di ricercatori scientifici per esportare illegalmente tecnologie vietate. Sempre ieri, anche un assistente parlamentare per il Partito conservatore del Regno Unito, sotto indagini da settembre  scorso, è stato arrestato per spionaggio verso la Cina. 

 

Oggi il ministero degli Esteri cinese ha risposto tramite il suo portavoce Wang Wenbin, che ha detto che “la cosiddetta ‘minaccia delle spie cinesi’ non è una novità in Europa. Ogni volta, prima o dopo le interazioni di alto livello Cina-Europa degli ultimi anni, si è scatenato clamore con il chiaro intento di infangare e colpire la Cina”. Wang si riferisce alle polemiche riguardo alla visita, una settimana fa, del cancelliere tedesco Olaf Scholz in Cina, accompagnato dalle aziende tedesche nel tentativo di promuovere le relazioni commerciali con Pechino. 

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L’arresto di Jian G. e la politica sovranista di Krah,  vicina a quella di Matteo Salvini in Italia, dice molto da un lato delle attività del ministero della Sicurezza cinese in Europa – molto spesso minimizzate in virtù dei rapporti commerciali – che sta costruendo una rete sotterranea di informatori e lobbisti al pari di quella che aveva una volta la Russia. Dall’altro spiega l’avvicinamento di Pechino all’estrema destra europea, una volta fallito il tentativo di promuovere le relazioni con i partiti antisistema. Krah, per esempio, che si faceva organizzare i suoi regolari viaggi in Cina da Jian G., ha spinto più volte dentro al Parlamento europeo posizioni favorevoli a Pechino, non solo sulle violazioni dei diritti umani – e non a caso forse l’europarlamentare è sempre stato molto contrario anche agli aiuti militari all’Ucraina. Oggi in Germania il ministro della Giustizia Marco Buschmann, ha detto allo Spiegel che “se l’accusa sarà confermata, sarà un colpo al cuore della nostra democrazia”. ​​Secondo diversi media tedeschi, ci si aspetta adesso un passo indietro da Maximilian Krah nella corsa alle elezioni europee.  

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