◉ La giornata

La Nato si prepara contro l'uso di armi chimiche. Draghi: "Non ci sarà una no fly zone"

Enrico Cicchetti

Oggi si riuniscono anche il G7 e il Consiglio Ue. Kyiv denuncia: "La Russia usa armi al fosforo". L'appello di Zelensky: in piazza per l'Ucraina, dove un bambino su due è sfollato. Pechino vota con Mosca all'Onu

   

Ultimo aggiornamento ore 19.55

 

 


Colloquio Biden - Draghi 

Joe Biden e Mario Draghi si sono incontrati a margine del G7 a Bruxelles. Lo ha riferito una fonte della Casa Bianca, secondo cui il presidente americano ed il premier "hanno discusso dell'impegno condivido di Stati Uniti e Italia per continuare a ritenere la Russia responsabile per le sue azioni in Ucraina e per sostenere il governo ed il popolo ucraini"


 

Biden: "La Nato risponderà in caso di uso di armi chimiche"

Al termine del vertice della Nato a Bruxelles il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha tenuto un punto stampa. "Putin scommetteva sulla spaccatura dell'Alleanza atlantica. Ha ottenuto esattamente il contrario", ha detto Biden. "Assistenza militare e umanitaria, imporre più significative sanzioni per piegare l'economia di Putin e punirlo per le sue azioni, fortificare il fianco orientale dei nostri alleati Nato che erano molto preoccupati di quel che sarebbe accaduto: abbiamo raggiunto tutti questi tre obiettivi e siamo determinati a sostenere questi sforzi e farne tesoro", è stato il suo sunto della giornata. Il presidente americano ha anche aggiunto che se dipendesse da lui Mosca dovrebbe essere esclusa dal G20. E soprattutto ha detto che la Nato risponderà alla Russia nel caso in cui quest'utlima dovesse utilizzare armi chimiche. "La natura della risposta dipenderà dalla natura del loro uso".


La giornata in breve

  • Al quasi totale stallo sul campo, si oppone una giornata di grandi incontri internazionali: si incontrano il presidente Biden e i leader di Nato, G7 e Unione europea. 
  • La Nato rafforzerà le sue difese a est con quattro ulteriori battaglioni in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia
  • Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto ai cittadini di tutto il mondo di scendere in piazza in segno di sostegno all'Ucraina a un mese dall'inizio dell'invasione russa. Alla Nato chiede aiuti militari senza restrizioni 
  • Biden ha creato un "Tiger team" in caso di uso di armi nucleari, chimiche o biologiche
  • All’Onu il Consiglio di sicurezza ha bocciato la risoluzione russa sulla situazione umanitaria in Ucraina, ma Pechino ha votato con Mosca. In seguito è stata approvata la risoluzione occidentale, che chiede "l'immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia"
  • Gli Stati Uniti ribadiscono che le forze russe hanno commesso crimini di guerra in Ucraina. Secondo Kyiv sarebbero state usate bombe al fosforo nella regione di Luhansk

 


Draghi: "Impossibile no fly zone Nato o Ue" 

La Cina? "Non c'è stata una condanna ma l'auspicio che possa contribuire alla pace in Ucraina". Il pagamento del gas russo in rubli? "Non ne abbiamo parlato, ne parleremo nel pomeriggio. Ma è una violazione delle condizioni contrattuali". Le sanzioni sull'energia? "L'Europa vuole diventare indpendente dal gas russo, ma è importante che i produttori di gas naturale liquefatto ci aiutino". La no fly zone? "Abbiamo ribadito che non si può fare". Mario Draghi risponde così ai giornalisti, dopo il vertice straordinario della Nato e la riunione dei leader del G7. Il premier si è fermato in un punto stampa prima dell'inizio del Consiglio europeo.  

 



Come in Siria?

Interi insediamenti ridotti in macerie, attacchi a obiettivi civili (scuole, ospedali, mercati, file per il pane, teatri) e bombardamenti sui profughi in fuga nei corridoi umanitari. Sono stati tutti elementi della brutale campagna di Mosca in Siria e sembrano ripetersi anche in Ucraina, nonostante molti osservatori avessero previsto che Putin non avrebbe importato in Europa le tattiche usate in Medioriente per via degli stretti legami familiari e di amicizia a cavallo del confine. Emma Graham-Harrison e Joe Dyke sul Guardian hanno raccolto gli elementi comuni ai due conflitti. Un "playbook" dell'orrore, che promette male.


  

L'Onu approva la risoluzione umanitaria occidentale

Dopo avere rigettato quella proposta da Mosca, che ha ottenuto solo il voto della Cina, l'Assemblea generale dell'Onu ha adottato la risoluzione proposta dagli occidentali sulla situazione umanitaria in Ucraina. Il documento non ha valore legalmente vincolante ma ha valore politico e simbolico.

Le richieste: "L'immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia, in particolare di eventuali attacchi contro civili", l'accesso umanitario e la protezione dei civili, del personale medico, dei giornalisti e degli operatori umanitari. 

Sono stati 140 i paesi che hanno votato a favore, 5 i contrari e 38 gli astenuti. I cinque contrari: Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea, Corea del nord (gli stessi che hanno votato contro la risoluzione del 2 marzo scorso). La Cina invece è tra i 38 astenuti (tre in più della volta scorsa). Una nuova conferma dell'isolamento internazionale di Mosca.


   

Un piano Ue per avere più Gnl dall'America

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto che domani, dopo l'incontro con il presidente degli Stati Uniti Biden, sarà annunciato un nuovo accordo in base al quale gli Stati Uniti spediranno più gas naturale liquefatto all'Ue. Il piano è quello di ridurre la dipendenza europea dall'energia russa. "Presenteremo un nuovo capitolo del nostro partenariato energetico", ha detto von der Leyen prima del vertice dei leader Ue. "Si tratta di Gnl aggiuntivo dagli Stati Uniti all'Unione europea che sostituirà il gnl russo che avevamo finora".


 

Un punto della situazione. Ecco perché lo stallo potrebbe durare

Oggi si è svolto il primo vero scambio di prigionieri di guerra tra Ucraina e Russia, in cambio di dieci "occupanti" catturati abbiamo ottenuto dieci dei nostri militari, dice la vice primo ministro ucraina Iryna Vereshchuk, sottolineando che l'operazione è avvenuta su iniziativa del presidente Volodymyr Zelensky. Ieri il ministero degli Esteri russo ha dichiarato che sono avvenuti due scambi di prigionieri da quando è iniziata la guerra. Oggi poi anche undici marinai civili russi, salvati da un naufragio vicino a Odessa, sono stati scambiati con 19 marinai civili ucraini della nave di salvataggio Sapfir, sequestrata dalle truppe russe mentre cercavano di portare via i militari ucraini dall'isola dei Serpenti. Lo scambio di prigionieri è un classico di quasi tutte le guerre. Secondo il Kyiv Independent, sono in corso anche degli scambi "informali" tra i due eserciti. Nei giorni scorsi a Rusaniv, 40 chilometri a est della capitale ucraina, ne è avvenuto uno raccapricciante: i corpi di sei militari russi uccisi nei combattimenti sono consegnati ai commilitoni in cambio di due prigionieri ucraini. Nessuno sa quante persone, civili e militari, siano state uccise finora ma le perdite sono sicuramente ingenti da entrambe le parti in conflitto. Non solo: gli avanzamenti sul campo sono quasi in stallo e i generali ucraini pensano che le truppe russe potrebbero esaurire i rifornimenti entro la fine di questa settimana. I comandanti di ciascuna parte potrebbero in questi giiorni avere motivo di credere che, se resistono un po' più a lungo, l'altra parte crollerà, e che quindi possono ottenere qualche concessione in più e pubblicizzare qualcosa di simile a un vittoria. Ogni lato probabilmente ha un punto di rottura. E questa fase della guerra è una corsa per vedere quale parte crolla per prima.


 

Il G7, per ora, non proporrà nuove sanzioni alla Russia

Per il momento i leader del G7 non proporranno nuove sanzioni a carico del Cremlino, ma lavoreranno affinché le misure già in vigore producano il massimo effetto e vengano adottate da un numero sempre maggiore di paesi. "Sottolineiamo la nostra determinazione a imporre gravi conseguenze alla Russia, attuando pienamente le misure economiche e finanziarie che abbiamo già imposto”, si legge nella bozza del comunicato ufficiale, che Politico ha visionato. 

"Continueremo a collaborare strettamente, anche coinvolgendo altri governi nell'adozione di misure restrittive simili a quelle già imposte dai membri del G7", si legge ancora nel documento.


  

La Nato rafforza la sua presenza a est. Stoltenberg: "Attivati gli elementi di difesa chimica e nucleare"

I leader della Nato hanno deciso di rafforzare le loro difese a est in risposta all'invasione russa dell'Ucraina. "Abbiamo attivato i piani di difesa della Nato e collocato 40.000 soldati sul fronte orientale, insieme a importanti mezzi aerei e navali, sotto il comando diretto della Nato supportato dagli schieramenti nazionali degli alleati. Stiamo inoltre istituendo quattro ulteriori gruppi tattici multinazionali in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia", si legge in una dichiarazione congiunta dopo i colloqui a Bruxelles.

Al termine del vertice, il segretario generale Jens Stoltenberg, il cui mandato è stato rinnovato fino al 2023, ha incontrato i giornalisti. A una domanda sul ruolo della Cina ha risposto esortando Pechino a condannare "chiaramente la guerra brutale contro l'Ucraina" e non sostenere la Russia dal punto di vista economico o militare.

Sulle minacce russe relative alle armi chimiche o nucleari, Stoltenberg ha detto che l'alto comandante militare della Nato ha "attivato gli elementi di difesa chimica, biologica, radiologica e nucleare della Nato e gli alleati stanno schierando ulteriori difese chimiche, biologiche e nucleari".  "Stiamo prendendo misure sia per sostenere l'Ucraina che per difenderci", ha detto ai giornalisti, aggiungendo che la Nato è preoccupata sia per la retorica russa sulle armi chimiche e nucleari, sia per i precedenti utilizzi di queste armi in passato. 

 

 


   

Zelensky chiede aiuti militari senza restrizioni alla Nato

Intervenendo in collegamento video al vertice Nato il presidente ucraino chiede aiuti militari senza restrizioni. Spiega di aver chiesto supporto aereo "per aiutare a proteggere il nostro cielo" sin dall'inizio poiché l'Ucraina non ha potenti difese antiaeree. "Siamo in condizioni diseguali da oltre un mese", ha detto il presidente di Kyiv, chiedendo il supporto militare senza limitazioni per salvare la popolazione e le città dell'Ucraina. Zelensky dice che la Russia sta usando tutto il suo arsenale senza limiti, prendendo di mira città residenziali, ospedali e ponti. E accusa Mosca di "usare bombe al fosforo".

Finora l'Ucraina non ha ricevuto un solo aereo, afferma il presidente, ha chiesto i carri armati ma deve ancora ottenere una risposta chiara su dai membri della Nato. "L'Ucraina non vuole fare guerre per anni e anni", dice. "Vogliamo semplicemente sopravvivere, salvare la nostra gente". Non sta incolpando la Nato, dice Zelensky - "non sono i loro missili a distruggere le nostre città" - ma chiede aiuto per evitare ulteriori morti fornendo all'Ucraina più supporto militare. 

Zelensky ha anche avvertito i leader del patto atalntico che Putin ha in mente di prendere di mira i membri dell'alleanza nell'Europa orientale, inclusa la Polonia. Il Cremlino “vuole andare oltre. Contro i membri orientali della Nato. Gli stati baltici. La Polonia di sicuro", ha detto. "La Nato deve ancora mostrare cosa può fare l'alleanza per salvare le persone".

      

"Siamo davanti alla più grave crisi per un'intera generazione", ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al suo arrivo al quartier generale dell'Alleanza per il vertice straordinario. Oggi i leader dei 30 paesi membri decideranno di dislocare altri quattro battlegroup sul fronte est, in particolare in Bulgaria, Romania, Slovacchia e Ungheria, per fare fronte alla minaccia russa. Il summit straordinario, iniziato da poco a Bruxelles, potrebbe essere uno dei più importanti e strategici sin dalla fondazione del Patto atlantico.

Per approfondire:

  


   

Zelensky: l'Ucraina "merita di essere membro a pieno titolo dell'Ue"

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky si è rivolto questa mattina al parlamento svedese e ha detto loro che l'Ucraina merita di essere un membro a pieno titolo dell'Unione europea. "Non stiamo combattendo solo per il popolo ucraino, ma per la sicurezza dell'Europa e abbiamo dimostrato che meritiamo di essere un membro a pieno titolo dell'Ue", ha detto in collegamento video.

 

  


  

Anonymous hackera la Banca centrale russa

 Il collettivo Anonymous ha hackerato la Banca centrale russa. "Entro 48 ore verranno rilasciati più di 35.000 file con accordi segreti", scrivono su Twitter gli attivisti. Nei giorni scorsi Anonymous ha messo offline i siti di alcune società che continuano ad operare in Russia tra cui Nestlè che, sotto pressione, ha deciso di ridurre le sue attività a Mosca. Anche il gruppo francese Renault, accusato ieri dal presidente ucraino Zelensky nel suo discorso al parlamento d'oltralpe, ha deciso di sospendere totalmente le attività industriali in Russia, a partire dallo stabilimento di proprietà alle porte di Mosca. 

    


   

La guerra dell'energia

"Se un paese dell'Ue si inchina alle umilianti richieste di Putin di pagare petrolio e gas in rubli, sarà come aiutare l'Ucraina con una mano e aiutare i russi a uccidere gli ucraini con l'altra", scrive su Twitter il ministro degli Esteri di Kyiv Dmytro Kuleba. "Esorto i paesi interessati a fare una scelta saggia e responsabile".

  

 

I capi di stato e di governo dei ventisette, nel Consiglio europeo di oggi e domani, dovrebbero concentrarsi sul consolidamento delle sanzioni già adottate. La bozza di conclusioni del vertice include la minaccia di nuove misure restrittive. Ma, malgrado le prevedibili pressioni di Joe Biden, per ora non c’è nulla di concreto. Un embargo sulle importazioni di petrolio “da un giorno all’altro farebbe piombare il nostro paese e l’intera Europa nella recessione” con “centinaia di migliaia di posti di lavoro a rischio”, ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Secondo un consigliere di Biden - che oggi parteciperà alle riunioni di Nato, Consiglio Ue e G7 - citato dal New York Times, Washington non farà grandi pressioni sugli alleati europei per bloccare le importazioni di energia dalla Russia, una delle ultime entrate per l'economia di Mosca.  

 

Per approfondire

   

Il tema più delicato del Consiglio europeo sarà la risposta dell’Ue all’aumento dei prezzi dell’energia. Quando i leader affronteranno la questione, la riunione potrebbe trasformarsi in una guerra interna sul tetto del prezzo del gas e il disaccoppiamento del prezzo dell’elettricità. 


   

Una nave russa distrutta

L'esercito ucraino sostiene di avere distrutto una grande nave da sbarco della marina russa, vicino a Berdyansk, nel sud dell'Ucraina sul Mar d'Azov.

  

 

"Nel porto catturato di Berdyansk, catturato dai russi, la grande nave da sbarco 'Orsk' della flotta degli occupanti del Mar Nero è stata distrutta", scrive in un post su Facebook la marina di Kyiv. I media ucraini riferiscono che altre due navi sono in fiamme e che un deposito di munizioni e sono stati colpiti anche un deposito di carburante. Non è possibile confermare queste informazioni da altre fonti.

Settimane fa la Russia ha catturato Berdyansk, che si trova tra la Crimea e la città assediata di Mariupol, e ha utilizzato il porto della città per fare rifornimento.


     

In Ucraina un bambino su due è sfollato

Dopo un mese di guerra la metà dei bambini ucraini è sfollato, dice l'Unicef.


     

La Cina si schiera con la Russia all’Onu

All’Onu il Consiglio di sicurezza ha bocciato la risoluzione russa sulla situazione umanitaria in Ucraina, ma Pechino ha votato con Moscaunico voto a favore a fronte di 13 astensioni. Pur parlando della situazione umanitaria in Ucraina, il testo non faceva alcun riferimento all’invasione dell’Ucraina da parte Russia e al ruolo di Mosca nella crisi. La Russia “sta cercando di usare il Consiglio per coprire le sue azioni”, ha detto l’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield. “Alla Russia non interessa il deterioramento delle condizioni umanitaria”, ha aggiunto.


 

Bombe al fosforo sulla regione Luhansk

Nella regione di Luhansk, nel sud est dell'Ucraina dove si combatte da otto anni tra separatisti filorussi e forze governative, l'esercito russo continua a bombardare le città anche con bombe al fosforo, scrive su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Sergei Gaidai, e sottolinea che ci sono morti e feriti. Non è possibile per ora verificare questa affermazione. "Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Luhansk con missili e bombardamenti al fosforo", scrive Gaidai. "Si sa già che quattro persone sono morte e i russi hanno danneggiato o completamente distrutto molte case".


   

I movimenti russi sul territorio ucraino

Nonostante le continue difficoltà, nella notte i soldati di Mosca hanno distrutto un ponte chiave sul fiume Desna che collegava la città settentrionale di Chernihiv alla capitale Kyiv: il ponte, ha sottolineato il difensore civico ucraino per i diritti umani Lyudmyla Denisov, veniva utilizzato anche per portare aiuti umanitari alla capitale ed evacuare i civili. 

  

  

Le forze russe continuano a riorganizzarsi in vista di quello che ormai è chiaro sia diventato un conflitto prolungato e in stallo. Ci sono report che parlano di truppe russe che scavano trincee e posano mine, il che indica che sono passate alla difensiva. Le forze ucraine in questi giorni hanno continuato a condurre contrattacchi limitati ed efficaci per alleviare la pressione su Kyiv, sebbene l'entità di tali contrattacchi sia probabilmente inferiore a quanto affermano alcuni funzionari ucraini. Probabilmente gli ucraini hanno ripreso il controllo di Makariv e Moschun, dice la Difesa britannica nel suo ultimo Intelligence update pubblicato su Twitter.

 

 

Il progresso russo nella conquista di Mariupol, in una posizione strategica a sud, sul mar d'Azov, rimane lento e molto doloroso per i civili ancora intrappolati nella città. Il crescente uso russo dei bombardamenti aerei e missilistici sulle città ucraine per compensare lo slancio offensivo aumenta l'urgenza per l'Ucraina di ottenere sistemi per difendersi da questi attacchi.

 

Sarebbero tra 7 mila e 15mila i soldati russi uccisi in questo primo mese di guerra. La stima emerge da dati di intelligence e dalle segnalazioni delle forze armate ucraine.


 

Zelensky: "Il mondo scenda in piazza"

Volodymyr Zelensky ha invitato le persone di tutto il mondo a protestare oggi: "La guerra della Russia non è solo la guerra contro l’Ucraina. Il suo significato è molto più ampio", ha detto il presidente ucraino pronunciando per la prima volta il suo discorso in inglese nel tradizionale videomessaggio serale in strada a Kiev. "Venite nelle vostre piazze, nelle vostre strade. Rendetevi visibili e fate in modo che siate ascoltati. La libertà è importante, le persone contano, la pace è importante. L’Ucraina è importante". Zelensky ha anche detto, in una intervista a La Repubblica, che la guerra lampo russa è fallita, Kiev si difenderà fino alla fine ma chiede aerei e mezzi di difesa aerea contro gli attacchi dal cielo, Putin non si fermerà e quello in corso è un conflitto che coinvolge tutta l’Europa.


 

Il "Tiger team" di Biden e il vertice Nato

Secondo il New York Times la Casa Bianca ha creato un "Tiger team" per studiare un piano in casi di attacchi nucleari, chimici o biologici in Ucraina. Si tratta di una squadra di funzionari della sicurezza nazionale che si occupa in generale di situazioni estreme, come quella di un eventuale attacco a convogli di aiuti o armi Nato da parte di Mosca.

 

  

Il gruppo, inoltre, studia una possibile estensione del conflitto alla Moldavia o alla Georgia, e ha elaborato proposte che saranno discusse dal presidente americano, Joe Biden, nel corso del vertice dell’Alleanza. Oggi infatti c'è un vertice Nato di emergenza dei capi di stato e di governo a Evere, alla periferia nordest di Bruxelles

"Imporre una no fly zone vuole dire attaccare massicciamente il sistema di difesa aerea russo e quindi entrare in guerra aperta", ha ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al suo arrivo al summit straordinario. L'Alleanza insomma non interverrà in Ucraina né con aerei neé con truppe sul campo "per evitare l'estensione del conflitto". Tuttavia la Nato deciderà oggi di dislocare altri quattro gruppi tattici sul fronte est, in particolare in Bulgaria, Romania, Slovacchia e Ungheria, per fare fronte alla minaccia russa. 

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  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti