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Di cosa parlare stasera a cena

I piani antievasione dell'Agenzia delle entrate e gli italiani per i curdi

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Al parlamento europeo votano Ursula von der Leyen e se è per questo anche il nostro buon Paolo Gentiloni ma poi fanno gli schizzinosi sulla candidata macroniana, Sylvie Goulard, spirito libero e donna dalle opinioni molto marcate e dal carattere forte. Quindi sembrerebbe che ci sia una specie di selettività un po' insensata e un po' rivendicativa, come quando i 5 stelle, dopo aver votato per von del Leyen (con una mossa spiazzante e politicamente geniale) sono poi tornati in loro e in nome dei loro imbecillissimi principi fondativi hanno votato contro Christine Lagarde alla Bce. Ma ovviamente non ci sono solo i grillini italiani a fare gli antipatizzanti di Macron (che poi i 5 stelle hanno pure sondato la possibilità di entrare nello stesso gruppo di En Marche) ma esiste un fronte che unisce destre europee a sovranisti imbucati tra i popolari e anche a socialisti ancora un po' arrabbiati per come il presidente francese ha messo all'angolo la sinistra tradizionale nel suo paese. Comunque ora è la presidente della commissione a dover decidere, mentre Goulard, con eleganza, commenta senza astio.

  

Per l'Eliseo (e nel nostro piccolo anche per noi) si tratta di un gioco politico, insomma di una manovra puramente causata da anti-macronismo. E la presidente della Commissione (che qui diventa van ma è von), anche per restare nell'ambito dell'accordo politico con cui è stata designata, intende, a quanto pare, esercitare il suo diritto di scegliere anche senza l'assenso del parlamento. Per David Carretta, di cui ci fidiamo ciecamente, sarebbe un passo distruttivo per l'organo esecutivo di Bruxelles.

  

Intanto Donald Trump per non stare un giorno senza combinarne una decide di togliere a molte persone che li ricevevano gli aiuti sociali spendibili direttamente per beni alimentari, i cosiddetti food stamp con i quali le famiglie più povere riescono a mantenersi. Si fanno notare che quattro dei cinque stati in cui sono più diffusi i food stamp avevano votato per Trump.

  

Ripescaggio: la polemica (fondata) contro Facebook che continua a consentire la lettura di informazioni false e fuorvianti contro Joe Biden messe in rete da Donald Trump. È una specie di volontarismo negativo quello di Facebook, la risposta a un "do us a favour" che neppure era stato pronunciato.

  

Italiani per i curdi.

 

Angela Merkel in sinagoga a Berlino, mentre si viene a sapere che il neonazista che ha sparato alla sinagoga di Halle aveva pianificato il suo attacco da una settimana.

 

Polemiche (sensate) in Germania contro la leader della Cdu che viene criticata per essersi limitata a parlare di "segnali d'allarme" riguardo alla presenza di antisemiti organizzati. Altro che segnali, si osserva, qui siamo di fronte a fatti, attacchi, violenze. La sinagoga colpita, per esempio, non aveva alcuna forma di protezione da parte della polizia e l'attentatore ha potuto sparare indisturbato più colpi, impiegando vari minuti, fino a riuscire a sfondare la porta. 

  

Il Financial Times centra il punto per una critica delle tendenze politiche in voga.

  

Nel parlamento italiano maggioranza non proprio entusiasta dell'avvio verso la manovra economica, sono piccoli episodi, mosse per marcare il territorio, ma lasciano nervosismo.

  

Questo domani sarà il titolo di molti giornali italiani, ovviamente poi si tratterà di definire meglio quando il giudice potrà ordinare la confisca dei beni (si può immaginare al termine di tutti i gradi di giudizio, ma ricordate che la giustizia tributaria va più svelta di quella ordinaria).

  

E l'Agenzia delle entrate (compresa anche la sua replica, che aggiunge al nome la parola "riscossione" ed è la vecchia Equitalia) ha progetti chiari e apparentemente in grado di avere efficacia per recuperare tasse evase e (cosa diversa dall'evasione) tasse accertate ma non pagate.

  

Occhio alla targa.

 

A proposito, ex paradisi.

 

Peter Handke può andare a ritirare il Nobel con in tasca l'immunità per il premio che gli è stato comminato (secondo il verbo che il Foglio usa per il conferimento del noto riconoscimento).

 

E diamo l'immunità, grazie alla sua opposizione alla nostalgia, alla scrittrice che riceve il premio assieme a Handke, Olga Tokarczuk.

 

La frutta marchiata direttamente, senza etichette. Buona idea, se c'è la buccia...

 

Parliamone a cena o nelle chat dei genitori.