Le elezioni a Santiago in Cile (Ansa)

Editoriali

La parità di genere in Cile

Redazione

Per la Costituente sono state elette troppe donne, ora daranno i seggi agli uomini
 

Effetto a sorpresa della parità di genere al voto per la Costituente cilena: per assicurare esatta eguaglianza in ogni distretto elettorale, 11 donne elette devono dimettersi per fare posto a 11 uomini. È una sorpresa in più tra le molte del voto di domenica. A partire dal fatto che ha votato meno gente per la Costituente (5.699.583 su 14.900.089 iscritti) di quanta non avesse votato al referendum per chiederla il 25 ottobre scorso (7.569.082 su 14.855.719). Altra sorpresa i risultati, che hanno fatto cadere peso e Borsa. La lista di destra vicina al presidente Piñera ha avuto infatti solo 39 eletti su 155, 28 ne hanno avuti i comunisti e i loro  alleati, 25 il centrosinistra, 23 l’estrema sinistra, 11 gli “indipendenti non neutrali”, 18 i popoli indigeni, 11 altri indipendenti. Il Cile di oggi è più a sinistra di  quello di Allende, anche se alle  amministrative, senza l’effetto Indipendenti, abbiamo invece 106 sindaci del centrosinistra, 89 di destra e 23 di sinistra. 

 

Per costruire una Convenzione costituzionale di 77 donne e 78 uomini è stato necessario fare conti e giochi di equilibrio e, per esempio, nel distretto 13 l’indipendente Natalia Aravena deve lasciare il suo seggio al comunista Marcos Barraza, che ha avuto 3.000 voti in meno di lei. Nel distretto 6 tra gli Indipendenti non neutrali Rocío Veas fa posto a Miguel Angel Botto. Tra i seggi riservati agli indigeni mapuche Carmen Caifil cede il seggio a Victorino Antile. Avviene anche il contrario. A destra Jaime Coloma deve fare spazio a Claudia Castro nel Distretto 14 e Cristian Grenhill a Ruth Hurtado nel 22. E tra i socialisti Roberto Santa Cruz ad Adriana Cancino nel  16. Ma gli uomini che hanno dovuto cedere il posto alle donne sono stati solo cinque. Alcune femministe abbozzano: così si dimostra che le quote di genere sono garanzia per tutti. Altri analisti osservano che si è sottovalutato il potenziale delle candidate, e che la competitività si ottiene già alternando una donna e un uomo nelle liste a partire da una donna. Senza bisogno di quote ulteriori.

Di più su questi argomenti: