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Le nuove app di appuntamenti tutte ideologiche. Tra hippie e conservatori

Valeria Montebello

Il “dating” politico che mette tra parentesi il sesso

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Magari hai solo voglia di farti mandare la foto delle sue tette o di masturbarti su FaceTime, magari nemmeno ti va di incontrare JinnyLoL o RobZ al parco per fare un giro con mani sudate e mascherina sul gomito. Oggi tutti gli appuntamenti sono prima di tutto appuntamenti online. Prima di incontrarti so già gran parte delle informazioni che mi servono – chi sono i tuoi amici, come ti piace il cappuccino, come si muove la ruga che hai sulla guancia quando sorridi. Se c’è una foto che ti immortala nel peggior modo possibile, magari una foto di quando eri adolescente con l’apparecchio sul profilo di tua madre, la persona che stai sentendo l’ha vista, zoommata e commentata con gli amici. A un certo punto, però, arriva il momento di scoprire se quello che ti scrive fino alle sei di mattina frasi che ti fanno venire i brividi ha l’alito pesante. Tutte queste conversazioni diventeranno un negroni, un bacio, una scopata, forse una storia.

Gli iscritti sulle app di dating si stanno moltiplicando – dall’inizio della pandemia sono aumentate del 300 per cento e ne lanciano una nuova a settimana. Da quella per gli hater che ti fa parlare con altre persone che odiano la beauty routine e gli unicorni, a quella che ti seleziona in base a quante droghe hai provato. Ma quelle più divertenti sono le app ideologiche. Certi politici cambiano idea sull’aborto o sulla legalizzazione della marijuana da un mandato all’altro. Allora, è possibile trovare qualcuno che ci creda veramente, qualcuno che sia davvero di destra o di sinistra nel 2021? Sulle app di dating siamo rimasti negli anni Sessanta: esiste qualcuno che vuole scoparti solo se sei davvero di sinistra e viceversa.

Righter è l’app per acchiappare esemplari rarissimi di veri maschi conservatori. Gli uomini devono scrivere per primi alle donne e sempre gli uomini possono essere bannati dall’app se non pagano la cena al primo appuntamento. Si mette la sua giacca migliore, ti passa a prendere con la sua Vespa, ti guarda sognante, parla cercando di essere interessante senza mai scadere nel banale (non sia mai), ma alla fine si scorda di pagare. Ancora più tragico è il gesto del “faccio io” senza quel piglio di realismo che ci vuole per trasformarlo in un dato di fatto. Bene, su Righter non ti capiterà di parlare con un uomo che pensa che le donne debbano pagare la loro parte per essere empowerate. Non si può nascondere l’età o il brufolo che hai sul mento – non è possibile caricare immagini ritoccate con Photoshop per togliersi la cellulite o fare la duck face né usare filtri strani. E’ così: ho provato per un pomeriggio a uploadare una mia foto e non ci sono riuscita. Se ci provi verrai sospeso dopo tre avvertimenti. “Le femmine vogliono sembrare diverse, più giovani, più magre, migliori”, ha detto la fondatrice dell’app, Christy Edwards Lawton. “Non succederà qui.” L’app “celebra gli uomini e la loro mascolinità, e le donne e la loro femminilità” qualsiasi cosa significhi. Sull’app c’è scritto anche: “Ci rendiamo conto che questa app potrebbe non essere per tutti” tipo per le persone gay o per chiunque non abbia le idee chiare sul suo orientamento sessuale (ormai l’80 per cento della popolazione): puoi scegliere di essere solo maschio o femmina. Nelle loro biografie su Righter, gli uomini scrivono cose come “Ho una morale e amo il mio paese”, “Voglio una donna che stia a casa a cucinare” e “Sono così entusiasta di incontrare qualcuno con le mie stesse opinioni politiche! Ne ho abbastanza dei liberal lunatici”. Il più intrigante: “Qual è il divertimento nell’essere cattivi se non ci sono limiti da violare?”.

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Secondo questa logica, forse i destrorsi non sono così noiosi, i conservatori potrebbero effettivamente essere più stravaganti dei liberal? Le app di dating per single di sinistra come Democrat People Meet e Liberal Hearts sono sempre meno sessuali. Rlove è l’ultima uscita: l’app di appuntamenti fricchettona che vuole connettere gli utenti identificando la loro “firma dell’anima”, la “soul signature” basata sugli interessi spirituali di ognuno. Lo scroll di generi e inclinazioni sessuali è infinito: bicurious, demisexual, asexual, novigender. Fra chat su meditazione trascendentale, applicazione del siero di lumaca, digiuno intuitivo, evitare la luce blu, cercare la luce rossa, deprivazione sensoriale, bagni nella foresta, gargarismi con sale himalayano, ci si dimentica perché si è lì: fra un discorso spirituale e l’altro invece di chiederti se ti piace il sesso anale ti chiedono se sei interessato alla psilocibina. 

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