Le viltà di fronte alla deriva del trumpismo
No, negli Stati Uniti non è in atto uno scontro tra il partito dell’anarchia e il partito dell’ordine. Cercasi volontari della verità che non credano alla storiella law & order agitata dal potere più divisivo e eversivo della storia americana
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A furia di normalizzare le milizie arrivano i primi morti nel Wisconsin
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Non importa il risultato elettorale e il caos fuori dalla bolla repubblicana, il trumpismo è qui per rimanere
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Negli Stati Uniti lo sport si ferma per Jacob Blake
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I "Dieci piccoli negri" e altri libri che rischiano di essere sbattezzati
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Non puoi ignorare l'Nba
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Cos'è successo a Kenosha. Il caos, messo in ordine
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Alle convention si studiano i presidenti che verranno
Se abbiamo capito bene, nel Wisconsin a Kenosha un altro negro si è visto ficcare in corpo sette pallottole della polizia mentre rientrava nella sua macchina dopo una rissa che tentava di sedare. Se gli abusi di potere e le violenze alla persona hanno un profilo razziale in moltissimi casi e simbolici, pare di intuire, per di più in un paese di nuovo ricondotto allo spirito di feccia, di intolleranza, di divisione etnica, da un presidente che ha giocato da subito la carta del ritorno alla grandezza bianca; se ne deduce che ha un senso politico e carismatico il movimento di rivolta, espresso anche dal gruppo che s’intesta la giustizia con il nome Black Lives Matter (le vite dei neri contano), esteso agli atleti del basketball, del baseball e del football che si inginocchiano in segno di protesta o scioperano e per la prima volta nella storia non entrano in campo, persone che spesso distruggono le loro carriere perché non vogliono sottostare all’ingiustizia razziale, vilipese dal partito legge & ordine, ridotte a pericolo civile per la violenza disperata urbana, l’attentato alle proprietà, gli scontri con la polizia e le poderose manifestazioni di insofferenza pacifica verso la violazione dei diritti civili.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.