Il presidente della Provincia di Foggia e i talenti della Puglia

Camillo Langone

Come mai un tempo il Gargano era una meta turistica ambita e oggi tutto il mondo vuole andare in Salento, naturalisticamente inferiore?

Volevo un estate come Tommaso Paradiso ma, visto che un tale campione è ormai irraggiungibile, posso accontentarmi di un settembre come Francesco Miglio. Il presidente della Provincia di Foggia ha risposto alla mia preghiera sulle tragedie del Gargano buttandola sul ridere, con un video registrato sulla spiaggia di Peschici insieme con il cabarettista professionista Marco Milano in arte Mandi. Cuor contento ciel l’aiuta, lo so perfino io che sono un dark. Sulle strade dissestate della provincia di Foggia c’è più sangue che asfalto (“un omicidio ogni 5-6 giorni” dice l’ex questore Piernicola Silvis) e il presidente fa battute sulle orecchiette e sulle focacce, sui faraglioni e sulle grotte marine. Come lo invidio. Fossi io il presidente della Provincia di Foggia sarei agitatissimo e invece che in spiaggia a sghignazzare starei cercando soldi per riparare le strade. Poi rivolgerei ai foggiani una domanda: come mai un tempo il Gargano era una meta turistica ambita e oggi tutto il mondo vuole andare in Salento, naturalisticamente inferiore? Avanzerei un sospetto: forse grotte marine e faraglioni corrispondono ai talenti dell’omonima parabola (Vangelo di Matteo 25), beni prestati da Dio per farli fruttare e che invece sono stati sprecati malamente. Sarei pesante, mesto, e insopportabile anche a me stesso. Molto meglio affrontare i guai con lo spirito di Francesco Miglio: prego di diventare come lui e di vedere solo il lato buono della vita, le orecchiette e le focacce, in spiaggia, a Peschici.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).