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Un saggio contro il relativismo

"Sull'islamismo in Francia facciamo l'errore dei troiani: apriamo loro le porte della società"

Il nuovo libro di Eric Delbecque affronta il tema dell'infiltrazione degli islamisti nei gangli della società

Giulio Meotti

L'ultimo libro di Delbecque, l'autore di "Sottomissione", accende il dibattito in Francia. E mentre anche il Figaro dedica una clamorosa inchiesta sulle infiltrazioni islamiste, il presidente Macron lavora a una legge speciale che tuteli le donne

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“L’occidente sta concentrando la sua attenzione sul jihadismo, ripetendo lo stesso errore dei troiani: aprire le porte attraverso la stupidità e l’arroganza, dando così al nemico il tempo per dispiegarsi per le strade della città, poi per ricevere rinforzi e devastarla”. Sono alcune righe del nuovo libro di Eric Delbecque, I silenziosi, pubblicato in Francia  dalle edizioni Plon. Un saggio sull’infiltrazione degli islamisti nei gangli della società, come denuncia anche il Figaro in un’inchiesta sensazionale. Il quotidiano raccoglie le parole di “Samba”, insegnante nella scuola superiore Hauts-de-Seine: “Negli ultimi anni sono cambiati i volti delle classi e dei professori. La scuola è diventata un nido di fondamentalisti. Troppi insegnanti oggi fanno sfoggio della loro religione. Dieci anni fa questo non sarebbe esistito. Portano la barba folta e la zebiba, il segno lasciato sulla fronte da un’intensa attività di preghiera”. Stessa situazione negli ospedali. “Mohamed”, medico d’urgenza, racconta: “Trent’anni fa non c’era una sola studentessa velata alla facoltà di medicina. Oggi sono molto numerose. In ospedale ho assistito a un cambiamento da quattro o cinque anni a questa parte. Stiamo affrontando una vera ondata di marea che sconvolge tutti i nostri princìpi fondanti. I capi servizio, per vigliaccheria, preferiscono eludere il problema piuttosto che combattere”. Dell’azienda dei trasporti, la Ratp, parla un altro insider, “Jean-Marc”: “Hanno preso piede, sono stati assunti come autisti e hanno creato un vero canale di reclutamento. Hanno messo insieme così un piccolo esercito e si organizzano per imporre le loro regole e la loro religione e per metterle davanti ai princìpi del servizio pubblico”. Parla, infine, un ex capo dell’intelligence interna: “Sono molto preoccupato per il nostro ritardo. Il nostro paese sta affrontando questa crociata condotta dall’interno da quasi trent’anni e noi non stiamo facendo nulla”. 

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“L’occidente sta concentrando la sua attenzione sul jihadismo, ripetendo lo stesso errore dei troiani: aprire le porte attraverso la stupidità e l’arroganza, dando così al nemico il tempo per dispiegarsi per le strade della città, poi per ricevere rinforzi e devastarla”. Sono alcune righe del nuovo libro di Eric Delbecque, I silenziosi, pubblicato in Francia  dalle edizioni Plon. Un saggio sull’infiltrazione degli islamisti nei gangli della società, come denuncia anche il Figaro in un’inchiesta sensazionale. Il quotidiano raccoglie le parole di “Samba”, insegnante nella scuola superiore Hauts-de-Seine: “Negli ultimi anni sono cambiati i volti delle classi e dei professori. La scuola è diventata un nido di fondamentalisti. Troppi insegnanti oggi fanno sfoggio della loro religione. Dieci anni fa questo non sarebbe esistito. Portano la barba folta e la zebiba, il segno lasciato sulla fronte da un’intensa attività di preghiera”. Stessa situazione negli ospedali. “Mohamed”, medico d’urgenza, racconta: “Trent’anni fa non c’era una sola studentessa velata alla facoltà di medicina. Oggi sono molto numerose. In ospedale ho assistito a un cambiamento da quattro o cinque anni a questa parte. Stiamo affrontando una vera ondata di marea che sconvolge tutti i nostri princìpi fondanti. I capi servizio, per vigliaccheria, preferiscono eludere il problema piuttosto che combattere”. Dell’azienda dei trasporti, la Ratp, parla un altro insider, “Jean-Marc”: “Hanno preso piede, sono stati assunti come autisti e hanno creato un vero canale di reclutamento. Hanno messo insieme così un piccolo esercito e si organizzano per imporre le loro regole e la loro religione e per metterle davanti ai princìpi del servizio pubblico”. Parla, infine, un ex capo dell’intelligence interna: “Sono molto preoccupato per il nostro ritardo. Il nostro paese sta affrontando questa crociata condotta dall’interno da quasi trent’anni e noi non stiamo facendo nulla”. 

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Emmanuel Macron qualcosa vuole fare. Il governo lavora a una legge contro il separatismo islamico e si concentrerà sulle donne. “Il governo vuole prendere di mira la poligamia”, racconta l’Opinion che ha visionato il testo di legge. L’esecutivo vorrebbe  deportare i cittadini stranieri che vivono in poligamia (20 mila almeno le famiglie poligame). Ci sarà una stretta anche  sui “certificati di verginità”  richiesti ai medici francesi dagli islamisti per attestare che una giovane è vergine. La soumission femminile è il cuore del progetto islamista in Europa. Ma non sarà facile la riconquista dei “territori perduti della Repubblica”. Perché fatta la  legge, spesso non viene applicata. La Croix racconta che la norma che vieta il burqa non è imposta dalle autorità nei “quartieri”. 
Lì “i silenziosi” di Delbecque placano e smorzano la nostra vigilanza, provocando solo una reazione a bassa intensità da parte della società a ogni loro attraversamento di linee rosse democratiche e civili. Esperto di sicurezza (era responsabile della sicurezza a Charlie Hebdo), Delbecque spiega che la campagna sulla “islamofobia” ha come obiettivo “un processo di vittimizzazione che vieta di fatto ogni dialogo sereno. Ed è così efficace che queste organizzazioni sono diventate gli attori centrali nella lotta al razzismo”. 


Per combattere l’islamismo, Delbecque mette in guardia da “accomodamenti ragionevoli” e deplora il fatto che stiamo sprofondando ogni giorno di più in un clima intellettuale di guerra civile. “Il nostro paese deve affrontare violenze ideologiche e fisiche, il cui obiettivo finale è quello di installare un sistema politico, sociale e dottrinale totalitario”. In una intervista al Point, Delbecque dice: “Non è la nostra libertà quella che sfrutta il salafismo, ma la nostra codardia… Il politicamente corretto che ci soffoca ogni giorno di più”. 


Due giorni fa, su Libération, un collettivo di medici chiedeva a Macron di non bandire i certificati di verginità, perché si finirebbe per isolare ancora di più le donne. Di questo passo e con questa logica finiranno per accettare tutto, dai matrimoni forzati all’infibulazione. Il relativismo è la porta del cavallo di Troia islamista.

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