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◉ I PRINCIPALI FATTI DI OGGI

Quinto giorno di tregua a Gaza. Blinken in Israele e Cisgiordania questa settimana

Israele ha ricevuto la lista degli ostaggi da liberare oggi.Circa 170 israeliani rimangono prigionieri di Hamas. Il presidente iraniano Raisi oggi in Turchia

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Il rullo del Foglio: tutto quello che è utile sapere – e niente di più – per capire cosa succede dopo l'attacco di Hamas a Israele


        

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Quinto giorno di tregua. Israele riceve la lista degli ostaggi da liberare

La tregua tra Israele e Hamas è entrata nel suo quinto giorno dopo che ieri sera è stata concordata una proroga di 48 ore rispetto ai quattro giorni previsti in un primo momento. Secondo il patto stretto tra Tel Aviv e Hamas tre palestinesi verranno rilasciati dalle carceri israeliane in cambio di ogni ostaggio israeliano restituito da Gaza. Gli ostaggi sono sparsi per tutta la Striscia di Gaza e sono detenuti non solo da Hamas, ma anche da diverse altre fazioni e gruppi palestinesi. La situazione è dunque molto complicata.

  

  

L'ufficio del primo ministro israeliano Netanyahu ha comunicato di aver ricevuto la lista degli ostaggi che verranno liberati oggi da Hamas e di aver informato le loro famiglie. Tra le persone rilasciate ieri sera figurano due donne e nove bambini e adolescenti, tutti rapiti dallo stesso kibbutz. Circa 170 israeliani rimangono prigionieri a Gaza. 

L’Onu ha sfruttato la pausa nei combattimenti per aumentare le consegne di aiuti urgenti a Gaza, ma dice che è necessario fare molto di più.


   

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Le novità della diplomazia

Molti si chiedono se la proroga della tregua possa aprire la strada a un cessate il fuoco più lungo. Dipende da cosa Hamas ha da offrire, scrive l'inviata da Gerusalemme Lucia Williamson su Bbc: Israele dice che devono rilasciare 10 ostaggi ogni giorno per mantenere la tregua. Tel Aviv ha detto che c'è un limite al tempo in cui è disposto a rinnovare qualsiasi estensione di accordo ed è stato anche molto chiaro sul fatto che, una volta terminato, si tornerà in guerra con tutte le forze. L'obiettivo principale, ha ribadito più volte il governo di Israele, è eliminare Hamas.

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"La nostra speranza è di raggiungere un cessate il fuoco", ha detto l'ambasciatrice del Qatar Alya Ahmed Saif al Thani al termine della riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza Onu su Gaza. L'ambasciatrice ha espresso ottimismo sul fatto che la pausa umanitaria potrebbe essere estesa oltre i due giorni aggiuntivi, oltre ad assicurare che il Qatar continuerà a esercitare i suoi sforzi diplomatici per ottenere il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi è atteso oggi in visita in Turchia per tenere colloqui con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan circa gli ultimi sviluppi della guerra a Gaza, per coordinare gli sforzi al fine di fermare gli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza e stabilire un cessate il fuoco permanente, ha riferito l'agenzia di stato del regime iraniano Isna. In una conversazione telefonica domenica i due capi di stato hanno discusso la loro posizione comune rispetto alla crisi attuale e hanno sottolineato che "le atrocità israeliane nei territori palestinesi devono finire".


 

Blinken in Israele e Cisgiordania questa settimana

Il dipartimento di Stato americano ha confermato che Antony Blinken si recherà in Israele e Cisgiordania questa settimana dopo aver partecipato al summit della Nato in Belgio e a quello dell'Osce in Macedonia del Nord. "In Israele e in Cisgiordania - si legge in una nota del portavoce del dipartimento americano - Blinken discuterà del diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto umanitario internazionale, nonché dei continui sforzi per garantire il rilascio degli ostaggi, proteggere i civili durante le operazioni israeliane a Gaza e accelerare gli aiuti umanitari".

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