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l'informativa del ministro

I primi vaccini anti Covid a gennaio. Il piano dell'Italia spiegato da Speranza

Redazione

Le dosi acquistate sono 202 milioni e arriveranno da sei diverse aziende, che in alcuni casi dovranno occuparsi del trasporto fino ai 300 centri vaccinali individuati con le regioni. Negli altri casi sarà tutto affidato all'esercito. Si punta a completare la campagna nel giro di un anno 

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Nello stesso giorno in cui in Regno Unito ha annunciato che da lunedì somministrerà i primi vaccini Pfizer-Biontech contro il Covid, il ministro della Salute Roberto Speranza ha reso noto qualche dettaglio in più del piano italiano che finora ha destato più di qualche perplessità.

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Nello stesso giorno in cui in Regno Unito ha annunciato che da lunedì somministrerà i primi vaccini Pfizer-Biontech contro il Covid, il ministro della Salute Roberto Speranza ha reso noto qualche dettaglio in più del piano italiano che finora ha destato più di qualche perplessità.

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Intanto le tempistiche: “Adesso è possibile, perché appare probabile, che a partire da gennaio avremo i primi vaccini”, ha detto Speranza durante l’informativa di questa mattina in Senato. La distribuzione avverrà “a partire dal primo trimestre del 2021” e sarà più intensa “nel secondo e nel terzo trimestre, per completarsi sostanzialmente nel quarto trimestre del prossimo anno”.

 

Quanti e quali vaccini arriveranno in Italia?

Le trattative con le case farmaceutiche, come noto, sono state condotte dall’Unione europea, che ripartirà le dosi tra gli stati membri in proporzione alla popolazione. In Italia arriveranno 202 milioni di dosi e in particolare 40,38 milioni da Astrazeneca, 26,92 milioni da J&J, 40,38 milioni da Sanofi, 26 milioni da Pfizer-Biontech, 30,285 milioni da Curevac e 10,769 milioni da Moderna. Ma questi volumi sono subordinati al buon fine dei processi autorizzativi, che non sono ancora conclusi. Le date segnate in rosso sul calendario – ha detto Speranza – sono il 29 dicembre e il 12 gennaio, quando sono previste le prime validazioni dell’Ema rispettivamente del vaccino Pfizer-BioNTec (che oggi ha ricevuto il via libera dall’agenzia britannica) e Moderna.

   

   
       

Come avverrà il trasporto?

Nonostante i dubbi delle imprese della logistica, ancora non coinvolte in un confronto, per il governo il piano c’è e può funzionare. Il trasporto sarà in buona parte gestito dallo stato, almeno per la catena del freddo standard, perché come ha detto Speranza ai senatori “disporre di vaccini sicuri è una priorità: la distribuzione e la produzione non possono essere regolate solo da logiche di mercato”. Centrale, come trapelava da settimane, sarà il ruolo dell’esercito, in particolare per i vaccini che potranno essere trasportati con una catena del freddo standard (tra i 2 e gli 8 gradi). “Le Forze armate, in accordo con il Commissario straordinario, stanno già pianificando vettori, modalità e logistica”, ha assicurato Speranza ringraziando il ministro Lorenzo Guerini. Il modello è quello “hub&spoke”, con un unico centro di stoccaggio nazionale su cui al momento non sono stati resi noti dettagli e poi una rete di magazzini territoriali di secondo livello. Per le dosi che invece necessitano di una catena del freddo estrema, arrivando a dover essere trasportate fino a -80 gradi come quelle Pfizer-Biontech, la logistica sarà un’operazione in carico all’azienda produttrice, che per contratto dovrà consegnare le dosi nei 300 punti vaccinali (gli ospedali) che il governo ha individuato su tutto il territorio nazionale d’accordo con le regioni.

 

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Chi potrà richiedere il vaccino?

Vaccinarsi sarà gratuito ma non obbligatorio, ha chiarito il ministro, e a essere coinvolti per primi saranno gli operatori sanitari, il personale delle Rsa e gli anziani. Con la graduale disponibilità dei volumi, che come anticipato è attesa tra aprile e settembre 2020, saranno vaccinate le altre categorie, con priorità per chi lavora in servizi essenziali come la scuola o le forze dell’ordine. Il piano prevede delle scorte: nel caso di specifici focolai dovrebbero quindi essere disponibili vaccini da cui attingere.

  

Come saranno confezionate e somministrate le dosi?

Speranza ha ricordato che il commissario straordinario Domenico Arcuri ha indetto il bando per acquistare siringhe, aghi e diluente, materiali che arriveranno in Italia anche attraverso un joint procurement europeo. “Il Commissario straordinario – ha concluso il ministro – assicurerà anche il materiale ritenuto essenziale per lo svolgimento delle sedute vaccinali, a partire dai dispositivi di protezione”.

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