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Le bombe sull’ospedale pediatrico di Mariupol segnano la svolta irrimediabile della guerra

Paola Peduzzi

L’intelligence di Washington dice che bisogna essere pronti al “double down” di Putin, che vuol dire: la carneficina. Ma pure questa, soprattutto questa, è già una cosa mai vista

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Avete il potere ma sembra che abbiate perso l’umanità, ci ha detto mercoledì il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, pubblicando un video dell’ospedale pediatrico di Mariupol, nel sud del paese, bombardato dall’aviazione russa. Avete il potere ma avete perso l’umanità, dice Zelensky rivolto all’occidente, mentre subisce l’attacco brutale del regime russo, che l’umanità non l’ha mai avuta, e chiede di chiudere il cielo ucraino proprio perché voleva evitare di ritrovarsi così, davanti alle macerie di un ospedale, le stanze sventrate, il numero delle vittime incalcolabile, i pigiami, le ghirlande annerite, il luogo in cui si nasce che diventa il luogo in cui si muore.

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Avete il potere ma sembra che abbiate perso l’umanità, ci ha detto mercoledì il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, pubblicando un video dell’ospedale pediatrico di Mariupol, nel sud del paese, bombardato dall’aviazione russa. Avete il potere ma avete perso l’umanità, dice Zelensky rivolto all’occidente, mentre subisce l’attacco brutale del regime russo, che l’umanità non l’ha mai avuta, e chiede di chiudere il cielo ucraino proprio perché voleva evitare di ritrovarsi così, davanti alle macerie di un ospedale, le stanze sventrate, il numero delle vittime incalcolabile, i pigiami, le ghirlande annerite, il luogo in cui si nasce che diventa il luogo in cui si muore.

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I leader internazionali reagiscono con  cordoglio, Boris Johnson, premier britannico, il più esplicito e il più falco di questo occidente pronto a tutto tranne che a intervenire direttamente in modo militare in Ucraina, parla di crimini di guerra del regime di Vladimir Putin e si avvicina alla soglia considerata invalicabile: “Il Regno Unito sta valutando un maggior sostegno all’Ucraina per difendersi dagli attacchi aerei”. Intende il sistema antimissile di cui il suo ministro della Difesa, Ben Wallace, ha annunciato l’invio in Ucraina.   E’ la no fly zone? Difficile a giudicare dal fatto che pure le forniture d’aerei via Polonia sono tanto complicate, perché sconvolge l’anatema di Putin: subirete cose mai viste se vi azzardate a ingaggiare uno scontro diretto con il mio esercito.

 

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Cose mai viste. Non è forse già una cosa mai vista, questa? L’Ucraina era fino a quindici giorni fa un paese in pace (semipace, ma il fronte era definito) e ora è sconvolto dalle bombe, dai cecchini, dalla continua pressione dei soldati russi, che non avanzano con la rapidità immaginata, ma con la brutalità sì. E’ già una cosa mai vista da almeno settant’anni in questa terra lo sventramento di un ospedale, i civili uccisi, la fuga in massa verso non si sa dove, il coraggio di resistere ma la consapevolezza di non poterlo fare a lungo, non da soli almeno. Zelensky arriva a dire che, a questo punto, il non aiuto sulla chiusura dei cieli non è più cautela, è complicità, e le sue parole cominciano a diventare pesanti presso i leader occidentali che pure finora hanno elogiato questo leader di guerra in maglietta e coraggio. 

 

La strage di Mariupol, così feroce e netta, segna una svolta in questa guerra immotivata lanciata da Putin. Joe Biden, presidente americano, ha detto che il presidente russo non otterrà quello che vuole; il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha detto che sono state offerte delle vie d’uscita a Putin, che lui ha rifiutato, ma la sua è una “sconfitta strategica”. Ora però sotto le macerie, con un bilancio oltre il migliaio di morti, la guerra economica dell’occidente alla Russia sembra non bastare più. L’intelligence di Washington dice che bisogna essere pronti al “double down” di Putin, che vuol dire: la carneficina. Ma pure questa, soprattutto questa, è già una cosa mai vista. 

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