una scena di La carica dei 101, film Disney del 1961

Il Pd fuori dalle soffitte

Andrea Marcenaro

Un nome da Roma spunterà finalmente. Ma al nord?

Finirà l’estate, preparerà di nuovo la natura il suo giaciglio per il meritato riposo. Sarà allora che si udirà un cinguettìo laggiù in fondo, come isolato. Riscoprirà, il Pd, l’opposizione come dovere democratico, ricorderà il territorio sradicato, avvertirà come impellente il bisogno di rispondere al Grande Perché di cui l’intellighenzia all’apparenza morta chiede conto dal fondo. Fiorirà tutto un rigogliare di vita in bassa stagione, allora, lunghe telefonate e piccolissime cene come nemmeno nei vecchi congressi. Antiche saggezze ridiranno la loro, ritorneranno ragionamenti destinati a pochi, però complessi come se per moltissimi, usi e costumi scenderanno dalle scale delle soffitte come vecchi e indispensabili libri, dimenticati per colpa delle mode. Sarà di nuovo l’unità, la sua ricerca generosa nel senso di una comune missione mai dimenticata. Mai da Veltroni, mai da Prodi, quasi mai da Fassino. Finchè un nome da Roma spunterà finalmente, e se Dio vuole: Zingaretti Nicola. Poi certo, carino sarebbe se dalla Milano operosa, europea e riformatrice, quella voce si alzasse: Zingaretti? Qui non usa.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.