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Verstappen vince il Gp del Canada

Fabio Tavelli

A Montreal Sainz ci ha creduto ma il vero attacco alla Red Bull non c'è stato. Ora il gap tra il campione del mondo e il numero uno di Maranello è diventato di 49 punti. E a Silverstone bisognerà fare i conti anche con la Mercedes

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Allunga in classifica Verstappen ma questo era abbastanza prevedibile. La Ferrari ci ha creduto, con Sainz, quando il botto di Tsunoda aveva rimesso tutto in gioco regalando un GP nuovo della durata di 16 giri.

   

Sainz ci ha sperato perchè aveva qualche giro di freschezza di gomma su Verstappen visto che lo spagnolo ha approfittato della safety car per andare a cambiare pneumatici. Sainz ha il DRS dal 57esimo e lo spalanca ogni volta fino al 70esimo. Ma il vero attacco, quello per tentare di portargli via la vittoria, non c’è. Carlos non è Charles, il corpo a corpo che esalta quelli come Verstappen e Lecler non è l’arma migliore dello spagnolo che deve rimandare l’appuntamento (che certamente arriverà) con la prima vittoria in carriera. E Leclerc? Partiva in ultima fila e la proiezione del muretto lo dava al massimo al quarto posto. Ha chiuso quinto soprattutto perché le Mercedes hanno disputato la loro migliore gara complessiva della stagione. Questo handicap pareggia però il fatto che il monegasco non ha dovuto lottare con Perez, disastroso in prova e appiedato da un problema meccanico prima che Leclerc gli potesse arrivare negli scarichi.

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Il gap tra il campione del mondo e il numero uno di Maranello ora è diventato di 49 punti. Uno “spread” inimmaginabile dopo le prime tre gare, costruito dall’olandese con cinque gare vinte nelle ultime sei. Sei su nove nel computo totale. Si potrebbe discutere sulla strategia del box Ferrari quando Leclerc è stato rimesso nel traffico dopo un pit stop, nel quale per altro i meccanici hanno avuto un problema che ha fatto perdere tempo preziosissimo. La gara di Montreal ha detto che la scelta di dare a Leclerc una nuova power unit ha causato una perdita di quindici punti da Verstappen (e grazie al giro veloce di Sainz non sono diventati 16) e che ora il ferrarista ha un motore fresco per le prossime gare (Silverstone e A1 Ring le due più vicine in calendario). Quarantanove punti sono quasi due gare. La Ferrari deve necessariamente interrompere il dominio della Red Bull quando si ascoltano gli inni nazionali. Che Verstappen sia un drago del volante non serviva la gara canadese per scoprirlo. Che Leclerc possa rimettere in discussione il Mondiale piloti è ancora tutto da dimostrare. A partire dalla gara di Silvertone, quella dove l’anno scorso Hamilton buttò letteralmente fuori pista Verstappen. Proprio Hamilton potrebbe diventare, insieme a Russell (anche a Montreal ha chiuso tra i primi 5. E’ il più regolare tra tutti, mai sotto il quinto posto in nove gare. Bravissimo), la variabile in grado di condizionare la corsa al titolo.

 

Se i grigi arriveranno sempre vicini al podio, e qualche volta come a Montreal con Lewis ci saliranno, il loro score toglierà punti preziosi ai Red Bull ed ai ferraristi. La Mercedes ha beneficiato di due virtual e una safety car e quindi al loro terzo e quarto posto va fatta un po’ di tara. Soprattutto per i distacchi, che sono ancora consistenti. Eppure la sensazione che arriva dalle ultime gare è che la stella a tre punte di Stoccarda stia ancora pensando a questa stagione e non già alla prossima. Russell è un martello e porta sempre a casa il massimo possibile. Hamilton in Canada ha ritrovato il sorriso, è stato davanti al suo compagno sia in qualifica che in gara in un GP che non era nemmeno scontato disputasse dopo averlo visto scendere dalla macchina in quelle condizioni a Baku. E a Silverstone, statene certi, bisognerà fare i conti anche con lui.

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