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l'intervento

"La Russia vuole estinguere il diritto degli ucraini a esistere. E vi deve far gelare il sangue". Il discorso di Biden

La traduzione delle parole del presidente degli Stati Uniti durante l'Assemblea generale delle Nazioni Unite a sostegno della causa ucraina e contro l'invasione di Vladimir Putin

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Pubblichiamo ampi stralci del discorso che il presidente americano, Joe Biden, ha tenuto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

 


 

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Signor presidente, segretario generale, colleghi leader, nello scorso anno il mondo ha attraversato grandi difficoltà: le crisi legate all’insicurezza alimentare, alle inondazioni, alla siccità, al Covid, l’inflazione e una guerra brutale e inutile decisa da un solo uomo. Un membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’Onu ha invaso il suo vicino tentando di cancellare uno stato sovrano dalla mappa.

 

La Russia ha spudoratamente violato la Carta delle Nazioni unite. Non più importante, ha violato il chiaro divieto di prendere con la forza il territorio del loro vicino. E ancora una volta proprio oggi il presidente Putin ha usato la minaccia nucleare contro l’Europa. Un disprezzo sconsiderato per le responsabilità del patto di non proliferazione.

 

Oggi la Russia sta richiamando altri soldati a unirsi al conflitto. Il Cremlino ha organizzato un falso referendum per annettere parti dell’Ucraina, una violazione estremamente significativa della Carta delle Nazioni unite. 
Il mondo dovrebbe vedere questi atti scandalosi per quello che sono. Putin afferma di aver dovuto agire perché la Russia è stata minacciata. Ma nessuno ha minacciato la Russia. E nessuno tranne la Russia ha cercato il conflitto. Avevamo avvertito che stesse arrivando, e con molti di voi abbiamo lavorato per cercare di scongiurarlo. Le stesse parole di Putin hanno reso inequivocabile il suo vero scopo. Poco prima di invadere l’Ucraina Putin ha affermato e cito, “l’Ucraina è stata creata dalla Russia. E non ha mai avuto una vera statualità”.

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E ora vediamo attacchi sulle scuole, stazioni ferroviarie, ospedali, guerra sui centri della storia e della cultura ucraina. La prova più terribile delle atrocità e dei crimini di guerra compiuti dalla Russia è stata trovata nelle fosse comuni.
I corpi trovati a Izyium secondo quelli che li hanno esumati, mostravano segni di tortura. La Russia vuole estinguere il diritto dell’Ucraina di esistere come stato. E il diritto dell’Ucraina di esistere come popolo. Chiunque tu sia. Ovunque tu viva. In qualunque cosa crediate. Questo dovrebbe farvi gelare il sangue.

 

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Ecco perché 141 nazioni nell’Assemblea generale si sono riunite per condannare inequivocabilmente la guerra della Russia contro l’Ucraina. Gli Stati Uniti hanno mobilitato aiuti massicci di assistenza alla sicurezza negli aiuti umanitari e sostegno economico diretto all’Ucraina. Più di 25 miliardi di dollari fino a oggi. Anche i nostri alleati e partner in tutto il mondo si sono fatti avanti.

 

Oggi più di 40 paesi rappresentati qui hanno contribuito con miliardi di denaro. Attrezzature per aiutare l’Ucraina a difendersi. Gli Stati Uniti stanno anche lavorando a stretto contatto con i nostri alleati e partner per imporre costi alla Russia e scoraggiare la guerra contro un territorio della Nato, oltre che per ritenere l’intera Russia responsabile di atrocità e crimini di guerra. Perché se le nazioni possono perseguire le loro ambizioni imperiali senza conseguenze, allora mettiamo a rischio tutto ciò che quest’istituzione rappresenta.

 

Ogni vittoria ottenuta sul campo di battaglia appartiene ai coraggiosi soldati ucraini, ma quest’anno anche tutto il resto del mondo è stato messo alla prova. E non abbiamo esitato. Abbiamo scelto la libertà. Abbiamo scelto la sovranità. Abbiamo scelto i principi della Carta delle Nazioni unite. Siamo stati con l’Ucraina. Come voi, gli Stati Uniti vogliono che questa guerra finisca, ma ci sono delle  condizioni.
Condizioni che tutti abbiamo sottoscritto. Non ci si può impadronire del territorio di una nazione con la forza. L’unico paese che ha fatto ciò è la Russia. Dobbiamo essere determinati a dare il nostro impegno come membri delle Nazioni Unite. Dobbiamo essere chiari, fermi e incrollabili nella nostra determinazione. L’Ucraina ha gli stessi diritti che appartengono a ogni nazione sovrana. 

 

Non è un segreto che tra democrazia e autocrazia, gli Stati Uniti e io, come presidente, sosteniamo una visione che si fonda sui valori della democrazia. Gli Stati Uniti sono determinati a difendere e rafforzare la democrazia, in patria e nel mondo. Perché credo che la democrazia rimanga il ​​più grande strumento dell’umanità per affrontare le sfide del nostro tempo. Stiamo lavorando con il G7 e con i paesi che la pensano allo stesso modo nostro per dimostrare che le democrazie possono offrire risultati, per i cittadini, ma anche per il resto del mondo. Ma mentre ci incontriamo oggi, la Carta delle Nazioni Unite, un ordine stabile e giusto basato sulle regole è sotto attacco da parte di coloro che desiderano o distorcerla per il proprio vantaggio politico.

 

E la Carta delle Nazioni Unite non è stata firmata non solo dalle democrazie del mondo. È stata negoziata anche tra i cittadini di decine di nazioni con storie e ideologie molto diverse. Unite nel loro impegno nel lavorare per la pace. Quel terreno comune era così diretto, così semplice. Oggi 193 di voi 193, Stati membri, hanno abbracciato volontariamente questi principi. E difendere quei principi della Carta delle Nazioni Unite è compito di ogni stato membro responsabile.

 

Io rifiuto l’uso della violenza e della guerra per conquistare nazioni o espandere i propri confini attraverso lo spargimento di sangue. Mi oppongo alla politica globale di paura e coercizione. Difendo i diritti sovrani delle nazioni più piccole come uguali a quelli delle nazioni più grandi. Abbracciare i principi di base come la libertà di navigazione e il rispetto del diritto internazionale e il controllo degli armamenti a prescindere da qualsiasi altra cosa su cui potremmo non essere d’accordo. Questo è un terreno comune che dobbiamo difendere.

 

Credo che sia giunto il momento che questa istituzione diventi più inclusiva in modo da poter rispondere meglio ai bisogni del mondo di oggi. Membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu, compresi gli Stati Uniti, dovrebbero in modo coerente sostenere e difendere la Carta delle Nazioni Unite e astenersi dall’uso del veto, se non in rare situazioni straordinarie, per garantire che il consiglio rimanga credibile ed efficace. Anche per questo gli Stati Uniti sostengono l’aumento del numero sia dei rappresentanti permanenti sia dei  rappresentanti non permanenti del Consiglio. Ciò include seggi permanenti per quelle nazioni a lungo sostenute, e un seggio permanente per i paesi in Africa, America latina e Caraibi. In ogni regione, abbiamo perseguito nuovi modi costruttivi per lavorare con i partner per far progredire gli interessi comuni, dal l Quad e nell’Indo Pacifico alla firma della Dichiarazione di migrazione e protezione di Los Angeles al Vertice delle Americhe.

 

Oggi annuncio altri 2,9 miliardi di dollari di aiuti statunitensi per l’assistenza umanitaria e di sicurezza alimentare salvavita solo per quest’anno. La Russia nel frattempo sta pompando bugie, cercando di addossare le colpe della crisi alimentare alle sanzioni imposte da molti nel mondo per l’aggressione contro l’Ucraina. Quindi permettetemi di essere chiaro su una cosa.

 

Le nostre sanzioni permettono esplicitamente alla Russia di esportare cibo e fertilizzanti senza nessuna limitazione. È la guerra della Russia che sta peggiorando l’insicurezza alimentare e solo la Russia può porvi fine. Sono grato per il lavoro qui alle Nazioni Unite, inclusa la sua leadership, signor Segretario generale che istituisce e organizza l’esportazione di grano dai porti del Mar Nero in Ucraina.

 

Permettetemi anche di esortare ogni nazione a impegnarsi nuovamente a rafforzare il regime di non proliferazione nucleare attraverso la diplomazia, a prescindere da ciò che sta succedendo nel mondo. Gli Stati Uniti sono pronti a perseguire misure critiche di Arm Control. Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta. Cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza hanno appena riaffermato tale impegno a gennaio. Ma oggi stiamo assistendo a tendenze inquietanti.

 

La Russia evita le norme di non proliferazione abbracciate da ogni altra nazione. E ancora oggi,come ho detto, stanno facendo minacce nucleari irresponsabili di usare armi nucleari. La Cina sta conducendo un accumulo nucleare senza precedenti e senza alcuna trasparenza, nonostante i nostri sforzi per iniziare una diplomazia seria e sostenuta. Continuo a credere che la diplomazia sia il modo migliore per raggiungere questo risultato. il regime di non proliferazione è uno dei più grandi successi di questa istituzione.

 

Non possiamo lasciare che il mondo ora scivoli all'indietro. Né possiamo chiudere gli occhi di fronte alla cancellazione dei diritti umani. Tra i risultati ottenuti dall’Onu spicca la Dichiarazione universale dei diritti umani, i nostri antenati ci hanno sfidato a misurare noi stessi. Nel 1948 hanno reso chiaro che i diritti umani sono alla base di tutto ciò che cerchiamo di raggiungere.
Eppure ancora oggi nel 2022 le libertà fondamentali sono a rischio in ogni parte del nostro mondo. Dagli orribili abusi contro gli attivisti pro democrazia e le minoranze etniche da parte del regime militare in Birmania all’aumento dell’oppressione nei confronti di donne e ragazze da parte dei talebani in Afghanistan. E oggi siamo al fianco dei coraggiosi cittadini e alle coraggiose donne dell’Iran che in questo momento stanno manifestando per garantire i loro diritti.

 

Ma ecco cosa so. Il futuro sarà conquistato da quei paesi che liberano il pieno potenziale delle loro popolazioni. Dove donne e ragazze può esercitare pari diritti, compresi i diritti riproduttivi di base e di contribuire pienamente alla costruzione di economie più forti e società più resistenti. Gli Stati Uniti promuoveranno sempre i diritti umani e i valori sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite nel nostro paese e nel mondo.

 

Concludo con questo. Questa istituzione guidata dalla Carta delle Nazioni Unite e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani è un atto di speranza senza paura. È un atto di speranza impavida. Pensate a visione di quei primi delegati che si sono assunti  compiti apparentemente impossibili mentre il mondo era ancora in fiamme. Avevano ogni diritto di credere solo al peggio dell'umanità. Invece hanno cercato il meglio in tutti noi e hanno lottato per costruire qualcosa di migliore. Pace duratura, uguali diritti per ogni membro della famiglia umana, cooperazione per il progresso di tutto il genere umano.

 

Leader mondiali, le sfide che ci troviamo ad affrontare oggi sono davvero grandi. Ma la nostra capacità è maggiore. Il nostro impegno deve essere ancora maggiore. Quindi restiamo uniti per dichiarare ancora una volta che le nazioni del mondo sono ancora unite e che noi sosteniamo i valori della Carta delle Nazioni Unite. E crediamo ancora che lavorando insieme possiamo piegare l’arco della storia verso un mondo più libero e più giusto per tutti i nostri bambini. Siamo noi gli autori della storia, possiamo farcela. Dobbiamo Dobbiamo farcela. Per noi stessi e per il nostro futuro. Per il genere umano. Grazie avermi ascoltato. Dio vi benedica.

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