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Dalla "Mano de Dios" al "Gol del secolo". Così Maradona, in quattro minuti, ha mostrato al mondo chi era

L'incontro con l'Inghilterra nel Mondiale 86. Splendore e morte di Diego Armando Maradona: il baro e il mago

Enrico Cicchetti

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Due nazionali legate da una lunga rivalità, iniziata con l'espulsione del capitano sudamericano Antonio Ubaldo Rattin nell'incontro del Mondiale 1966: l'Argentina eliminata dal torneo e l'Inghilterra che prosegue il suo cammino fino alla vittoria. Vent'anni dopo, quando le due nazionali si sfidano ai quarti allo Stadio Azteca di Città del Messico, la tensione è altissima, anche a causa della Guerra delle Falkland/Malvinas che ha visto i due stati scontrarsi, appena quattro anni prima, per il possesso di tre piccoli arcipelaghi semideserti nell'Atlantico meridionale.

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Quell'altro scontro, quello calcistico, è ricordato invece per la Mano de Dios, la rete segnata con un pugno da Diego Armando Maradona nei quarti di finale il 22 giugno 1986. La "Mano di Dio", è il soprannome inventato dallo stesso Maradona, per giustificarsi: la responsabilità del gol è della "Mano di Dio". Altroché "manine" dei tecnici, la colpa – o meglio il merito – per Diego è dell'altissimo. Il gol è irregolare ma viene assegnato comunque all'Argentina, che vince la partita 2-1 e diventa campione del mondo dopo aver battuto il Belgio in semifinale e la Germania in finale. Nella stessa partita, infatti, Maradona si riprende anche l'onore: quattro minuti dopo mette a segno anche quello che è passato alla storia del calcio come il gol del secolo

 

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"Perché se dovessimo scegliere solo una festa, sarebbe quella", scrive il quotidiano argentino Clarìn oggi, nel giorno in cui Diego muore. "Perché non c'era e non ci sarà un tratto di vita più Maradona di quei quattro minuti che trascorsero tra i due gol segnati quel ​​22 giugno contro gli inglesi. Il miglior riassunto della sua vita, del suo stile, di ciò che ha saputo creare. Ha dipinto il suo capolavoro nella migliore cornice possibile. Ha mostrato al mondo chi è Diego Armando Maradona. Il baro e il mago, quello che è capace di ingannare tutti e tirare fuori una mano da ladro e quello che si supera subito dopo con la rete migliore di tutti i tempi".

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