l’International Broadcast Center della Lega calcio a Lissone, che fung anche da centro unico per il Var (LaPresse)

Il foglio sportivo - Calcio e finanza

La Lega punta forte sulla media company

Matteo Spaziante

La Serie A pensa alla creazione di una nuova società che si occupi di tutti gli aspetti legati alla creazione, distribuzione e commercializzazione dei contenuti. A partire dai diritti televivisi. La strada per tornare a essere il campionato più bello del mondo passa da qui 

La strada per tornare a essere il campionato più bello del mondo passa anche dalla “media company”. La Serie A infatti sta puntando forte sul tema di far confluire, all’interno di una società creata ad hoc, tutti gli aspetti legati a creazione e commercializzazione dei contenuti, a partire da quelli televisivi. In sostanza, una società che gestisca i principali aspetti economici intorno al campionato. Smarcandoli, soprattutto, dall’attuale governance della Lega, troppo spesso bloccata da interessi personali e minoranze di blocco che hanno limitato lo sviluppo. Un passaggio, quest’ultimo, ritenuto decisivo da molti dei dirigenti del calcio italiano: la media company avrebbe infatti un suo Cda con profili manageriali esterni, con il ruolo esclusivamente di puntare sulla crescita a livello commerciale e di immagine.

 

"È fondamentale la creazione della media company. Non possiamo più restare vincolati a modo operativo del passato, dobbiamo iniziare a proiettarci verso il futuro”, ha spiegato nelle scorse settimane il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino. Parole a cui si è aggiunto anche il numero uno della Sampdoria, Massimo Ferrero: ”È necessaria ma bisogna farlo con calma e attenzione: non possiamo sbagliare”.

 

Il progetto, portato dallo stesso Dal Pino e sposato anche dalla maggioranza dei club (poi arenatosi nelle maggioranze assembleari ora cambiate dalla Figc), ha intanto fatto già passi avanti, perché a Lissone la Lega si è già dotata di una struttura all’avanguardia a livello tecnologico, l’International Broadcast Center che funge anche da centro unico per il Var: lì arrivano e ripartono i segnali di tutte e 10 le partite del campionato, con la Lega che gestisce così di fatto confeziona in autonomia il prodotto a livello televisivo. Un anticipo, di fatto, di quello che potrebbe essere il futuro, ovverosia il “famigerato” canale di Lega.

Di più su questi argomenti: